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Si prospettano quindi nuove opportunità per le Partite IVA e i freelance con o senza iscrizione ad albi e ordini professionali di partecipare ai bandi per l’erogazione di risorse finanziarie presenti nel Fondo sociale europeo.
PROFESSIONISTI E FONDI UE: QUALI OSTACOLI?
Per i fondi UE professionisti rimane un problema: cioè la burocrazia. Muoversi tra i bandi per ottenere i fondi strutturali europei non è semplice in quanto servono tempo e risorse ed è praticamente impossibile per il singolo professionista ottenere tali risorse se non all’interno di un’ottica di partnership con altri professionisti o realtà organizzate anche all’estero.
PROFESSIONISTI E FONDI UE: COME OTTENERLI?
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Per l’ottenimento dei fondi strutturali europei, si registrano i primi bandi delle singole Regioni che inseriscono in maniera esplicita i professionisti tra i beneficiari. La Toscana, ad esempio, già da anni offre ai professionisti bandi ad hoc.
Nel 2014-2020 si prevedono già finanziamenti rivolti al coworking ed altri incentivi per l’occupazione.
La Puglia, invece, offre due strumenti per i professionisti: il Nidi “Nuove iniziative di impresa” e la pratica del microprestito. Nel bando degli attrattori culturali della Regione Lombardia compaiono tra i destinatari anche i liberi professionisti.
Saranno aperti ai tecnici anche alcune prossime iniziative della Regione Piemonte che conferma la volontà di destinare delle risorse per l’autoimprenditorialità e per l’autoimpiego.
Altri governi territoriali stanno infine predisponendo nuovi testi per aggiornarli alle novità contenute nella legge di Stabilità 2016.
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