
Qui di seguito riportiamo integralmente il comunicato del Governo successivo al Consiglio dei Ministri del 15 giugno che ha approvato gli 80 punti strategici del Decreto del Fare per rilanciare l’economia del Paese. Dopo le recenti critiche di immobilismo l’esecutivo, presieduto dal premier Enrico Letta, ha deciso di dare una svolta all’inerzia con questo decreto che trasversalmente tocca tutte le zone di interesse e critiche dell’economia italiana.
La Presidenza del Consiglio comunica che: Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi alle ore 15.20 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Enrico Letta. Segretario il Sottosegretario di Stato alla Presidenza, Filippo Patroni Griffi. Il Consiglio dei ministri ha approvato, anzitutto, un decreto legge recante misure urgenti in materia di crescita. Il presidente del Consiglio ha sottolineato, in apertura, che questo provvedimento – unitamente al disegno di legge in materia di semplificazioni che verrà discusso la prossima settimana in Consiglio dei ministri – ha come base le 6 Raccomandazioni rivolte all’Italia dalla Commissione europea il 29 maggio 2013 nel quadro della procedura di coordinamento delle riforme economiche per la competitività (“semestre europeo”). In particolare, i diversi interventi rispondono alle raccomandazioni di semplificare il quadro amministrativo e normativo per i cittadini e le imprese, nonché di abbreviare la durata dei procedimenti civili, riducendo l’alto livello del contenzioso civile e promuovendo il ricorso a procedure extragiudiziali; sostenere il flusso del credito alle attività produttive anche diversificando e migliorando l’accesso ai finanziamenti; intensificare gli sforzi per scongiurare l’abbandono scolastico e migliorare qualità e risultati della scuola; proseguire la liberalizzazione nel settore dei servizi e migliorare la capacità infrastrutturale, incluso nel settore dei trasporti. ***** “Decreto Fare”In apertura dei lavori il Consiglio ha dunque esaminato e approvato il decreto legge che prevede misure urgenti per il rilancio economico del Paese, il cosiddetto “Decreto Fare”. INFRASTRUTTUREIl decreto contiene misure, per un totale di oltre 3 miliardi di euro e con una ricaduta prevista a livello occupazionale di circa 30mila nuovi posti di lavoro (20mila diretti, 10 mila indiretti), in materia di infrastrutture. In particolare si prevede: 1) Lo sblocca cantieri
E ancora:
2) Sicurezza stradale È previsto un programma di interventi di sicurezza stradale per 300 milioni di euro per la riqualificazione di ponti, viadotti e gallerie della rete stradale. 3) Rilancio porti e nautica
EDILIZIA1) Ristrutturazioni nelle città
2) Semplificazioni in materia di edilizia
3) Semplificazioni in materia di Durc
IMPRESA1) Più facile accedere al fondo di garanzia delle Pmi Per riattivare il circuito del credito, il decreto prevede il potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia, per consentire l’accesso a una platea molto più ampia di piccole e medie imprese. A questo scopo, in particolare, si dispone la revisione dei criteri di accesso per il rilascio della garanzia che allargherà notevolmente la platea delle imprese che potranno utilizzare il Fondo ed è stato programmato un cospicuo rifinanziamento, in sede di Legge di Stabilità, che consentirà di attivare credito aggiuntivo per circa 50 miliardi. 2) 5 miliardi per l’acquisto di nuovi macchinari Le Pmi potranno accedere a finanziamenti a tasso agevolato per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo.
