Quali elettrodomestici acquistare per godere del bonus fiscale 2020?

Redazione 22/07/20
Scarica PDF Stampa
Le agevolazioni ai fini fiscali per l’anno 2020 comprendono anche il bonus elettrodomestici, ovvero la detrazione ai fini IRPEF del 50% fino al tetto massimo di 10 mila euro. In altre parole questo vuol dire che acquistando elettrodomestici, anche di grandi dimensioni, sarà possibile ottenere uno sconto in sede di dichiarazione dei redditi, tramite modello 730 o UNICO, ma prestando attenzione ad allegare tutta la documentazione necessaria.

Bonus elettrodomestici 2020: cos’è?

Il bonus elettrodomestici per l’anno 2020, prorogato dalla Legge di Bilancio emanata dal Governo Conte, non è altro che una detrazione fiscale, dunque un importo che il contribuente può sottrarre all’imposta lorda (totale delle tasse sui redditi di cui si è debitori verso lo stato) per determinare l’imposta netta dovuta.

Come per tutte le detrazioni anche quella che riguarda gli elettrodomestici va documentata in sede di dichiarazione dei redditi, deve riferirsi ad un preciso anno di imposta, ed essendo regolata da norme soggette a continue modifiche, è utile comprenderne i presupposti, i requisiti e quali sono gli elettrodomestici detraibili.

La prima cosa da sapere è che l’agevolazione spetta per gli elettrodomestici acquistati nel corso del 2020 e da chi ha eseguito interventi di ristrutturazione o ammodernamento con decorrenza 1° gennaio 2019. In alternativa il bonus si può ottenere anche senza ristrutturazione ma solo nel caso in cui venga acquistata una nuova casa.

La ristrutturazione o l’ammodernamento può riguardare non soltanto singole unità immobiliari ma anche le parti comuni degli edifici residenziali. Quando l’intervento interessa un condominio i singoli condòmini beneficiano della detrazione, ognuno in base alla propria quota, ma solo per i beni che arredano le parti comuni.

I lavori che danno diritto al Bonus, così come stabilito dall’Agenzia delle Entrate, devono ricadere nell’ambito della manutenzione straordinaria (installazione di ascensori, bagni, scale ecc), riguardare interventi edilizi (aperture di porte e finestre, realizzazione di una mansarda ecc) oppure il restauro conservativo (adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie, aperture di finestre per l’aerazione e opere finalizzate a migliorare le esigenze d’uso dell’edificio esistente).

La natura straordinaria delle opere descritta dall’Agenzia delle Entrate è il presupposto base per ottenere validamente il Bonus. In buona sostanza interventi di tipo ordinario sugli appartamenti, quali ad esempio la semplice tinteggiatura delle pareti, la posa in opera dei rivestimenti interni o degli infissi non danno diritto al beneficio fiscale. Diversamente, la sostituzione della caldaia viene considerata una manutenzione straordinaria e consente l’accesso al Bonus, a condizioni che assicuri un risparmio energetico rispetto alla situazione preesistente.

La platea dei beneficiari

Posto che per ottenere il Bonus 2020 è indispensabile acquistare elettrodomestici destinati ad arredare una nuova abitazione o realizzare una ristrutturazione edilizia su singole unità immobiliari e su parti comuni di stabili residenziali, ogni contribuente assoggettato a IRPEF o IRES ottiene la detrazione in qualità di:

  • proprietario dell’immobile;
  • affittuario o comodatario;
  • socio di cooperativa

Hanno diritto al bonus anche gli imprenditori individuali, le società semplici, s.a.s o s.n.c, ma quando i lavori edilizi o di ristrutturazione non interessano gli immobili ad uso strumentale.

Lo sconto fiscale IRPEF del 50% è ammesso entro il tetto massimo di 10 mila euro, che verrà recuperato in 10 rate di pari importo. Quindi, ad esempio, se la somma per l’acquisto di un congelatore a pozzetto è pari a 600 euro, lo sconto ammesso del 50% riduce l’importo a 300 euro. Le rate detraibili in sede di dichiarazione dei redditi sono 10 di 30 euro ciascuna.

Occorre altresì precisare che il tetto massimo di 10 mila euro si riferisce alla singola unità residenziale, pertinenze incluse, oppure alle parti comuni dello stabile. Questo vuol dire che quando vengono posti in essere interventi su più di una unità immobiliare si ottengono altrettanti bonus.

