Prelievo e uso contanti: quando scatta il nuovo limite e quali sono le differenze

Redazione 23/11/15
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La legge di Stabilità 2016 prevede l’innalzamento della soglia di utilizzo del denaro contante, da 1.000 a 3mila euro.

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Al momento, la legge è all’esame delle due camere del Parlamento attendendo il via libera della Camera dei Deputati, dopo aver incassato, venerdì scorso, la fiducia al Senato. Ma da quando sarà possibile prelevare 3mila euro dal conto in banca?

La data di entrata in vigore, così come previsto dalla finanziaria e salvo eventuali rinvii dovuti alle tempistiche di approvazione, è il 1° gennaio 2016.

Fino a questa data, quindi, per i pagamenti in contanti rimane in vigore il limite di 999,99 euro restando necessaria, oltre i mille euro, la fruizione di strumenti tracciabili, tra cui bonifici bancari o postali, carte di debito o di credito e assegni non trasferibili.

In riferimento, però, al quesito posto (quello relativo al prelievo in banca) non è applicato alcun limite di somme. Il cliente, infatti, ha possibilità di prelevare al bancomat o allo sportello qualsiasi importo, indipendentemente dalle soglie previste per l’utilizzo del contante.

Consegue, quindi, che sin da ora il correntista può prelevare in contanti dal proprio deposito anche oltre 3mila euro, essendo circoscritto l’obbligo dell’utilizzo degli strumenti tracciabili di pagamento ai soli trasferimenti di denaro tra soggetti diversi. Per il prelievo dal conto corrente, invece, le somme restano nella titolarità dello stesso cliente della banca.

Attenzione, però, perché nonostante si possano prelevare somme di 3mila euro o più, le stesse non possono ancora essere utilizzate per acquistare merce o per pagare eventuali creditori. Per eseguire questa operazione, infatti, bisognerà rispettare le forme di pagamento tracciabili.

La sola modifica apportata dal Senato al testo della Stabilità in merito alle disposizioni che disciplinano l’utilizzo del contante riguarda invece il ripristino del tetto dei 1.000 euro per i money transfer.

 

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Ad eccezione di quest’ultimi, quindi, il limite per i pagamenti in contanti rimane fermo a 3mila euro, essendo stato introdotto un innalzamento dell’attuale soglia stabilita dal decreto Salva Italia (art. 12 del d.l. n. 201 del 6/12/2011). Tramite questa normativa, infatti, è stato abbassato a 999,99 euro il limite per l’uso di denaro contante, l’emissione di assegni privi della clausola di non trasferibilità e il saldo dei libretti di deposito al portatore, allo scopo di ridurre il fenomeno dell’evasione.

VAI AL TESTO AGGIORNATO DELLA LEGGE DI STABILITA’ 2016

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