3) Sostegno ai grandi progetti di ricerca e innovazione industriale Viene istituito un “Fondo di garanzia per i grandi progetti” con una dotazione di 50 milioni per il 2013 e il 2014. 4) Rifinanziamento di contratti di sviluppo Con il finanziamento dei Contratti di Sviluppo nel Centro-Nord, gestiti da Invitalia, abbiamo posto le condizioni per avviare in tempi rapidi almeno 20 grandi progetti di investimento che diversamente non sarebbero partiti, assicurando non solo un significativo impatto economico, ma anche un’importante ricaduta sul fronte occupazionale. 5) Più concorrenza nel mercato del gas naturale e dei carburanti Viene inoltre ampliata l’apertura del mercato del gas naturale, liberalizzando completamente le piccole e medie aziende, in linea con quanto indicato dalla Commissione Europea e dall’Antitrust. Sono previste poi misure volte ad accelerare l’avvio delle gare di distribuzione del gas per ambiti territoriali, dalle quali deriveranno minori costi per i cittadini utenti e significative entrate per gli enti locali. 6) Riduzione delle bollette dell’elettricità In particolare, abbiamo modificato le modalità di determinazione delle tariffe concesse agli impianti in regime Cip6, in modo progressivo, portandole in linea con i prezzi di mercato che si sono significativamente ridotti nell’ultimo periodo; abbiamo bloccato la maggiorazione degli incentivi all’elettricità prodotta da biocombustibili liquidi, maggiorazione che avrebbe comportato un aumento delle tariffe di 300 milioni all’anno e avrebbe premiato impianti con scarsi benefici ambientali che saranno invece oggetto di iniziative di riqualificazione. 7) Imprese miste per lo sviluppo
8) Burocrazia zero È prevista la predisposizione di un piano nazionale per le zone a ‘burocrazia zero’. 9) Multa alle P.A. che ritardano Viene introdotto un indennizzo monetario a carico delle P.A. in ritardo nella conclusione dei procedimenti amministrativi. Se il titolare del potere sostitutivo (cioè chi subentra al funzionario ‘ritardatario’) non conclude la procedura, scatta un risarcimento pari a 50 euro al giorno fino a un massimo di 2.000 euro. Se non liquidata, la somma può essere chiesta al giudice amministrativo con una procedura semplificata. 10) Certificati medici inutili Sono eliminate tutte le certificazioni mediche oggi necessarie per accedere a impieghi pubblici e privati. Non vi saranno più per i cittadini adempimenti onerosi resi inutili dalle recenti novità legislative in materia di sorveglianza sanitaria sui luoghi del lavoro. AGENDA DIGITALE1) La nuova governance Il decreto riorganizza e rende più snella e operativa la governance dell’Agenda digitale. Anzitutto si ridefiniscono i compiti della cabina di regia che, presieduta dal Presidente del Consiglio o da un suo delegato, presenterà al Parlamento un quadro complessivo delle norme vigenti, dei programmi avviati e del loro stato di avanzamento, nonché delle risorse disponibili che costituiscono nel loro insieme l’agenda digitale medesima. La cabina di regia si avvale di un Tavolo permanente, composto da esperti e rappresentanti delle imprese e delle università, presieduto da Francesco CAIO, nominato dal governo commissario per l’attuazione dell’Agenda digitale (“Mister Agenda digitale”). L’Agenzia per l’Italia digitale viene poi sottoposta alla vigilanza unicamente del Presidente del Consiglio. 2) Le novità
