Giallo sulla rilevanza giuridica delle “dimissioni”: arrivano i chiarimenti di Napolitano

Redazione 09/11/11
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Di fronte alla pressione dei mercati finanziari sui titoli del debito pubblico italiano, fugare ogni equivoco o incomprensione.

Questo il titolo di un comunicato diramato ieri pomeriggio dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in merito alle discussioni insorte circa la rilevanza “giuridica” delle dimissioni de futuro di Berlusconi.

Perplessità, manifestate nell’articolo di Marco Pierani (La rilevanza giuridica delle dimissioni di Berlusconi) che adesso, nei commenti al suo post (cui si rinvia) ha appena osservato come il comunicato del Quirinale fornisca “una interpretazione autentica più equilibrata del negozio intercorso che non può più dirsi ora viziato da una condizione meramente potestativa ma, semmai caratterizzato da un termine sospensivo determinato e brevissimo“.

Riportiamo di seguito il testo integrale dell’importante comunicato del Presidente Napolitano:

“Di fronte alla pressione dei mercati finanziari sui titoli del debito pubblico italiano, che ha oggi toccato livelli allarmanti, nella mia qualità di Capo dello Stato tengo a chiarire quanto segue, al fine di fugare ogni equivoco o incomprensione:

1) non esiste alcuna incertezza sulla scelta del Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi di rassegnare le dimissioni del governo da lui presieduto. Tale decisione diverrà operativa con l’approvazione in Parlamento della legge di stabilità per il 2012;

2) sulla base di accordi tra i Presidenti del Senato e della Camera e i gruppi parlamentari sia di maggioranza sia di opposizione, la legge sarà approvata nel giro di alcuni giorni;

3) si svolgeranno quindi immediatamente e con la massima rapidità le consultazioni da parte del Presidente della Repubblica per dare soluzione alla crisi di governo conseguente alle dimissioni dell’on. Berlusconi;

4) pertanto, entro breve tempo o si formerà un nuovo governo che possa con la fiducia del Parlamento prendere ogni ulteriore necessaria decisione o si scioglierà il Parlamento per dare subito inizio a una campagna elettorale da svolgere entro i tempi più ristretti.

Sono pertanto del tutto infondati i timori che possa determinarsi in Italia un prolungato periodo di inattività governativa e parlamentare, essendo comunque possibile in ogni momento adottare, se necessario, provvedimenti di urgenza”.

Redazione

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