Reddito di cittadinanza esteso: chi può beneficiarne?
Infatti, per tutti coloro che vivono in condizioni di povertà si avvicina la possibilità di avere un reddito “di cittadinanza”, o meglio “di inclusione.
A seguito dell’approvazione della scorsa settimana da parte della Camera, si fa sempre più vicina la definitiva approvazione del cosiddetto “decreto povertà”, con l’obiettivo di sostenere i cittadini sulla soglia dell’indigenza.
Quale disegno di legge delega, il testo incarica il Governo di adottare le specifiche norme sulla base della cornice stabilita dal Parlamento. In particolare il ddl contiene “norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali (collegato alla legge di Stabilità 2016)”.
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Con l’emanazione del Decreto Legislativo 4 marzo 2015, n. 22 prosegue la fase di applicazione del Jobs Act, per quanto riguarda le novità in tema di ammortizzatori sociali.Questo nuovissimo volume “Speciale Jobs Act” passa in rassegna i più recenti strumenti di politica passiva di sostegno al lavoro, ovvero la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) e l’indennità Dis-Coll e prosegue con un breve excursus sull’Assegno di disoccupazione (ASDI) – collegato alla perdita involontaria dell’occupazione, soffermandosi sul ruolo degli operatori (Centri per l’impiego e Agenzie per il lavoro).Il testo analizza inoltre il programma di avviamento al lavoro giovanile, denominato Garanzia Giovani.PAOLO STERN Consulente del Lavoro a Roma. È Partner dello studio Stern – Zanin & Avvocati Associati e socio fondatore di Stern – Zanin Servizi d’Impresa srl. Esperto della Fondazione Studi del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Autore di numerose pubblicazioni in materia di lavoro e relatore a convegni e seminari. Professore a contratto presso Università pubbliche e private.Gianna Elena De Filippis Collaboratrice presso studio legale e di consulenza del lavoro in Roma; Laurea specialistica in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “Roma Tre”, con tesi di laurea in Diritto del Lavoro, “Il lavoro occasionale accessorio come strumento di emersione del lavoro sommerso”, relatore Prof. Giampiero Proia. Esperta in Diritto del Lavoro e Contrattualistica. Vincitrice del Premio nazionale di studio Massimo D’Antona presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per la miglior tesi di laurea in diritto del lavoro. Articolista per l’editoriale giuridico www.professionegiustizia.it; socia della Fondazione Prof. Massimo D’Antona (ONLUS), presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, per attività di studio e ricerca.Francesco Russo Abilitato alla professione di Consulente del Lavoro. È collaboratore dal 2010 di Stern – Zanin Servizi d’Impresa srl. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “Roma Tre”. Esperto in payroll, è anche articolista per Pianeta Lavoro e Tributi.Lorenzo Sagulo Laureato in Economia e Gestione delle imprese all’Università degli Studi “Roma Tre”. Collabora con Stern – Zanin nell’area consulenza del lavoro. È specializzato in normativa di diritto del lavoro e previdenza sociale.Sara Salvatori è Dottore Magistrale in Politiche Pubbliche e Segretario presso la Commissione di certificazione dei contratti dell’Università degli Studi Roma Tre. E’ titolare di una borsa di studio per lo svolgimento di attività di ricerca dal titolo “Il procedimento di certificazione dei contratti di lavoro: caratteristiche ed effetti”. Nell’anno 2012 è stata titolare di una borsa di studio dal titolo “Indagine sui fabbisogni formativi e professionali nel settore della somministrazione nella prospettiva di una strategia di uscita dalla crisi” e ha partecipato nel 2013 all’Osservatorio sui modelli di organizzazione e gestione della salute e sicurezza (SGSL) nel settore dei servizi ambientali.
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Che cosa prevede la normativa?
Il testo passa ora al Senato per l’approvazione definitiva; per poi essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sarà compito dell’esecutivo darne attuazione.Nello specifico, la nuova normativa prevede una misura di supporto per le famiglie e gli individui in situazione di grave difficoltà economica, denominata “reddito di inclusione”.
Come spiegato dai relatori, si tratta di una misura universale di contrasto alla povertà, alias un reddito di inclusione che si rivolge a tutti quei cittadini in condizioni di difficoltà e assicurare che ricevano un supporto economico immediato e l’attivazione di servizi personalizzati, incentrati sull’azione delle comunità locali e che li aiutino a superare la loro condizione.
Le dichiarazioni del Ministro Poletti
“Si partirà con un miliardo stanziato nell’ultima legge di stabilità” – ha commentato il Ministro Poletti – “che, per la prima volta nel nostro paese, ha istituito un Fondo nazionale per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale; risorse che vogliamo aumentare, in modo da raggiungere un numero maggiore di persone in condizione di povertà. Confidiamo che la delega possa essere approvata definitivamente in tempi rapidi, in modo da rendere operativi gli strumenti in essa previsti; in ogni caso, da settembre partiremo con l’attivazione del Sia su tutto il territorio nazionale, avviando così l’impostazione che troverà pieno compimento con l’attuazione della legge delega”.
Movimento Cinque Stelle: l’astensione del voto
Si è detto contrario il Movimento 5 Stelle, astenendosi dal voto: “perché si tratta comunque di una misura che va incontro alle necessità di fasce di cittadini nullatenenti o estremamente deboli. Al contempo, quello approvato è un provvedimento dall’impronta assistenziale, che non aggredisce in modo strutturale il problema della povertà nel nostro paese e che sostiene, in misura insufficiente, solo una parte minoritaria delle persone bisognose”.
Al contrario, il nostro Paese “avrebbe bisogno di un intervento che aiuti tutti i cittadini a uscire dalla condizione di povertà e che li sostenga nel reinserimento nella società. Quel tipo di intervento già esiste: è il nostro reddito di cittadinanza e quando saremo al governo finalmente lo realizzeremo”.
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