Dal 1° gennaio 2026 per effetto di quanto disposto dalla Manovra 2025 (Legge numero 207/2024, articolo 1, commi 74-77) scatta l’obbligo per tutti gli esercenti di collegare i registratori telematici con gli strumenti di pagamento elettronico (POS).
Nell’ottica di garantire un avvio graduale dell’adempimento, per gli strumenti di pagamento elettronico per i quali vige nel mese di gennaio 2026 un contratto di convenzionamento tra il soggetto obbligato e il prestatore dei servizi di pagamento, è previsto un termine di 45 giorni, dalla data della messa a disposizione dell’apposita piattaforma telematica sul portale dell’Agenzia Entrate, per effettuare il collegamento.
A renderlo noto il Provvedimento del Direttore dell’Agenzia Entrate numero 424470 del 31 ottobre 2025 con cui state definite tempistiche e modalità di abbinamento dei POS.
Analizziamo la novità in dettaglio.
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Indice
L’obbligo nella Manovra 2025
L’articolo 1, comma 74, della Legge 30 dicembre 2024 numero 207 nel modificare l’articolo 2, comma 3, Decreto Legislativo numero 127/2015 ha previsto la piena integrazione e interazione del processo di registrazione dei corrispettivi (registratore telematico o server Rt) con gli strumenti hardware o software mediante i quali sono accettati i pagamenti elettronici.
Il successivo comma 77 ha individuato la decorrenza dell’obbligo dal 1° gennaio 2026.
La definizione delle regole tecniche dell’integrazione, nonché delle informazioni da trasmettere e dei termini per la trasmissione telematica sono demandati ad un apposito provvedimento del Direttore dell’Agenzia Entrate, sentite le associazioni di categoria.
Il provvedimento dell’Agenzia delle entrate
In attuazione del rinvio normativo il provvedimento del Direttore dell’AE numero 424470 del 31 ottobre 2025 definisce le regole che gli esercenti “dovranno seguire per abbinare terminali Pos o altri strumenti di pagamento elettronico e registratori telematici”, si legge nel comunicato stampa diffuso sul portale istituzionale “agenziaentrate.gov.it”.
Il documento stabilisce che il collegamento POS – registratore di cassa è effettuato esclusivamente mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”, a decorrere dalla data che sarà resa nota sul sito internet dell’AE.
La soluzione adottata per effettuare l’abbinamento, si legge nel comunicato stampa, è frutto “del confronto con le associazioni di categoria” e “non prevede un collegamento fisico ma l’utilizzo di un servizio ad hoc”.
Come effettuare il collegamento
Il collegamento tra gli strumenti di pagamento elettronico (POS fisici e soluzioni digitali) e quelli di certificazione dei corrispettivi (registrati di cassa) è effettuato esclusivamente utilizzando le apposite funzionalità telematiche disponibili sul portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia Entrate (“ivaservizi.agenziaentrate.gov.it”) accessibile previa autenticazione digitale con le credenziali SPID, CIE o CNS e, per i soggetti titolati ad averle, con le credenziali rilasciate dall’AE (servizi “Entratel” e “Fisconline”).
Gli esercenti (o i loro intermediari abilitati) effettuano il collegamento registrando il dato identificativo univoco di ogni strumento di pagamento elettronico in uso, in abbinamento al dato identificativo univoco di ogni strumento di certificazione dei corrispettivi, preventivamente censito e attivato.
Per agevolare l’inserimento la procedura espone l’elenco degli strumenti di pagamento elettronico di cui l’esercente risulta titolare.
Per consentire l’attività di controllo da parte dell’Amministrazione Finanziaria gli esercenti registrano anche l’indirizzo dell’unità locale presso la quale sono utilizzati gli strumenti di pagamento elettronico.
Nel caso in cui la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei dati siano effettuate non tramite un registratore telematico ma utilizzando la procedura web dell’Agenzia Entrate il collegamento potrà essere realizzato all’interno della stessa procedura.
Le nuove funzionalità, rende noto il comunicato stampa dell’AE, saranno “rese disponibili nei primi giorni del mese di marzo, a partire dalla data che sarà comunicata con un avviso sul sito internet istituzionale”.
L’avvio graduale dell’adempimento
Per gli strumenti di pagamento elettronico per i quali nel mese di gennaio 2026 è in vigore un contratto di convenzionamento, il collegamento è effettuato entro 45 giorni a partire dalla data di messa a disposizione nell’area riservata dell’apposito servizio web.
Le scadenze a regime
Con riguardo agli strumenti di pagamento elettronico per i quali il contratto di convenzionamento è stipulato in data successiva al 31 gennaio 2026, il collegamento è effettuato a partire dal sesto giorno del secondo mese successivo alla data di effettiva disponibilità dello strumento stesso ed entro l’ultimo giorno lavorativo della medesima mensilità.
I termini sopra indicati si applicano anche nei casi di modifica del collegamento di uno strumento di pagamento già precedentemente associato.
Sul punto il provvedimento dell’AE considera l’esempio dell’attivazione di un nuovo POS il 1° febbraio, in collegamento con un registratore telematico.
In tal caso la registrazione del collegamento tra i due strumenti dovrà essere effettuata online a partire dal 6 aprile ed entro il 30 aprile.
Il sabato è giorno non lavorativo
Per le scadenze citate il sabato “è considerato giorno non lavorativo” (provvedimento AE). Non saranno comunque considerate tardive le operazioni di collegamento effettuate entro l’ultimo giorno del mese.
Come avviene la memorizzazione dei dati
La memorizzazione puntuale dei dati dei pagamenti elettronici è effettuata, rende noto l’AE, al momento della registrazione delle operazioni di vendita o prestazione con lo strumento di certificazione dei corrispettivi, riportando nel documento commerciale le forme di pagamento utilizzate e il relativo ammontare.
Tali dati sono trasmessi telematicamente in forma aggregata su base giornaliera all’Agenzia Entrate con le modalità e regole tecniche già operative, mediante la trasmissione dei corrispettivi telematici giornalieri.
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