MoVimento 5 Stelle: tilt sul governo, il portavoce va in silenzio stampa

Redazione 20/03/13
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Siamo già a i ferri corti tra i portavoce del MoVimento 5 Stelle e il mondo dell’informazione italiana. Che tra l’universo grillino e i mass media nostrani non corresse ottimo sangue, non è certo una novità, ma il fatto che, a sole 24 ore dall’insediamento, uno dei coordinatori alle Camere sia già entrato in rotta di collisione con ampi spazi del mondo giornalistico, è presagio di un rapporto che è destinato a rimanere conflittuale.

Claudio Messora, neo coordinatore comunicazione del gruppo alla Camera, intervenendo a “La zanzara”, celebre trasmissione radiofonica, aveva infatti spiegato come da parte del MoVimento 5 Stelle la fiducia a un governo Bersani era fuori questione. “Nemmeno se cammina sui ceci. Ma su un esecutivo con persone esterne ragioneremo”.

In aggiunta, il portavoce 5 Stelle ha specificato come il vicolo stretto del MoVimento grillino non consenta ampi margini di manovra: “Una volta che dai la fiducia è un casino. Perché poi toglierla è complicato”.

Sono state sufficienti queste parole per scatenare titoli e aperture shock, del genere “Sì a un governo col Pd senza Bersani” che hanno mandato su tutte le furie lo stesso Messora, precipitato a sfogarsi nella pagina del proprio blog personale.

Così, in un post incendiario dal titolo “L’esercito degli spalamerda”, il portavoce grillino ha liberato la sua indignazione verso le travisazioni di cui i media sono capaci, con parole cariche di sfida verso gli acerrimi nemici dell’informazione: “La macchina del fango sta lavorando a pieno regime.Siamo alla diffamazione creativa.E forse non lo fanno neanche apposta: rispondono agli ordini. Tanto che poi ti chiamano e quasi si scusano.

Il metodo, però, a dire di Messora, sarebbe alquanto oliato: “siccome non possono farti dire quello che non hai detto, allora usano i titoli. Li usano come scatole cinesi. Peccato che tu non hai mai detto una cosa del genere, per di più virgolettata. Ma non conta, perché la gente non lo sa. I titoli diventano un manganello che virgoletta il nulla e costruisce verità manipolate.”

Già quella di ieri, non era stata una giornata facile tra il Movimento e gli organi di stampa, dopo la conferenza flash di Roberta Lombardi alla Camera, durata appena due minuti, senza possibilità, per i giornalisti, di avanzare alcuna domanda.

Così, oggi, nel suo post Messora ripete le dichiarazioni rilasciate a Cruciani e Parenzo in onda a “La zanzara”, ribadendo che la questione non è di sua competenza, ma spetta a deputati e senatori definire la linea su un eventuale fiducia.

E chiude l’intervento annunciando una decisione shock: “Da domani, non parlerò più con nessuno”, invocando la radiazione per i buffoni che “screditano la categoria”. L’esperto di comunicazione sceglie, dunque, di tapparsi la bocca.

Ora, gli strali si ripercuotono su Twitter, con i diretti interessati coinvolti in discussioni animate, tra chi difende Messora e chi, invece, come il direttore di Europa Stefano Menichini, scrive. “Che brutto quarto d’ora deve avergli fatto passare Casaleggio”.

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