3) Wi-fi libera come in Europa E’ stata inoltre prevista la liberalizzazione dell’accesso ad Internet, come avviene in molti Paesi europei. Resta però l’obbligo del gestore di garantire la tracciabilità mediante l’identificativo del dispositivo utilizzato. L’offerta ad internet per il pubblico sarà libera e non richiederà più l’identificazione personale dell’utilizzatore. DONAZIONE DEGLI ORGANIPer rendere più efficiente l’operatività del sistema nazionale dei trapianti, si è introdotto l’obbligo per i Comuni di comunicare tempestivamente con mezzo telematico al Sistema Informatico Trapianti gli atti di consenso all’espianto manifestato ai donatori. Per tale via sarà possibile accelerare significativamente le procedure finalizzate all’espianto e al trapianto degli organi. SEMPLIFICAZIONE FISCALE1) Responsabilità fiscale delle imprese Viene abolita la responsabilità fiscale solidale tra appaltatore e subappaltatore relativamente ai versamenti IVA. 2) Pignorabilità delle proprietà immobiliari Se l’unico immobile di proprietà del debitore è adibito ad abitazione principale, non può essere pignorato, ad eccezione dei casi in cui l’immobile sia di lusso o comunque classificato nelle categorie catastali A/8 e A/9 (ville e castelli). Per tutti gli altri immobili, il valore minimo del debito che autorizza il riscossore a procedere con l’esproprio dell’immobile, è stato innalzato da 20mila a 120mila euro. L’esecuzione dell’esproprio può essere resa effettiva non prima di 6 mesi dall’iscrizione dell’ipoteca, mentre in passato erano sufficienti 4 mesi. Per quanto riguarda le imprese, i limiti alla pignorabilità già presenti nel codice di procedura civile per le ditte individuali sono estesi alle società di capitale e più in generale alle società dove il capitale prevalga sul lavoro. 3) Riscossione Secondo le norme in vigore, la società di riscossione Equitalia può concedere al debitore una dilazione dei pagamenti per l’estinzione del debito fino a 72 rate mensili e, in caso di peggioramento delle condizioni economiche del debitore, una dilazione per ulteriori 72 rate mensili. Tale accordo di rateizzazione decade se il debitore non effettua il pagamento di due rate consecutive. La norma varata oggi prevede che sia la prima sia la seconda dilazione di pagamento possono essere aumentate, fino a un massimo di 120 rate mensili. L’estensione è concessa a condizione che sia accertata una grave situazione di difficoltà del contribuente non dovuta a sue responsabilità e legata alla crisi economica tale da rendere impossibile il rispetto del piano ordinario. Inoltre, il numero di rate non pagate che determinano la decadenza dell’accordo di rateizzazione è aumentato a 8 rate anche non consecutive. 4) Equitalia La proroga della concessione ad Equitalia del servizio di riscossione per conto degli enti locali, già prevista dal dl 35/2013 soltanto per la riscossione dei tributi, si estende ai crediti non tributari (ad esempio, sanzioni amministrative quali le multe). Si anticipa a settembre 2013 il termine oggi fissato al 31 dicembre 2013 entro cui adottare il Dm che ridefinirà il quantum dovuto a Equitalia con il superamento del sistema dell’aggio. 5) Abrogazione del modello 770 mensile Non ci sarà più l’obbligo di comunicare, in via telematica, i dati retributivi e le informazioni necessarie per il calcolo delle ritenute fiscali e dei relativi conguagli. 6) Procedure per la comunicazione dei fabbisogni standard (Comuni) La decorrenza dei termini (60 giorni) entro i quali i Comuni devono restituire compilati alla SOSE i questionari relativi ai fabbisogni standard si calcola dalla data di pubblicazione del provvedimento del Direttore delle Finanze. AMBIENTE1) Gestione delle acque sotterranee Le nuove disposizioni di semplificazione in materia di gestione delle acque di falda sotterranee estratte per fini di bonifica o messa in sicurezza dei siti contaminati (Art. 243 del D.lgs. 152/2006) riducono gli oneri a carico degli operatori interessati e accelerano le procedure amministrative relative agli interventi. Senza incidere sulle garanzie di tutela delle risorse ambientali, le nuove norme sono studiate per favorire la crescita delle attività economiche interessate. 2) Terre e rocce di scavo Le disposizioni in materia di terre e rocce da scavo sono volte a semplificarne l’utilizzo, chiarendo i casi in cui è necessario il ricorso alle procedure di cui al DM n. 161/2012, contenente, tra l’altro, i criteri qualitativi che terre e rocce da scavo devono soddisfare per essere considerate sottoprodotti e non rifiuti. 