Decreto del fare, ecco tutte le novità per risparmiare nel testo aggiornato

Redazione 22/07/13
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Il decreto del fare è infine sbarcato in Parlamento: è ormai trascorso oltre un mese da quanto il provvedimento è stato presentato – e approvato – in Consiglio dei ministri. Dopo il lungo esame delle Commissioni di Montecitorio, il testo è arrivato con un carico enorme di 900 emendamenti, molti dei quali verranno naturalmente respinti, che si vanno ad aggiungere agli 86 articoli già presenti nel decreto originario.

Insomma, nel decreto del fare c’è davvero di tutto: dalle semplificazioni, alle imprese, alle alternative allo sblocca cantieri, ai progetti per le piccole amministrazioni, alla mediazione civile, per finire con l’agenda digitale. Una cascata di modifiche alla normativa vigente, con tanto di emendamenti disparati che potrebbero stravolgere molte parti del testo nella sua prima stesura.

Ma quello che il cittadino comune si chiede è: cosa cambia per me con il decreto del fare? Migliaia di imprenditori, lavoratori dipendenti, amministratori e professionisti cercano di trovare tra le pieghe del testo qualche ragione di risparmiare più euro possibile, specialmente negli adempimenti con lo Stato in quanto contribuenti. Vediamo, allora, quali sono le possibilità che il decreto del fare concede per vedersi riconosciuto qualche bonus o, magari, qualche piccolo sconto.

Partiamo dalle imprese. Prevista la concessione di un credito per l’acquisto di macchinari, che è stato esteso anche alle imprese più piccole. In aggiunta, sono resi passibili di agevolazione anche il sostegno accreditato alle società di leasing. In aggiunta, le aziende potrebbero andare incontro a una riduzione della bolletta, che verrà reso possibile da un allargamento della Robin Tax. Verranno via via ridotti, invece, gli incentivi già previsti per le fonti rinnovabili, con limite al piano di dissipazione entro i 4 anni.

Veniamo, poi, a  esempi ancor più concreti che investono la quotidianità dei cittadini. In primo luogo, la famosa riduzione del 30% sulle multe per chi paga entro 5 giorni ci sarà, ma solo per quegli automobilisti che negli ultimi 2 anni non abbiano subito decurtazioni di punti dalla patente.

Sempre a favore di cittadini e imprese, resta nel testo in via di conversione il principio secondo cui ogni giorno perso a seguito del termine ultimo per l’esaurimento di un processo amministrativo dovrà essere riconosciuto per un valore di 30 euro all’interessato. Arriviamo, da ultimo, alla mediazione civile che resta obbligatoria, ma il primo tentativo, se non andato a buon fine, non dovrà essere corrisposto ai professionisti.

Per Comuni e scuole, infine, sono attivati diversi progetti, a cominciare dal piano dei 6000 campanili: sei anni a  partire dal 2014, che ricadono sui fondi strutturali dell’Unione europea, più altri 150 milioni destinati invece alle ristrutturazioni scolastiche.

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