Riforma forense, il CNF all’attacco “Impugneremo i regolamenti sulle professioni”

Redazione 07/09/12
Il Consiglio Nazionale Forense dissotterra l’ascia di guerra e scende in campo contro il Governo e contro la riforma forense portata avanti dall’esecutivo. A far traboccare il vaso, l’atteggiamento autoritario e prevaricatore posto in essere dall’esecutivo lo scorso 5 settembre, quando ha sottoposto l’assenso al passaggio della riforma in sede deliberante in commissione giustizia della Camera a una serie di condizioni che di fatto svuoterebbero la riforma stessa, già passata al vaglio del Senato e della stessa commissione giustizia di Montecitorio.

L’avvocatura non usa mezzi termini e urla all’“attacco alla democrazia parlamentare” e alla violazione di ogni prassi costituzionale, oltre che all’esautoramento del Parlamento.

Pertanto, dopo una riunione svoltasi lo stesso giorno con la Cassa forense, la quasi totalità dei 165 Ordini forensi e le Unioni, l’Oua e le associazioni riconosciute dal Congresso, l’avvocatura rompe gli indugi e annuncia la decisione di impugnare i regolamenti sulle professioni e i parametri (il dpr n. 137 del 7 agosto 2012 e il decreto ministeriale parametri del 20 luglio 2012) per eccesso di potere.

Il Cnf ha anche redatto un ampio dossier che illustra le ragioni di impugnabilità del regolamento professioni, nonché alcune soluzioni individuate in merito agli aspetti maggiormente problematici del Dpr n.137, per individuare indirizzi uniformi nella gestione degli Albi.

Redazione

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