Jobs Act, Sistri, decreto Milleproroghe: in Cdm leggi e rinvii

Redazione 24/12/14
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In programma oggi il Consiglio dei ministri prenatalizio denso di appuntamenti e provvedimenti importanti e molto attesi. Nell’ordine, infatti, il governo dovrebbe approvare alcuni testi cardine dell’ultimo scorcio di legislatura – e per i mesi a venire, soprattutto – tra cui il primo decreto del Jobs Act.

All’ordine del giorno, poi, non mancano altri punti molti urgenti, tra cui la presentazione – in anticipo rispetto alle scadenze abituali, che lo vedono relegato al 31 dicembre come ultimo atto governativo dell’anno – il decreto Milleproroghe e, in seguito, anche il nuovo intervento sulla questione Ilva.

Dunque, portata a casa la legge di stabilità il governo non prende pause e indice uno dei Consigli dei ministri più importanti del 2014. I primi provvedimenti sul lavoro, in particolare, sono molto attesi poiché avvieranno l’attuazione della riforma del Jobs Act.

Jobs Act

Sicuramente oggi sarà presentato il decreto delegato che introdurrà le novità in materia di contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, che andrà di pari passo con gli sgravi alle assunzioni introdotti nella legge di stabilità 2015.

Molta attesa per scoprire il regime di indennizzo dei licenziamenti, anche se pare che verrà assicurato un mese e mezzo di stipendio per ogni anno lavorato in caso di licenziamento disciplinare o economico. All’interno del documento, dovrebbero essere incluse anche le fattispecie di licenziamento disciplinare ancora sottoposte a regime di articolo 18 e quelle che invece, solo per i neoassunti a partire dal primo gennaio, non potranno essere appellate al giudice.

QUI L’APPROFONDIMENTO SUI DECRETI DEL JOBS ACT

Sistri

Non si è ancora chiusa la catena di proroghe che ha caratterizzato l’attivazione del nuovo sistema di registrazione dei rifiuti speciali. Dopo una sperimentazione più che difficoltosa e il rinvio delle sanzioni nel decreto Milleproroghe di dodici mesi fa, ora il copione sta per ripetersi: qualsiasi provvedimento per la mancata adozione del Sistri da parte di un soggetto obbligato – come artigiani o commercianti – non sarà passibile di provvedimento disciplinare per un altro anno.

Tutto, insomma, viene nuovamente rinviato al 31 dicembre 2015. Intanto, i ritardi con il sistema di registrazione dei rifiuti ha già procurato all’Italia una condanna in ambito europeo con possibilità di vedersi riconoscere il corrispettivo pagato per la Tarsu.

 

 

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