Un anno fa, alle prese con le elezioni amministrative, molti enti furono sollevati della scadenza, ma quest’anno non ci sono scuse per chi è “in ritardo”. Anche perché la lista dei municipi che hanno già deliberato è uno specchietto utilissimo per tutti i professionisti, i contribuenti, i sostituti d’imposta che stanno cercando di far quadrare i conti in presenza o meno di nuove aliquote.
Va comunque precisato che, a norma di regolamentazione governativa, la prima rata Imu e Tasi può essere versata in base ad aliquote e detrazioni vigenti nel 2014, mentre il pagamento dell’imposta a saldo va comunque completato entro fine anno in base alle delibere pubblicate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze entro il prossimo 28 ottobre (con relativo conguaglio).
Malgrado la scadenza per i Comuni sia ancora, insomma, piuttosto lontana, non sono pochi gli enti che hanno pensato di completare gli adempimenti in anticipo rispetto anche alla prima rata, di modo che i contribuenti sappiano fin d’ora quale sarà l’importo complessivo che saranno chiamati a saldare per Imu e Tasi 2015.
Sulle novità della Tasi e Imu 2015 segnaliamo l’articolo di Stefano Baruzzi
Soprattutto, però, in base a questi elenchi, si conoscono i Comuni in cui sarà consentito versare per intero il dovuto sull’imposta immobili già al prossimo 16 giugno 2015: dunque, i Comuni più operosi potranno avere anche un surplus di gettito nel breve periodo, mentre i contribuenti non troveranno sorprese nel corso dell’anno.
Ribadiamo i criteri di pagamento delle imposte Tasi e Imu per l’anno 2015
Tasi
Rendita catastale rivalutata del 5%
X
160 (abitazioni, magazzini, autorimesse) OPPURE 140 (laboratori e locali senza fine di lucro) OPPURE 80 (uffici, banche, assicurazioni), 65 (opifici, alberghi), 55 (negozi, botteghe)
Aliquota: base all’1 per mille, che i Comuni possono ritoccare entro il 2,5 per mille fino al 3,3 purché siano comprese detrazioni per le abitazioni principali
Imu
Rendita catastale, rivalutata del 5%
X
160 (abitazioni, magazzini, autorimesse) OPPURE 140 (laboratori e locali senza fine di lucro) OPPURE 80 (uffici, banche, assicurazioni), 65 (opifici, alberghi), 55 (negozi, botteghe)
Aliquota: base al 7,6 per mille con margini per i Comuni tra il 4,6 e il 10,6. Abitazione principale, aliquota al 4 per mille (con range 2-6) e detrazione di 200 euro
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