Referendum costituzionale: chi voterà Sì e chi voterà No tra i vip

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L’Italia al voto, e quando si tratta di referendum costituzionale, non ci sono terze vie: o si vota a favore, o si vota contro.

Per saperne di più si consiglia REFERENDUM 4 Dicembre 2016

L’estrema polarizzazione della scelta referendaria così come coinvolge partiti, leader ed esponenti – alcuni dei quali già dati per pensionati, e invece tornati in auge – ha portato molti personaggi famosi, della cultura o dello spettacolo a esternare il proprio voto.

Alcuni Vip hanno dovuto fronteggiare aspre polemiche, mentre l’appoggio di altri è passato quasi in sordina. Vediamo alcune delle celebrità esterne alla politica che hanno dichiarato il proprio voto.

Per il Sì

Roberto Benigni è il caso più eclatante. Inizialmente si è detto contrario a stravolgimenti della Costituzione – che aveva definito “la più bella del mondo” – ma poi è stato protagonista di un clamoroso dietrofront, appoggiando la riforma Boschi-Renzi e affidando le sue ragioni a un’intervista su Repubblica.

Flavio Briatore ha dichiarato che voterà Sì non già perché si ritiene poco convinto sul bicameralismo paritario, ma perché spera che il governo in carica investa sul turismo.

Claudio Bisio ha confermato la propria adesione alla trasmissione radiofonica “Un giorno da pecora”, affermando però di non essere troppo convinto circa le scelte politiche del premier.

Favorevole alla riforma anche la giornalista tv Ilaria D’Amico, che sostiene l’impianto di fondo della revisione costituzionale, chiedendo “un governo che possa decidere davvero”.

Assai critico non sulla riforma in sé, ma sulla bagarre che si è venuta a creare intorno al voto, Giampiero Mughini, il quale ha comunque dichiarato che voterà Sì.

Stefania Sandrelli ha ufficializzato la propria posizione con un’affermazione stentorea: “La mia vita parla chiaro, non sono mai salita sul carro dei vincitori. Ma sul tema del referendum non bisogna perdere tempo, è un’occasione da non perdere”.

Convinti di votare Sì anche gli scrittori Susanna Tamaro e Federico Moccia, i filosofi Umberto Galimberti ed Edoardo Boncinelli, il fotografo Oliviero Toscani, Paolo Crepet, il giornalista Alessandro Cecchi Paone, gli storici Giuseppe Galasso e Andrea Carandini. 

Per il No

Tra i personaggi celebri, sicuramente il No ha perso la sua punta di diamante in Dario Fo, che, seppur malato, come d’abitudine non si era tenuto in disparte dall’agone, accusando apertamente Benigni di tradire se stesso.

Gli attori Toni Servillo e Monica Guerritore hanno aderito attivamente ai comitati per il No.

Convintissima Sabrina Ferilli, habitué dello sconfinamento in politica, che teme una “deriva populista” in caso di vittoria del Sì.

Contraria anche Alba Parietti, volto ormai solito ai talk show politici, la quale non teme di sostenere che la riforma “stravolge i valori partigiani”.

Piero Pelù, frontman dei Litfiba, non ha dubbi: “Voto No per toglierci di torno Renzi e i suoi scagnozzi”.

Diretto anche il matematico Piergiorgio Odifreddi, il quale ha definito la riforma “frutto della stupidità. Si fa danno agli altri distruggendo la Costituzione”

Esponenti del monto dell’arte e della cultura schierati per il No alle riforme: Leo Gullotta, Maurizio Crozza, Fiorella Mannoia, Elio Germano, lo storico Nicola Tranfaglia, lo studioso Luciano Canfora, Erri De Luca, Fedez, J-Ax, Andrea Camilleri, il magistrato Armando Spataro e Piergiorgio Odifreddi.

Francesco Maltoni

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