3) Materiali di riporto Viene semplificata la disciplina dei materiali di riporto di cui al D.L. 2/2012, convertito con modificazioni dalla L. 28/2012 (Misure straordinarie e urgenti in materia ambientale). Le nuove disposizioni chiariscono la definizione delle matrici materiali di riporto, specificandone la composizione, e prevede inoltre che le stesse siano soggette a test di cessione affinché possano essere considerate come sottoprodotti o rimosse dal luogo di scavo. 4) Semplificazioni per i campeggi Per risolvere alcune questioni interpretative spesso causa di ostacolo ad attività turistiche all’aperto, viene chiarita la portata di alcune norme concernenti l’attività di posizionamento di allestimenti mobili di pernottamento e relativi accessori, temporaneamente ancorati al suolo, all’interno di strutture ricettive all’aperto per la sosta ed il soggiorno. In particolare, facendo riferimento a normative di settore contenute in diverse leggi regionali, con le nuove norme i campeggi non necessitano di permesso a costruire, laddove detto posizionamento sia effettuato in conformità alle leggi regionali applicabili ed al progetto già autorizzato con il rilascio del permesso a costruire per le medesime strutture ricettive. 5) Interventi di adeguamento del sistema dei rifiuti nella Regione Campania Si predispone uno strumento per l’accelerazione delle procedure di competenza degli Enti locali per la realizzazione e l’avvio della gestione degli impianti di gestione dei rifiuti nella Regione Campania, già previsti dalla normativa e dalla pianificazione vigente ma non ancora realizzati. Tale accelerazione è dettata anche dall’esigenza di evitare una possibile condanna dell’Italia nella procedura di infrazione 2007/2195, che si preventiva nell’ordine di 8 milioni di euro giornalieri, oltre alla perdita di un ingente finanziamento comunitario stanziato per la problematica dei rifiuti nella Regione Campania. A tali fini, è stato previsto il ricorso alla nomina di commissari nominati dal Ministro dell’Ambiente che effettuino gli interventi necessari in caso di inadempienza degli enti competenti in via ordinaria, al pari di quanto già previsto nella Legge di Stabilità 2013 con riguardo al Commissario per le emergenze rifiuti urbani in Provincia di Roma. ISTRUZIONE, UNIVERSITà, RICERCA1) Sblocco del turn over al 50% per Università ed enti di ricerca dal 2014 Si ampliano le facoltà di assumere delle università e degli enti di ricerca per l’anno 2014, elevando dal 20% al 50% il limite di spesa consentito rispetto alle cessazioni dell’anno precedente (turn over). Le singole università potranno quindi assumere nel rispetto delle specifiche disposizioni sui limiti di spesa per il personale e per l’indebitamento senza superare, a livello di sistema, il 50% della spesa rispetto alle cessazioni. Con questo provvedimento si liberano posti per 1.500 ordinari e 1.500 nuovi ricercatori in “tenure track” sul Ffo nel 2014. Spesa prevista: 25 milioni nel 2014; 49,8 nel 2015. 2) Borse di mobilità per studenti capaci e meritevoli Cinque milioni per il 2013 e per il 2014, 7 milioni per il 2015 da iscrivere sul Fondo di finanziamento ordinario delle università per l’erogazione di “borse per la mobilità” a favore di studenti che, avendo conseguito risultati scolastici eccellenti, intendano iscriversi per l’anno accademico 2013-2014 a corsi di laurea in regioni diverse da quella di residenza. Le risorse saranno suddivise tra le regioni con decreto del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. Le borse saranno attribuite sulla base di una graduatoria adottata da ciascuna Regione per le università site nel proprio territorio. 