Lavoro, contributi dimezzati per l’assunzione dei giovani

La proposta del Ministro Poletti per incentivare l’entrata stabile dei giovani nel mercato del lavoro

Redazione 07/09/17
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Agevolare l’assunzione di giovani a tempo indeterminato dimezzando i contributi per le imprese per i primi 3 anni. Questa è la proposta avanzata dal Ministro Poletti nell’incontro che si è svolto con i sindacati sulla riforma pensioni e che aveva come tema centrale proprio la situazione lavorativa delle giovani generazioni.

Il piano illustrato dal Ministro Poletti prevede un incentivo per l’assunzione a tempo indeterminato di giovani, che avrebbe valore anche per le trasformazioni di contratti a termine e apprendistato, e avrebbe valore per i primi 3 anni di contratto. Il provvedimento prevederà anche una norma anti licenziamento, ovvero l’azienda non potrà licenziare il giovane 6 mesi dopo averlo assunto.

Restano ancora da definire l’età e il tetto dello sgravio, ma anche l’impatto economico del provvedimento.

“L’occupazione giovanile è una priorità. La discussione sulla decontribuzione è aperta, ma oggi abbiamo ribadito che bisogna lavorare anche sull’occupabilità dei ragazzi; il primo intervento è il rifinanziamento di Garanzia Giovani, il secondo è il rafforzamento del sistema duale con la sua messa a regime dopo la sperimentazione dello scorso anno” – ha dichiarato il Ministro -. “Condividiamo, poi, la proposta del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca di potenziare gli ITS, in quanto avvertiamo come le imprese abbiano bisogno di personale dotato di competenze tecniche”.

Medesima condivisione è stata espressa per quanto riguarda l’iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico sugli incentivi per la formazione 4.0.  “La decontribuzione si inserisce, pertanto, in un contesto di interventi più ampio” ha ribadito Giuliano Poletti.

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Il contratto di apprendistato

Il contratto di apprendistato permette ai giovani di affacciarsi al mondo del lavoro e di acquisire professionalità, ma diventa anche un importante investimento per i datori di lavoro, che hanno la possibilità di formare nuova manodopera. Il Legislatore nazionale ha costantemente cercato, negli anni, di regolarizzare il rapporto di lavoro nascente dall’apprendistato. Solo per citare gli ultimi provvedimenti che hanno inciso su tale istituto, ricordiamo:›  il Testo unico per l’apprendistato (d.lgs. n. 167 del 14 settembre 2011);›  la Legge Fornero (legge n. 92 del 28 giugno 2012), che ha apportato diversi correttivi al Testo unico;›  il Jobs Act, che ha introdotto numerose modifiche in materia di piano formativo individuale.Si tratta quindi di una normativa complessa e stratificata che richiede lo studio dettagliato dei principi applicabili ai nostri giorni: proprio questo è l’obiettivo della presente guida, che intende orientare il lettore nelle evoluzioni di questo rapporto di lavoro, fornendo preziose indicazioni pratiche sulle tipologie contrattuali applicabili, sul regime del licenziamento e sugli incentivi all’utilizzo del contratto di apprendistato, accompagnando la trattazione anche con esempi e facsimile di documenti e atti, utili a seguire la procedura.ALESSANDRO GRADELLIConsulente del Lavoro in Roma. Laureato in Scienze dell’economia e della gestione aziendale presso l’Università telematica delle Scienze umane UNISU di Roma. Dopo la Laurea specialistica in Gestione aziendale, presso l’Università “Link Campus University of Malta” sita in Roma, ha frequentato il Master in Criminologia e Studi giuridici forensi presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università telematica “Pegaso” sita in Napoli, dove ha appena conseguito, altresì, la Laurea in Giurisprudenza LMG/01. 

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