Cuneo fiscale 2023: come funziona il taglio approvato in Manovra

Chiara Arroi 29/12/22
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Il taglio al cuneo fiscale 2023 è stato confermato nella Manovra di bilancio 2023 targata Governo Meloni, e avrà alcune novità. La Legge di bilancio 2023 è stata approvata, con al suo interno le modifiche proposte dal governo con il maxiemendamento presentato. Tra queste proprio la riduzione della pressione in busta paga, che ora sarà estesa ai redditi fino a 25mila euro (non più fino a 20mila).

Quindi: riduzione del cuneo confermata al 2% (come è ora) per i lavoratori già beneficiari. Sarà inoltre portata al 3% per le categorie di lavoratori definite fragili: con reddito fino a 25mila euro. Obiettivo dell’esecutivo è arrivare, entro fine legislatura, a quei 5 punti percentuali tagliati, come promesso da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia in campagna elettorale.

Nella conferenza stampa del 22 novembre, di presentazione della Legge di bilancio 2023, la premier Giorgia Meloni aveva ribadito:“Noi confermiamo il taglio del 2% per redditi fino a 35 mila euro lato lavoratore, a cui aggiungiamo 1% di taglio del cuneo per redditi fino a 20 mila euro”.

Ora, i 20mila euro annunciati saliranno a 25mila.

Attualmente la sforbiciata in vigore si attesta già al 2%, per effetto delle decisione dell’ex governo Draghi, che nel Decreto Aiuti Bis aveva inserito questa misura di sostegno a vantaggio dei lavoratori. O meglio: l’esonero dello 0,8 per cento introdotto con la legge di bilancio per il 2022 era stato aumentato di un altro 1,2% con il decreto Aiuti bis, a partire da luglio 2022. Il che portava al 2% l’esonero contributivo totale fino a dicembre 2022.

Ecco le novità sul cuneo fiscale 2023 in arrivo con la prossima Manovra Meloni.

Indice

Cuneo fiscale: come funziona nel 2022

La prima novità in arrivo con la Legge di bilancio 2023 è in realtà una conferma di quanto accade ora. Anche per il prossimo anno infatti sarà in vigore il taglio del cuneo fiscale del 2% in busta paga 2022. Come funziona oggi?

In pratica con la Legge di bilancio del 2022 era stato introdotto un primo taglio dello 0,8% a vantaggio dei lavoratori. Ciò aveva portato un primo aumento di stipendio per i dipendenti. Dopo questo, per sostenere cittadini e famiglie in difficoltà, messi in ginocchio dalla crisi causata dalla guerra Russia-Ucraina, il governo Draghi ha approvato il Decreto Aiuti Bis. All’interno una ulteriore sforbiciata al cuneo: un + 1,2% di taglio da luglio a dicembre 2022: un totale di una riduzione del cuneo del 2% per redditi fino a 35 mila euro.

“Per i periodi di paga dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2022, compresa la tredicesima o i relativi ratei erogati nei predetti periodi di paga, l’esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di cui all’articolo 1, comma 121, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è incrementato di 1,2 punti percentuali. Tenuto conto dell’eccezionalità della misura di cui al primo periodo, resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”.

Ciò si è tradotto in un ulteriore aumento degli stipendi per gli ultimi mesi dell’anno per le ultime mensilità aggiuntive del 2022:

  • aumento nella busta paga di settembre 2022
  • aumento nella busta paga di ottobre 2022
  • aumento nella busta paga di novembre 2022
  • aumento nella busta paga di dicembre 2022
  • aumento nella busta paga della tredicesima 2022

I numeri in sintesi in questa tabella

Mese/AnnoPercentuale taglio cuneo fiscale 222
Gennaio 2022Esonero contributivo 0,8%
Febbraio 2022Esonero contributivo 0,8%
Marzo 2022Esonero contributivo 0,8%
Aprile 2022Esonero contributivo 0,8%
Maggio 2022Esonero contributivo 0,8%
Giugno 2022Esonero contributivo 0,8%
Luglio 2022Esonero contributivo 0,8% + 1,2% = 2%
Agosto 2022Esonero contributivo 0,8%+ 1,2% = 2%
Settembre 2022Esonero contributivo 0,8%+ 1,2% = 2%
Ottobre 2022Esonero contributivo 0,8%+ 1,2% = 2%
Novembre 2022Esonero contributivo 0,8%+ 1,2% = 2%
Dicembre 2022 + Tredicesima 2022Esonero contributivo 0,8%+ 1,2% = 2%
Taglio cuneo fiscale 2022

Cuneo fiscale: cosa cambia nel 2023

Fatto il punto su quanto in vigore nel 2022, vediamo ora cosa succederà con la Legge di bilancio 2023. Prima notizia importante è che il taglio al cuneo fiscale del 2%, in vigore per le ultime mensilità dell’anno, verrà prorogato anche nel 2023 per dipendenti con reddito fino a 35 mila euro.

E c’è di più: sarà aumentato di un punto per alcune fasce di popolazione. L’ulteriore sforbiciata del 3% sarà destinata per le categorie di lavoratori fragili. Si tratta di quelli con un reddito fino a 25mila euro. Questi quindi si vedranno tagliare le imposte in busta paga fino a 3 punti percentuali.

In sostanza il taglio del 2% viene dato per certo alla platea attualmente beneficiaria. Il 3% va invece ai redditi fino a 25mila.

Nulla a che vedere comunque con l’iniziale slogan diffuso da Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni in campagna elettorale che parlava di un taglio di 5 punti percentuali. O meglio una sforbiciata così alta non verrà attuata nel 2023. Il nuovo obiettivo è introdurla entro fine legislatura.

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