Stop alle code in Comune (e non solo): sbarca in Italia l’Identità digitale

Redazione 30/03/16
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Da oggi sarà più facile e più sicuro gestire i propri dati e la propria identità sul web facilitando i rapporti con la pubblica amministrazione. Insomma, maggiori garanzie e rapidità nella fruizione dei servizi. Da qualche giorno, infatti, è iniziata la procedura di rilascio delle ID Digitali (identità digitali) da parte degli Identity Provider, soggetti accreditati in grado di dare concreta attuazione a quella “digitalizzazione del Paese” che è sempre stata tra i punti fermi dell’agenda di Governo coronata con il recente annuncio del ministro Marianna Madia. Dalla metà del mese di marzo, infatti, tutti gli Identity Provider hanno iniziato a rilasciare le identità digitali a cittadini e imprese, che avranno così accesso a servizi pubblici totalmente digitali.

Ma chi sono gli Identity Provider?

Lo ha spiegato Danilo Cattaneo, amministratore delegato di InfoCert, società del Gruppo Tecnoinvestimenti, durante la conferenza stampa di presentazione ufficiale della soluzione in ambito SPID, il Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale dei cittadini. “La nostra società, dall’origine focalizzata sulla dematerializzazione e digitalizzazione dei servizi”, spiega Cattaneo, “è un gestore accreditato per fornire a chi ne farà richiesta la propria ID digitale con la quale dialogare e fruire dei servizi da parte dei vari enti pubblici”.
Una vera e propria rivoluzione tecnologica, ancora prima che culturale, che negli auspici degli attori coinvolti dovrà coinvolgere nei prossimi anni la totalità dei cittadini italiani, da sempre “sospettosi” delle transazioni “senza carta”.

“Eppure in poco tempo, lo scenario della digitalizzazione è radicalmente mutato”, assicura Cattaneo. “Ad esempio, della posta elettronica certificata (PEC) oggi se ne fa un uso quotidiano massivo da parte di imprese e professionisti”. La sola Infocert, spiega, gestisce ogni giorno oltre un milione di email PEC. Ma non solo: anche lo strumento della “firma digitale”, all’inizio adottata solo per adeguarsi alle prescrizioni normative, si sta imponendo per la sua capacità di snellire gli iter burocratici, facendo risparmiare tempo e denaro … e giri di carte e documenti. Tutto, ovviamente, in totale sicurezza.

InfoCert ID è lo strumento per attuare SPID ideato e brevettato da InfoCert. “Lo scopo è garantire la certezza dell’identità delle persone nelle transazioni digitali”, dice l’ing. Michele De Lazzari, responsabile del progetto Identità Digitale di InfoCert. “Da SPID arriverà valore per i cittadini, che potranno gestire tutti i servizi erogati dalle pubbliche amministrazioni e dalle imprese che adotteranno il sistema con una sola identità. Ma i vantaggi saranno anche per il pubblico, che sarà alleggerito dal mantenimento e dall’aggiornamento di innumerevoli archivi con gli stessi dati”.

L’idea alla base è semplicissima: un PIN unico che consentirà ai singoli utenti di accedere e adoperare i servizi online del circuito SPID di Comuni, enti previdenziali (come l’INPS),Agenzia delle Entrate, ecc. Senza più code agli sportelli e con la sicurezza di evitare frodi.
In più, solo con InfoCert, la procedura di assegnazione dell’identità digitale al singolo cittadino può avvenire anche tramite riconoscimento con webcam. Il video, oltre ai dati richiesti, prevede la scansione in tempo reale a distanza di un proprio documento di identità e dei dati anagrafici. Si può falsificare una firma, anche un documento: diventa arduo farlo con un video che ritrae il proprio viso e la voce.

Ottenere la propria identità digitale da InfoCert, peraltro in forma gratuita per i primi due anni, avviene in un quarto d’ora circa e tutto quello che occorre è una connessione internet, un PC con una webcam e un cellulare, sul quale, a ulteriore sicurezza della procedura, si otterranno via sms dei codici per sbloccare alcuni passaggi dell’iter. In collegamento video e audio con un operatore verranno fotografati il documento di identità e il proprio CF (quello della tessera sanitaria, per intenderci). Al termine, la registrazione e i dati raccolti saranno archiviati in forma criptata e verrà rilasciata la propria identità digitale in forma di Username e Password, mentre per taluni servizi si potranno impiegare sistemi di riconoscimento one-shot.

“Spesso si sottovalutata quanto l’Italia sia davvero all’avanguardia in Europa in tema di digitalizzazione”, conclude Cattaneo, “ma l’avvio di SPID è una conferma della capacità e della volontà di InfoCert di affiancare le istituzioni nella realizzazione di progetti strategici per la crescita digitale del Paese”.

 

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