Via libera al Decreto Balduzzi. La sanità cambia volto

Redazione 06/09/12
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Sono state necessarie sei ore al Consiglio dei Ministri per dare il via libera all’ormai inflazionato testo del decreto sanità, meglio noto come “Decreto Balduzzi”.

Da quanto comunicato dai vertici di Palazzo Chigi in conferenza stampa, rispetto all’ultima bozza del provvedimento sarebbe stata reintrodotta la distanza minima di 200 metri da scuole, ospedali e luoghi di culto per le nuove sale scommesse, bingo e slot machine. La prima versione della disposizione prevedeva invece una distanza minima di  500 metri.

Annunciata, confermata e proclamata invece l’assistenza primaria garantita 24 ore su 24 attraverso le associazioni dei medici di base.

Numerose le misure per contrastare i fenomeni di ludopatia, tra cui le “chiusure temporanee” di attività con giochi in denaro “in presenza di fenomeni estesi di ludopatia, anche su segnalazione dei sindaci competenti per territorio”.

Confermata anche la stretta sulle pubblicità di lotterie e scommesse, con il divieto delle “comunicazioni commerciali audiovisive e radiofoniche, dirette o indirette, che inducano all’acquisto di prodotti o alla partecipazione ad attività di gioco con vincita di denaro, quali lotterie, concorsi a premio, scommesse sportive, newlot o ad attività, anche online, comunque denominate finalizzate alla riscossione di somme di denaro, la cui vincita sia determinata esclusivamente dal caso, all’interno di programmi radiotelevisivi rivolti ai minori nei venti minuti precedenti e successivi alla trasmissione degli stessi e nell’intera fascia oraria dalle 16 alle 19.30”. Il divieto in questione si estende anche alla stampa giornaliera e periodica destinata ai minori, alle sale cinematografiche e alla pubblicità “sui mezzi di trasporto pubblico e nei luoghi frequentati prevalentemente dai minori”, nonché “qualsiasi di propaganda pubblicitaria che rappresenti i minori intenti a giochi con vincita di denaro”.

Come noto, non c’è alcun riferimento alla “tassa sulle bollicine“, che lascia il posto all’obbligo della presenza di almeno il 20% di succo naturale nelle bevande analcoliche con frutta.

Il comunicato stampa di Palazzo Chigi.

Redazione

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