Rischio di credito: cos’è e perché è importante conoscerlo

Redazione 25/08/20
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Quando si parla di rischio di credito si sta facendo riferimento all’eventualità, non particolarmente rara, di un debitore che si renda insolvente verso il proprio creditore. L’impossibilità di prestare fede agli obblighi finanziari che sono stati assunti va dunque a causare una perdita per la controparte. E questo a prescindere dal fatto che il mancato adempimento dipenda o meno dalla volontà del debitore stesso. Per esempio, infatti, potrebbero essersi verificate delle complicazioni anche importanti dovute al movimento del mercato e allo sconvolgimento della situazione finanziaria, tali da far cadere il debitore in serie difficoltà di tipo economico.

Parlare di investimenti e progettualità finanziarie è impossibile senza aver compiuto un’analisi approfondita del relativo rischio di credito. Quest’ultimo, ad ogni modo, è sempre abbastanza complicato da quantificare. Il rischio di credito – detto anche ‘rischio di insolvenza’ – si può intendere come la possibilità che, stante un cambiamento inatteso e importante del merito creditizio (ovvero l’affidabilità economica e finanziaria) del debitore, si verifichi anche un cambiamento del valore del credito. Ecco perché analizzare il rischio di credito è essenziale prima di dare avvio a una qualsiasi operazione di tipo finanziario o commerciale.

Le aziende più a rischio e i vantaggi di assicurare il credito

Nel momento in cui viene emessa una fattura, dopo una prestazione di servizi o una cessione di beni, e si consente che il pagamento avvenga in maniera dilazionata è possibile che il cliente alla fine non paghi quanto pattuito nei tempi stabiliti o che rimanga inadempiente. Ecco che allora può verificarsi uno stop al flusso di cassa e dunque un ridimensionamento dei profitti aziendali. Il rischio di concedere un pagamento dilazionato può essere utile da correre se l’obiettivo è quello di fidelizzare un cliente – portandolo a investire di più e in modo costante nel tempo – ma è anche vero che questa operazione dovrebbe essere fatta solo dopo una valutazione puntuale del cliente stesso.

In genere, aziende giovani o con un rating piuttosto ridotto sono quelle considerate più ‘a rischio’ in questo senso. Ecco perché, per riuscire a tutelare e proteggere al meglio il flusso

di cassa che viene generato dalle proprie attività, risulta utile ricorrere a polizze di assicurazione dei crediti commerciali e coprire i crediti con scadenza entro 12 mesi.

Riuscire a controllare e monitorare la solidità dei clienti da un punto di vista finanziario è

essenziale per svolgere la propria attività e portare avanti diversi progetti in tutta tranquillità.. Anche perché nel caso in cui vi sia un inadempimento oppure un’insolvenza si potrà ottenere un’indennità ad hoc (per i servizi erogati e per i beni ceduti).

Le tipologie di rischio di credito si dividono in tre categorie

Il rischio di credito può essere suddiviso in tre macro categorie, che si riferiscono a eventualità diverse tra loro. Si parla per esempio di un rischio di inadempimento nel caso in cui un cliente non paghi alla scadenza una fattura (è un rischio che si presenza ogni volta che il pagamento sia successivo alla cessione di servizi e beni). Mentre invece si farà riferimento al rischio di concentrazione nel caso in cui vi sia una concessione di credito a un’azienda importante o a più clienti che insieme – attraverso le relative fatture – vadano a costituire parte importante delle entrate economiche. La possibilità di subire perdite importanti, proprio per un rischio di concentrazione particolarmente alto, espone a un impatto notevole il flusso di cassa.

Infine bisogna indicare anche il rischio Paese, che riguarda la specifica eventualità in cui si facciano affari sul mercato internazionale. A seconda del Paese di riferimento, infatti, ci si potrà trovare a fare i conti con i relativi movimenti dei tassi di cambio, possibili sanzioni commerciali o situazioni di instabilità da un punto di vista politico (oltre che naturalmente economico). A risentire di questi diversi fattori sarà ancora una volta il flusso di cassa, con un impatto importante e negativo sul contesto dell’azienda. Dal momento che la prevenzione delle perdite per mancato pagamento è sempre complessa, una corretta valutazione del rischio – prima di procedere concedendo le condizioni di credito – è essenziale.

Gestire e ridurre il rischio, step by step

Per riuscire a gestire il rischio di credito occorre intraprendere un ben preciso percorso, che consentirà di proteggere il flusso di cassa aziendale incrementando i risultati dell’impresa. Si ridurranno le possibilità di un default del cliente, tutelando dalla possibilità di inadempienze e di pagamenti in ritardo. E’ essenziale, nell’ambito della gestione del rischio di credito, procedere alla corretta identificazione del rischio di inadempimento del pagamento da parte del cliente, all’analisi del rischio e alla strutturazione di un piano per la riduzione del rischio stesso.

Quando occorre stabilire quale sia il rischio di credito potenziale di un certo cliente si procede esaminando i dati della sua azienda attraverso la Camera di Commercio, la lettura e la consultazione dei bilanci annuali e lo screening di tutte le info commerciali che lo riguardano. Delineare l’affidabilità creditizia del cliente si presenta come un passaggio essenziale e obbligato per procedere con l’estensione del credito. Questo passaggio si configura come particolarmente utile per riuscire a prevedere inadempienze di pagamento potenziali. Conoscere l’impatto sul flusso di cassa aziendale in caso di inadempienza e l’affidabilità da un punto di vista creditizio sono aspetti cruciali per stabilire quando concedere il credito. Soprattutto quando ci si approccia con nuovi clienti, dunque prima di avviare il rapporto commerciale, diventa importante stabilire un ‘tetto’ al credito (si definisce cioè il limite di importo che si prevede di poter concedere e il relativo periodo di tempo).

Progettare e strutturare un piano per la gestione del rischio aziendale è essenziale per evitare di esporre i flussi di cassa a problematiche importanti e negative, capaci di incidere pesantemente sulle attività nel quotidiano. L’analisi del rischio è importante, ma quest’ultimo è spesso complesso da prevedere. Ecco perché la decisione di assicurare il credito si configura come una scelta intelligente, nell’ottica di riuscire a ottenere il denaro spettante anche quando il cliente non possa pagare nell’immediato o sia del tutto insolvente.

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