Concorso scuola: le ultime novità sull’insegnamento

Redazione 24/01/17
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Si aspetta il 17 marzo per capire come si pronuncerà la Commissione culturale della Camera in merito ai nuovi decreti approvati dal Governo che hanno cambiato profondamente la materia “insegnamento”.

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Con il nuovo decreto ci sono tante novità, una tra le prime riguarda l’inserimento alla docenza: si dovrà superate il concorso pubblico nazionale promosso su base regionale o internazionale seguito da un percorso formativo e successivamente da un tirocinio che sarà destinato ai vincitori, quindi a coloro che avranno accesso al ruolo a tempo interminato perché hanno superato le valutazioni intermedie e finali del percorso.

Vediamo nel dettaglio cosa è cambiato.

Concorso scuola: il contratto di formazione iniziale

Tra le novità degli 8 Dlds attuativi della legge 107  c’è la “formazione iniziale dei professori” alle scuole medie e superiori che esordirà nel 2020. Precisamente si chiama “contratto di formazione iniziale e tirocinio” avrà una durata di tre anni, tutti retribuiti; sarà firmato da chi ha vinto il nuovo concorso a cattedra (che sarà bandito ogni due anni).

L’aspirante insegnante, durante questi tre anni, dovrà passare dalla teoria alla pratica, quindi il primo anno dovrà ottenere il diploma di specializzazione per l’insegnamento o il sostegno, il quale avrà un valore di 60 Cfu. Nei due anni successivi, dopo aver superato gli esami intermedi e terminato il tirocinio obbligatorio e aver fatto qualche supplenza potrà raggiungere il ruolo di insegnate a tempo indeterminato.

Legge 107: cosa è la nuova formazione iniziale?

Con la legge 107 arrivano diversi dettagli tecnici primo fra tutti “la formazione iniziale dei professori“, un cambiamento che sarà attivo da settembre 2020.

Il periodo che precede il 2020 prevede l’arrivo di un nuovo Tfa suoi posti in cui sono terminate le graduatorie ad esaurimento. In più ci sarà la “mini-sanatoria” che permette di bandire delle selezioni ridotte per chi attualmente è precario, questi devono aver svolto almeno 36 mesi di servizio.

Ecco i requisiti per partecipare al concorso

Chi parteciperà al futuro concorso a cattedra, oltre a possedere la laurea magistrale, deve aver superato esami in discipline antro-psico-pedacogiche e, inoltre possedere una certificazione linguistica con B2 come livello minimo.

Agli insegnanti di sostegno sarà richiesta una preparazione ad hoc e dovranno possedere 120 Cfu sull’inclusione scolastica.

Infine tutti gli insegnanti, nel loro percorso di formazione, studieranno le metodologie per l’inclusione; la formazione specifica riguarderò anche il personale ATA.

Redazione

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