3) Rendere più flessibile il sistema di finanziamento delle università e semplificare le procedure di attribuzione delle risorse Per questo si unificano in unico fondo le risorse attualmente destinate al finanziamento ordinario delle università (FFO) alla programmazione triennale del sistema, ai dottorati, e agli assegni di ricerca. Nello stesso provvedimento si decide di sottoporre all’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) la valutazione dei servizi delle università e degli enti di ricerca per semplificare il sistema di valutazione attualmente in vigore. 4) Interventi straordinari a favore della ricerca Il Ministero favorirà interventi diretti al sostegno e allo sviluppo delle attività di ricerca fondamentale e di ricerca industriale, mediante la concessione di contributi alla spesa nel limite del 50% della quota relativa alla contribuzione a fondo perduto disponibili sul Fondo per la ricerca applicata (FAR). Si tratta di utilizzare il fondo rotativo, che si alimenta con i rientri del credito agevolato, che contiene anche risorse da destinare a contributi a fondo perduto. Gli interventi da finanziare riguardano principalmente lo sviluppo di start up innovative e di spin off universitari, la valorizzazione di progetti di social innovation per giovani con meno di 30 anni, il potenziamento del rapporto tra il mondo della ricerca pubblica e le imprese, il potenziamento infrastrutturale delle università e degli enti pubblici di ricerca. SEMPLIFICAZIONE PER LA CITTADINANZASemplificazione delle procedure di riconoscimento della cittadinanza del figlio nato in Italia da genitori stranieri al compimento della maggiore età – nei casi previsti dalla legge – in modo da evitare che disfunzioni di natura amministrativa o inadempienze da parte di genitori o di ufficiale di Stato Civile possano impedire il conseguimento della cittadinanza stessa. GIUSTIZIA CIVILELo stato della giustizia civile costituisce, senza dubbio, uno dei fattori esogeni di svantaggio competitivo per la società italiana, in particolare per chi produce e lavora. Siamo al 158° posto nel mondo nell’indice di efficienza di recupero del credito a causa dei tempi lunghi e 1.210 giorni è la durata media dei procedimenti civili per il recupero crediti. Allarmante è, inoltre, il numero di condanne riportate dallo Stato per violazione del termine della ragionevole durata dei processi. Cosa cambia 1. Incidere sui tempi della giustizia civile e migliorarne l’efficienza. A tal fine si prevede:
2. Contribuire a ricostituire un ambiente d’impresa accogliente per gli investitori nazionali e internazionali fondato sulla certezza del credito. A tal fine si prevede:
Le aspettativePer effetto delle misure introdotte ci si attende, nei prossimi 5 ANNI, un consistente abbattimento del contenzioso civile, nonché un incremento dei procedimenti definiti. In particolare:
IMPATTO TOTALE IN 5 ANNI
***** Ddl “suolo”Il Consiglio ha approvato, su proposta dei Ministri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Nunzia De Girolamo, per i Beni e le Attività Culturali, Massimo Bray, dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Andrea Orlando, e delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, un disegno di legge, che verrà sottoposto al parere della Conferenza unificata, per il contenimento del consumo del suolo ed il riuso del suolo edificato. L’intervento normativo è finalizzato al contenimento del consumo di suolo, alla valorizzazione del suolo non edificato, alla promozione dell’attività agricola che sullo stesso si svolge o potrebbe svolgersi, nonché alla valorizzazione del suolo come risorsa da tutelare anche ai fini di mitigazione prevenzione del rischio idrogeologico. La salvaguardia della destinazione agricola dei suoli e la conservazione della relativa vocazione naturalistica rappresentano, infatti, un obiettivo di primaria importanza, soprattutto alla luce dei dati statistici acquisiti, dai quali risulta la progressiva «cementificazione» della superficie agricola nazionale. Uno degli obiettivi prioritari del provvedimento consiste nella previsione del riuso e della rigenerazione edilizia del suolo edificato rispetto all’ulteriore