Pensioni minime: 200mila ridotte fino al 2015 per la quattordicesima

Redazione 11/10/12
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Restituzione delle quattordicesime, più respiro per i pensionati che dovranno versare all’Inps la mensilità non dovuta riscossa nel 2009. Lo ha confermato il ministro del Welfare Elsa Fornero in un’audizione alla Camera.

Ora, a quanto si apprende dalle parole dello stesso ministro, la pensione erroneamente assegnata a 200mila pensionati ritornerà nelle casse della previdenza statale non più in 24 mesi, ma in 36.

Un’ulteriore allungamento, dunque, del periodo di trattenute dalle mensilità in arrivo. In principio, infatti, si era parlato del solo 2013: dodici non proprio comode rate attraverso cui i pensionati vittima dell’impasse burocratico si sarebbero visti costretti a porre rimedio al surplus di pensione ricevuta nel 2009.

“Si tratta di una piccola buona notizia per molte persone”, ha commentato la stessa Fornero, volendo forse sottolineare una miglioria positiva a una situazione non proprio idilliaca per il welfare italiano, ancora nel pieno del turbinio esodati e delle modifiche negate alla riforma delle pensioni che porta il suo nome.

Ma a cosa è dovuta questa imposizione da parte dell’Inps per i 200mila pensionati? Nel 2009, sulla base delle dichiarazioni dei redditi dell’anno precedente, erano infatti state erogate a raffica quattordicesime, a rigor di legge, non dovute.

Ciò era dipeso dal mancato inserimento, nei parametri di reddito, delle rendite catastali o di eventuali contratti di collaborazione, che avrebbero escluso molti pensionati dal conteggio delle quattordicesime extra per gli ultra64enni, approvate dall’ultimo governo di Romano Prodi.

Avendo constatato l’inghippo, allora, l’Inps, nelle scorse settimane, aveva spedito con quasi tre anni di ritardo 200mila lettere ai pensionati che si erano visti accreditare indebitamente la quattordicesima datata 2009.

La scoperta è derivata dall’aver esaminato i dati del Modello Unico del 2011, che hanno fatto emergere il pasticcio “fatto in casa” dalla previdenza, cui ora si sta cercando di porre rimedio per riportare nelle casse dell’istituto un totale di circa 80 milioni di euro.

Se, in principio, per la restituzione annuale della quattordicesima incriminata era prevista una detrazione media di 31 euro al mese nelle pensioni, allora, visto che il periodo è stato prolungato di tre volte, c’è da ritenere che le trattenute saranno di 10 euro al mese.

Non certo una cifra altissima, non fosse altro che questo benefit era stato riservato alle pensioni minime che ora, seppur di poco, saranno ancora più stiminzite fino a tutto il 2015.

Redazione

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