La traduzione in ambito legale: a cosa può servire e come farla

Redazione 16/04/20
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Realizzare una traduzione in ambito legale è un’operazione delicata e complessa. Infatti, per trasporre un testo giuridico da una lingua a un’altra non basta la sola compilazione del testo. Tradurre un documento legale dalla lingua di competenza originaria a quella di arrivo significa anche fare riferimento alla trascrizione fedele dei riferimenti giurisprudenziali.

Certo la traduzione legale è più semplice in presenza di un codice legale condiviso, mentre la situazione si complica quando la trascrizione deve rispettare leggi e normative di due nazioni con giurisprudenze differenti.

È il caso, ad esempio, della traduzione legale dei contratti commerciali tra un paese europeo ed uno extra europeo. In questi contratti, infatti, vanno inseriti tutti i riferimenti che chiariscano e soddisfino ambedue i Codici Legislativi.

Le caratteristiche della traduzione legale

La traduzione legale ha visto crescere la sua importanza grazie alla diffusione degli accordi internazionali e alla crescente globalizzazione del mercato.

Diventare esperti di traduzione legale però è una realtà che non può essere inventata su due piedi, per quanto si possa essere ottimi conoscitori di una lingua. E ciò perché nel testo devono corrispondere sia i termini identificativi degli oggetti, come la merce ad esempio, che i linguaggi di natura giuridica.

Ciò comporta che in un’azienda che abbia dei rapporti con dei fornitori esteri sia presente una figura di riferimento in questo ambito. Si tratta di un esperto con il ruolo di selezionare le società competenti per la traduzione di testi legali.

Grazie ad esempio ai servizi di traduzione tecnica con realtà come Global Voices è possibile avvalersi del contributo dei migliori professionisti del settore. Infatti, è indispensabile affidare questo delicatissimo compito a dei tecnici che siano molto ben preparati.

Chi è il traduttore giuridico

Il traduttore giuridico è un linguista che è a conoscenza anche di nozioni giuridiche. Una figura professionale che parte da un percorso giuridico tradizionale completo, come può essere la laurea in Giurisprudenza, cui affianca una competenza linguistica di ottimo livello.

Chi studia le lingue, tra l’altro, sa bene che i vari settori tecnici adottano un linguaggio particolare. Quindi, chi vorrà specializzarsi nella professione di traduttore giuridico, dovrà impadronirsi perfettamente della terminologia del settore.

Deve essere un tecnico in possesso di una preparazione di ampio respiro, capace di spaziare dal Diritto del Lavoro al Diritto Internazionale, passando per tutta la legislazione europea.

Infatti non è semplice trovare sul mercato un traduttore giuridico che abbia sviluppato almeno le tre competenze fondamentali. Si tratta, nello specifico, di una formazione giuridica completa, dell’elasticità sufficiente a comparare le diverse legislazioni e di un’ottima conoscenza del sistema giudiziario del paese partner.

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