Reddito di cittadinanza disabili: tutte le agevolazioni previste

Redazione 03/02/19
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In seguito alle numerose ed insistenti richieste della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap e del Ministro per la famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana, sembra che al Reddito di Cittadinanza previsto dall’approvazione della nuova Legge di Bilancio, verranno applicate diverse modifiche in favore dei nuclei famigliari con disabili, dal momento che il decreto non prevede agevolazioni per le persone portatrici di handicap, e a queste ultime non è nemmeno riservata la Pensione di Cittadinanza (stando ai requisiti, infatti, questa misura spetta solo a chi ha più di 67 anni, è indifferente che abbia il riconoscimento di invalidità). Entriamo più nel dettaglio e vediamo le agevolazioni che andrebbero a modificare i requisiti del decreto.

Dai un’occhiata allo speciale Reddito di cittadinanza

Agevolazioni disabili: requisiti

Dei requisiti richiesti per diventare beneficiari del Reddito di Cittadinanza, rimarranno invariati la necessità di possedere la cittadinanza italiana o di risiedere in Italia da almeno 10 anni, l’attestazione di un Isee inferiore ai 9.360 euro e un patrimonio immobiliare non superiore a 30 mila euro (esclusa la casa di abitazione), mentre cambieranno invece i requisiti riguardanti il patrimonio mobiliare e il divieto di immatricolazione dei veicoli.

Patrimonio mobiliare

Tra i requisiti economici previsti per chi desidera ottenere il reddito, la soglia massima del patrimonio mobiliare non deve essere superiore ai 6.000€, cifra aumentabile di 2.000€ per ogni componente oltre al primo fino a un massimo di 10.000€ totali incrementata di 1.000€ per ogni figlio oltre il secondo; nei nuclei famigliari in cui è presente una persona disabile, però, la soglia sarà aumentabile di ulteriori 5.000€ senza sforare però oltre i 20.000€ di patrimonio finanziario.

Dispensa dal divieto del possesso di un veicolo

Sebbene per essere beneficiari del Reddito di cittadinanza sia anche necessario

  • Non aver immatricolato veicoli nei 6 mesi precedenti alla richiesta;
  • Non aver immatricolato un autoveicolo di cilindrata superiore ai 600 cc o un motoveicolo di cilindrata superiore ai 250 cc nei due anni precedenti;

Sono esentati da questi requisiti tutti i veicoli per cui è prevista un’agevolazione fiscale dalla Legge 104, in favore da persone portatrici di handicap.

Agevolazioni disabili: deroghe al Patto per il Lavoro

Il Reddito di cittadinanza prevede che i componenti maggiorenni disoccupati e non occupati nel conseguimento di un titolo di studio stringano un Patto per il lavoro o per l’inclusione sociale con il centro per l’impiego, ma sono esonerati da questo patto:

  • I componenti che si occupano di minori di tre anni o di altri componenti con gravi disabilità o non in grado di essere autosufficienti (i cosiddetti “caregivers” familiari);
  • I componenti con disabilità.

Consulta lo speciale sulla Legge 104/92

Agevolazioni disabili: le offerte di lavoro

Coloro che non sono esonerati dal patto devono sottostare alle altre condizioni derivanti dal conseguimento del reddito, misura che prevede inoltre la presentazione al beneficiario di tre offerte lavorative ritenute congrue rispetto alle sue competenze, proposte delle quali una dovrà essere accettata entro 12 mesi dall’ottenimento del reddito; nei 6 mesi successivi (il reddito ha una durata di 18 mesi, ma può essere prolungato per altrettanti mesi dopo un mese di sospensione), invece, la prima proposta lavorativa dovrà essere tassativamente accettata, pena la revoca del sussidio.

Sono stati decretati dei limiti alla distanza della sede lavorativa, che deve essere:

  • Inferiore ai 100 km (100 minuti di viaggio) per la prima offerta di lavoro ricevuta;
  • Inferiore ai 250 km per la seconda offerta ricevuta;
  • Entro i confini nazionali, per la terza offerta lavorativa ricevuta;

Per i nuclei famigliari con componenti disabili, però, la sede delle offerte lavorative non dovrà in ogni caso superare i 250 km, quindi sono esonerati dal trasferimento nelle vicinanze della nuova sede lavorativa, così come i nuclei famigliari con minori a carico.

Articolo di Francesca Conti

Redazione

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