Consiglio di Stato: Power Balance? Tutte sciocchezze…

Redazione 21/01/12
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E’ stata resa nota qualche giorno fa la sentenza del Consiglio di Stato con la quale è stato respinto definitivamente il ricorso della Power ************* con riferimento sia all’ingannevolezza delle affermazioni contenute nei messaggi pubblicitari sia all’entità della sanzione.

La società è diventata nota per aver lanciato nel 2010 sul mercato un braccialetto di silicone dalle straordinarie capacità benefiche: il braccialetto avrebbe infatti “amplificato istantaneamente gli stati di energia positiva del nostro corpo diminuendo lo spreco di energia causato da diversi fattori”; “esaltato la forza del nostro campo biologico proteggendolo così da elettromagnetismi distruttivi esterni”; “amplificato il potenziale energetico del corpo umano e permette a ciò che sta già lavorando bene, di funzionare al massimo”.

Neanche a dirlo, il braccialetto è subito diventato il fenomeno di quell’estate, un accessorio trendy  indossato dai V.I.P. e da chiunque avesse voluto sentirsi cool…

Tuttavia, il 22 dicembre 2010 l’Autorità garante della concorrenza aveva passato al vaglio la campagna pubblicitaria dei bracciali e delle collanine con il marchio *************, cercando di fare luce sui tanto vantati effetti positivi sulla persona che li indossa, in particolare sui presunti aumenti di equilibrio, forza fisica, flessibilità, resistenza.

L’Antitrust, sulla base anche del parere espresso dall’Istituto superiore di sanità, aveva così contestato l’assenza di studi scientificamente validi in grado di provare l’efficacia dei prodotti in questione. Per questi motivi aveva deliberato una sanzione di 300.000 euro per la Power Balance Italy (società che importa in Italia questi articoli) e di 50.000 euro per la Sport Town (rivenditore autorizzato).

Inoltre aveva disposto la pubblicazione di una rettifica sui siti delle due società e attraverso ripetute inserzioni su alcuni importanti quotidiani del seguente tenore «I messaggi lasciano intendere che mediante l’uso dei prodotti ************* i consumatori possano ottenere un aumento dell’equilibrio, della forza e della resistenza fisica. In realtà gli effetti vantati nei messaggi non corrispondono alla realtà in quanto non sono supportati da alcuna documentazione scientifica».

Già il Tar aveva rigettato il ricorso della società condividendo l’impostazione dell’Antitrust.

Adesso, con la sentenza definitiva del Consiglio di Stato non ci sono più dubbi.

Del “braccialetto incredibile” si erano anche occupate “Le Iene”>, smascherandone le falsità.

 

Redazione

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