WhatsApp e Facebook: hai condiviso i tuoi contatti senza saperlo. Come difendere la tua privacy

Redazione 02/10/16
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Il Garante della privacy ha avviato un’istruttoria riguardante la modifica delle policy di WhatsApp. Dallo scorso agosto i nostri contatti sono condivisi con Facebook che li utilizza per le strategie di marketing.

Forse non lo sai ma anche tu hai dato, o stai per dare, il consenso alla condivisione dei tuoi contatti

Dall’acquisizione di WhatsApp da parte di Facebook nel 2014 era prevedibile lo sviluppo di una precisa strategia volta al rafforzamento reciproco delle due società, formalmente risultanti come soggetti giuridici differenti, e allo sfruttamento delle numerose potenzialità date dalla condivisione di dati.

Il segnale di un preciso allineamento tattico è comparso lo scorso 25 agosto quando sono state modificate le policy relative all’utilizzo di WhatsApp e sono state comunicate agli utenti. Le modalità scelte per raccogliere il consenso degli iscritti a WhatsApp appaiono, quantomeno, ambigue.

Se utilizzi l’applicazione sei sicuramente in una di queste situazioni:

  • Se hai eseguito l’ultimo aggiornamento, la sola possibilità che ti è stata offerta per continuare ad utilizzare il servizio è stata quella di cliccare <<accetto>>, senza aver avuto l’alternativa del rifiuto al trattamento dei tuoi contatti.
  • Se non hai aggiornato l’app hai ancora la possibilità di modificare le condizioni di utilizzo cliccando su <<Leggi tutto>> e deselezionando la voce <<Condividere le informazioni dell’account WhatsApp con Facebook>> ma, al termine dell’operazione, non potrai più utilizzare WhatsApp.
  • Se hai già fornito il consenso, hai 30 giorni per poter deselezionare la voce ma, così facendo, saresti estromesso dall’accesso a WhatsApp.
  • Se speri, attraverso la lettura dell’informativa, di comprenderne l’esatto contenuto, di poter desumere che il consenso venga utilizzato per fornire i tuoi contatti a Facebook e di individuare le precise finalità di marketing per cui verrebbero utilizzati, pecchi di ingenuità.

Come tutelare la tua privacy?

In pratica, le alternative attualmente concesse per tutelare la tua privacy e quella dei tuoi contatti avrebbero tutte come conseguenza l’impossibilità di poter fruire del servizio offerto da WhatsApp.

Avvio di un’istruttoria del Garante della privacy

Antonello Soro, Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, ha avviato un’istruttoria su WhatsApp a seguito della modifica delle policy in materia di privacy.

I punti che dovranno essere chiariti riguardano il tipo di informazioni che verranno trasmesse a Facebook, le modalità attraverso le quali è stato acquisito il consenso degli utenti, come si intende garantire il loro diritto di opposizione e il rispetto del principio di finalità.

Il sospetto che sembra avere Soro è che possano essere condivisi anche i contatti di persone che non utilizzano Facebook e WhatsApp e che, per il solo fatto di essere presenti nella rubrica di altri utenti, potrebbero essere oggetto di strategie di marketing.

Per approfondire l’argomento si consiglia il seguente software

Intervento tedesco contro WhatsApp

Si è già espressa l’Autorità per la tutela della privacy che ha sede ad Amburgo chiedendo la cancellazione di ogni dato che, tramite WhatsApp, sia già stato acquisito da Facebook. L’intervento è significativo poiché, avendo la società statunitense una sede di elaborazione dei dati proprio ad Amburgo, potrebbero essere inflitte significative multe in caso di mancata esecuzione del provvedimento.

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