consumo di suolo. In sostanza, il complessivo scopo finale della legge è quello di impedire che il suolo venga eccessivamente “eroso” e “consumato” dall’urbanizzazione e al contempo promuovere e sostenere il riuso e la rigenerazione di aree già interessate da processi di edificazione. ***** Al fine di consentire il proseguimento delle operazioni di risanamento delle istituzioni locali da forme di condizionamento da parte della criminalità organizzata riscontrate nella vita amministrativa, il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell’interno, Angelino Alfano, la proroga per sei mesi dello scioglimento dei Consigli comunali di Ventimiglia (Imperia) e di Careri (Reggio Calabria). ***** Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, il Consiglio ha confermato l’ing. Amedeo FUMERO nell’incarico di Capo del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici. ***** Su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio, il Consiglio dei ministri ha esaminato dieci leggi regionali. E’ stata deliberata l’impugnativa della legge della Regione Basilicata n. 7 del 2013 “Disposizioni nei vari settori di intervento della regione Basilicata”, in quanto in contrasto con gli articoli 3, 97 e 117, secondo comma, lett. l), della Costituzione. Per le leggi regionali e delle Province autonome elencate di seguito ha deliberato la non impugnativa:
***** Il Consiglio ha avuto termine alle ore 21.10 |
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Ho letto di cosa parla e devo dire che per le cifre e per le idee questo decreto fa ridere davvero! Ha ragione il cittadino Puglia del m5s è solo fuffa!!! Ma davvero credete che con una caramella ci tenete buoni ? Sono stufo dei partiti magnaccia !!! Se davvero volete sacrificio fate quello che hanno fatto i 5 stelle tagliatevi i soldi dei rimborsi e abbassatevi gli stipendi poi possiamo parlare di interventi da fare !!! Ma davvero no questa fregnaccia del decreto del fare !!! Si può ripartire ma bisogna alimentare chi sta peggio ! È ve lo dice uno che guadagna benino !!!! A chi non vuole più votare dico soltanto di ascoltare le idee del movimento e se vuole davvero una cosa deve lottare per averla ! Io ho iniziato a dialogare con loro (parlamentari e gente del mio paese) e devo dire che il modo che hanno di far politica è grandioso ! Cominciate a cercare un meetup nel vostro paese o semplicemente informatevi se c’è un gruppo … O meglio se volete potete creare il vostro e unitevi a tutti noi ! Il movimento accoglie tutti basta rispettarsi e avere l’obiettivo comune di amare il nostro paese ! Provate io l’ho fatto e ho trovato cose che mi danno voglia di riseguire la politica ! Si può cambiare gente ! Basta volerlo!
mi vergogno del 90% dei politici Italiani non ricordo da quanto tempo si discute di
tagliare gli stipendi a tutti voi cosiddetti onorevoli ed eliminare tutti i privilegi vergognosi,
mentre per le le pensioni della povera gente tagliare e facilissimo.
Io proverei a far vivere questi grandi uomini con 500 euro al mese.
che vergogna a mettere le tasse sanno fare,ma a far ripartire il paese non sanno fare….questo provvedimento è l’ennesima presa per….
Ma c’è un testo definitivo o almeno affidabile? Ne ho trovati diversi…dai siti governativi non si cava un ragno dal buco. Di cosa parliamo?
pensioni.
il 1° Gennaio 2012 compivo 60 anni e potevo andare in pensione con oltre 38 anni di contributi.
All’improvviso si cambiano le carte in tavola e Monti e Fornero ( di cui non so quale sia il loro reddito mensile di pensione ) cambiano dall’oggi al domani i patti statuiti da un contratto firmato fra il cittadino ed il Governo, relativamente ai requisiti necessari al pensionamento. Se compivo 60 anni il giorno prima (31 dicembre) potevo andare in pensione. Ma vi sembra giusto questa prepotenza ? Mi sono dovuto far prestare 18.000 euro per arrivare ai 40 anni di contribuzione ( versamenti volontari) . Ma vi sembra giusto ?