Quali sono gli elettrodomestici oggetto di detrazione?

In linea generale bisogna sapere che lo sconto IRPEF del 50% si recupera solo per elettrodomestici nuovi e che appartengono alla classe energetica non inferiore alla A+. Per quanto riguarda i forni è prevista un’eccezione, visto che questi elettrodomestici danno comunque diritto al Bonus a partire dalla classe A.

I contribuenti possono dunque cogliere l’opportunità del Bonus fiscale per risparmiare sull’acquisto di frigoriferi, congelatori e altri elettrodomestici che servono per conservare gli alimenti a basse temperature.

Secondo Andrea Pilotti, esperto di elettrodomestici del sito specializzato Guida Acquisti: “la lista degli elettrodomestici detraibili comprende anche le lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie e tutti gli apparecchi per la cottura dei cibi, compresi i forni a microonde. Rientrano nel Bonus anche le piastre e gli apparecchi elettrici di riscaldamento, i radiatori, i ventilatori e gli elettrodomestici per il trattamento dell’aria”.

Si precisa che fra le spese che si possono portare in detrazione rientrano anche quelle relative al trasporto e montaggio dei prodotti acquistati. Importante anche la modalità di pagamento, visto che non è possibile saldare in contanti o con assegni. L’acquisto dovrà essere tracciabile, quindi il contribuente potrà scegliere di eseguire il pagamento dell’elettrodomestico tramite bonifico bancario o postale, altrimenti utilizzando la carta di credito o debito (bancomat).

É altresì consentito acquistare gli elettrodomestici usufruendo di un pagamento rateale, a patto che la società finanziaria paghi il corrispettivo assicurandone la tracciabilità e che contribuente conservi la copia della ricevuta di pagamento. Stesse condizioni valgono per il saldo degli oneri di trasporto o montaggio.

Bonus elettrodomestici 2020: l’iter da seguire

Il contribuente dovrà preoccuparsi di conservare la documentazione utile comprovante l’avvenuto acquisto degli elettrodomestici. Valgono le ricevute dei bonifici e delle transazioni eseguite con carta di credito o debito, gli estratti di addebito sul conto corrente e le fatture. Quest’ultime devono riportare la descrizione degli elettrodomestici acquistati, le specifiche e la quantità.

La domanda finalizzata all’ottenimento del beneficio fiscale può essere fatta da ogni contribuente residente o assoggettato ad IRPEF in Italia e dovrà essere accompagnata dalla dichiarazione che attesta la ristrutturazione o l’acquisto di una nuova casa. La prima è la comunicazione fatta al comune in cui si trova l’immobile ma che può essere sostituita dalla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà. La seconda si risolve nel titolo abilitativo da cui si evince la data di inizio lavori.

Altre raccomandazioni

Bisogna conservare accuratamente la documentazione che prova il regolare acquisto degli elettrodomestici perché non sono esclusi controlli futuri da parte dell’Agenzia delle Entrate. Attenzione anche agli scontrini che essendo stampati su carta termica potrebbero scolorire, per cui è bene farne subito una copia.

Ulteriore passo fondamentale per ottenere il beneficio fiscale è la comunicazione telematica all’ENEA, accedendo al portale ufficiale dell’ agenzia. Entro 90 giorni dall’acquisto degli elettrodomestici occorre quindi inoltrare la domanda che dovrà contenere, fra le altre informazioni richieste, anche la classe energetica e potenza assorbita (Kilowatt) degli elettrodomestici interessati. Ad avvenuta trasmissione il contribuente ottiene un codice identificativo di avvenuta trasmissione della domanda, da custodire assieme al resto della documentazione.

In conclusione

Il Bonus per l’acquisto degli elettrodomestici resta in vigore, salvo nuove disposizioni di legge, fino al 31 gennaio 2020. Questa misura fiscale si risolve quindi in un’interessante opportunità per migliorare il comfort abitativo della propria abitazione con nuovi elettrodomestici in classe A, A+ o superiore. Cosa succede se il nuovo elettrodomestico acquistato è sprovvisto di etichetta energetica? Anche in questo caso il prodotto è detraibile ma solo se appartenente a determinate tipologie per le quali non è previsto l’obbligo di etichetta ai fini energetici.

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento