Split Payment 2019: pubblicati gli elenchi aggiornati

Redazione 23/11/18
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Pronti gli elenchi Split payment 2019 dei soggetti destinatari. Sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento finanze del Mef, che ogni anno aggiorna la lista dei soggetti obbligati al meccanismo di scissione dei pagamenti.

L’aggiornamento degli elenchi è avvenuto lo scorso 8 novembre 2018, in ritardo rispetto alla data del 20 ottobre.

In questi elenchi non sono incluse le Pubbliche Amministrazioni, che sono comunque soggette al meccanismo della scissione pagamenti, ma per loro fa fede l’elenco IPA pubblicato sul sito dell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni.

Elenchi split payment 2019: gli elenchi pubblicati

Ecco di seguito gli Elenchi, consultabili anche sul sito del Dipartimento finanze:

Per controllare chi deve applicare lo split payment IVA è inoltre disponibile la funzione di ricerca delle fondazioni, degli enti e delle società presenti negli elenchi 2019 inserendo il codice fiscale.

Elenchi Split payment 2019: come fare segnalazioni

I soggetti interessati, fatta eccezione per le società quotate nell’indice FTSE MIB, potranno segnalare eventuali mancate o errate inclusioni, in conformità con quanto disposto dalla normativa sopra richiamata, fornendo idonea documentazione a supporto ed esclusivamente mediante un modulo di richiesta online.

Il modulo di richiesta per segnalazioni sugli elenchi MEF dello split payment dovrà essere compilato e inviato in modalità telematica accedendo alla sezione dedicata del sito.

Split Payment: chi è escluso

Per effetto delle novità introdotte dal Decreto Dignità sono esclusi dall’applicazione dello split payment i professionisti: i soggetti i cui compensi subiscono già la ritenuta alla fonte del 20 per cento.

Leggi anche “Decreto dignità: le misure fiscali”

Split payment: cos’è

Lo split payment (o scissione dei pagamenti) è un particolare regime IVA mediante il quale l’imposta sugli acquisti di beni e servizi effettuati dalle pubbliche amministrazioni, da altri soggetti che sono da esse controllate nonché da parte di società quotate, deve essere da loro versata, anziché dal fornitore o prestatore. In pratica, con lo split payment si scinde il pagamento del corrispettivo dal pagamento della relativa imposta.

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Decreto dignità

Con il cosiddetto Decreto dignità (Decreto Legge 12 luglio 2018, n. 87, convertito nella Legge 9 agosto 2018, n. 96) si interviene su quattro macro aree: lavoro, gioco d’azzardo, delocalizzazioni e fisco. In questa breve guida vengono analizzate e commentate le più importanti novità contenute nel provvedimento, con l’aiuto di schemi di sintesi, tabelle riepilogative e risposte a quesiti, che permettono di ottenere con immediatezza una panoramica delle modifiche apportate dal decreto ai vari istituti.Ogni argomento viene trattato con riferimento al contesto normativo precedente, in modo da fornire una cronologia delle evoluzioni della materia.CINZIA DE STEFANIS Giornalista economica, collabora con la testata “Italia Oggi” ed è autrice di numerose pubblicazioni con le più importanti Case Editrici del settore.ARGOMENTI TRATTATI- Contratto di somministrazione – Contratto a termine- Incentivi per l’occupazione giovanile- Voucher – Compensazioni crediti commerciali e verso P.A. – Redditometro – Norme antidelocalizzazione- Iperammortamento- Credito d’imposta in ricerca e sviluppo- Spesometro- Eliminazione split payment per i professionisti – Fatturazione elettronica – Divieto di pubblicità giochi e scommesse- Prelievo erariale unico sugli apparecchi da divertimento- Società sportive dilettantistiche

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