Aumenti di costo per la telefonia fissa: le modalità del raggiro

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Da qualche tempo pervengono segnalazioni da parte di consumatori circa condotte ambigue tenute da gestori telefonici, finalizzate a indurre gli utenti alla stipula di nuovi contratti di telefonia fissa.

Come tutelarsi? Si consiglia il seguente volume:

Come si svolge la truffa

L’iter è il seguente: l’utente viene contattato da parte di soggetti che si qualificano come operatori appartenenti alla compagnia telefonica già adottata dall’intestatario del contratto, i quali comunicano che nella prossima bolletta sarà applicato un ingente aumento di tariffa.

L’utente, pertanto, viene posto nella condizione di dover scegliere se mantenere il piano tariffario già in uso oppure cambiare, eventualmente, gestore di telefonia esercitando il diritto di recesso.

Qualche ora più tardi, un diverso gestore di telefonia contatta l’intestatario del contratto proponendogli  – guarda caso –  una vantaggiosissima tariffa promozionale, riservata proprio all’utente in questione.

Come ci si può tutelare?

Da una indagine svolta presso le compagnie telefoniche maggiormente conosciute ed operanti nel nostro territorio, è risultato che nessuna di esse ha in programma di aumentare in maniera significativa i piani tariffari della telefonia fissa pertanto, se si dovessero ricevere telefonate come quella su descritta, si raccomanda estrema prudenza, soprattutto nel caso in cui venissero richiesti i dati anagrafici e/o altre informazioni coperte da privacy.

A questo proposito, è utile segnalare anche un’altra tipologia di truffa perpetrata proprio su Facebook tramite alcune pagine (definite fanpage) le quali sponsorizzano conduttori televisivi ed altri personaggi famosi. Gli utenti vengono invitati ad inviare un curriculum vitae per prendere parte alla relativa trasmissione televisiva o entrare nello staff della trasmissione.

Viene richiesto, inoltre, un documento d’identità dell’utente nonché una bolletta telefonica che servirà – così viene fatto credere – ad accertare il luogo in cui si risiede.

E’ evidente che, i dati forniti dall’ignaro consumatore in buona fede – potranno essere utilizzati o per la stipula di contratti ad insaputa dell’utente stesso o comunque per altre finalità fraudolente.

Isabella Vulcano

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