Ma allora anche noi cittadini, che portiamo con il nostro voto i politici al Governo per farci rappresentare e per farci GOVERNARE come il buon padre di famiglia , possiamo in qualsiasi momento cambiare i termini di un accordo magari stipulato con un Ente Pubblico , quando le cose non ci stanno bene ? Se le cose stanno così , va bene. Faccia il Governo una legge in merito in modo che anche noi poveri cittadini possiamo gestire in modo autonomo certi accordi , modificandoli quando necessario , senza subire conseguenze repressive o punitive. Sarà una giungla o le regole devono essere rispettate da entrambe le parti ? Cittadini e Governo. Grazie-
giuseppe
Va tutto bene, purchè si riparta.
A mio avviso, i provvedimenti decretati comportano un ulteriore eccdessivo carico di debito pubblico, senza che ci sia, nello stesso tempo, un ritorno erariale.
Si continua a puntare su un’industria che è orma da pempo, fuori mercato. E’ inutile continuare ad ignorare che ormai gran parte del commercio, in italia, è in mano a vere e proprie catene di distribuzione talmente concorrenziali e in espanzione che lasceranno sempre meno spazio ai prodotti dell’industria manifatturiera italiana di massa. Si salveranno solo le ” nicchie di pregio e di qualità”.
Se continuiamo a lottare (sindacati) per mantenere, o meglio riacquistare precedenti livelli occpazionali, senza incidere sulle tipologie produttive, finiremo per aumentare i “mantenuti” dello Stato.
Cosa mi sarei atteso dalla decretazoione in parola?
Parto dalla premessa che se l’Italia vuole ripartire deve rendersi conto che solo tre settori economici vanno promossi, incentivati, finanziati: agricoltura, turismo e artigianato.
Quindi anzichè tutta quell’attenzione per le nuove opere o il completamento di altre, che possono attendere tempi migliori, ai primi posti avrei auspicato interventi su questi settori.
Altro intervento doveva riguardare coloro che furiscono di ammortizzatori sociali di vario tipo. Non possiamo continuare a pagare gente che riceve un sussidio pubblico e contemporaneamente noin ha nessun obbligo nei confronti di chi lo elargisce. Io ritengo che possa essere ipotizzabile un conocorso nel mantenimento dei beni pubblici, specie nei lavori più semplici; d’altronde sono senza lavoro! O almeno dovrebbero esserlo! A volte mi viene da pensare che questi non solo continuano a lavorare “in nero” ma sottraggono lavoro ad altri. So bene che ogni argomento andrebbe apprfondito, ma ho ritenuto di cogliere l’occasione dello spazio per esprimere laq mia opinione. In tal senso, sono grato della possibiltà avuta. Con viva cordialità,
gconti
[…] noi Pionieri non vogliamo essere polemici per contratto ma semplicemente per dato di fatto: il decreto del fare, per il quale aspettiamo con ansia il testo definitivo, è anche pieno di buone idee e abbiamo già […]
Grazie Letta parliamo anche di pensione Sapete bene che la riforma Fornero è meschina fatta con un abuso di potere non certo con consapevolezza popolare questa si chiama Dittatura non certo Democrazia, sono pronto a Morire più tosto che continuare a vivere in un paese mascherato da Democrazia dove tutto è imposto con quella frase ormai famosa . è legge: certo con questa parola avete risolto , dove comincia la legge fissa comincia la Dittatura , ripeto preferisco morire tanto non ci arrivo alla vecchiaia mi anno da poco diagnosticato una malattia rara . Grazie Fornero .
[…] comunicato sul decreto del fare contiene dei punti sull’Agenda Digitale sui quali è utile fare delle riflessioni preliminari, […]
Siamo arrivati all’annuncio dei provvedimenti prima che sia realmente pronto il testo… Siamo davvero alla follia.
ancora una volta i politici ci hanno traditi, il presidente del Consigli Letta nel discorso di
insediamento aveva preannunciato di rivedere la riforma delle pensioni, ma pare che tutto questo non sia possibile.
Non votero’ mai piu’ .
Povera Italia …………