Pensioni dicembre 2022: date pagamento, tredicesima e importi

Paolo Ballanti 24/11/22
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Quando arrivano le pensioni dicembre 2022? Giovedì 1° dicembre avverrà il pagamento del cedolino della pensione di dicembre 2022, comprensivo della tredicesima.

La data di accredito delle somme sarà identica sia per le prestazioni in pagamento presso Poste Italiane che per quelle liquidate presso gli istituti di credito. A partire sempre da giovedì 1° dicembre sarà possibile ritirare la pensione in contanti, presso gli uffici postali.

Il cedolino di dicembre, comunque consultabile tramite l’apposito servizio online (“inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Cedolino della pensione”, per gli utenti in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS), sarà diverso rispetto a quello dei mesi precedenti.

Non solo per la presenza della tredicesima ma altresì per l’importo aggiuntivo di 154,94 euro e per la seconda tranche della quattordicesima 2022. Inoltre, come verificatosi da ottobre scorso, anche a dicembre le pensioni sconteranno gli aumenti straordinari decisi dal Decreto Aiuti bis, a sostegno del potere d’acquisto dei pensionati.

Analizziamo la questione in dettaglio.    

Indice

Pensioni dicembre 2022: aumenti Dl Aiuti bis

Anticipo parziale rivalutazione 2022 al 2%
Sui ratei di dicembre e tredicesima figurerà l’incremento del 2% del trattamento pensionistico lordo, come previsto dal Decreto-legge 9 agosto 2022 numero 115, cosiddetto “Aiuti bis”.
L’aumento, quale anticipo parziale della rivalutazione delle pensioni 2022 la cui decorrenza ordinaria è il 1° gennaio 2023, spetta qualora il trattamento pensionistico mensile sia pari o inferiore ad euro 2.692,00.
L’importo in questione sarà indicato con la voce “Incremento D.L. Aiuti bis”.

Anticipo conguaglio perequazione 2021
Un’altra misura contemplata sempre dal Decreto numero 115/2022, è il calcolo anticipato del conguaglio di perequazione della pensione per il 2021, pari allo 0,2%.

Tale aumento, come reso noto dall’Inps con un’apposita news pubblicata sul portale istituzionale, il cui importo medio “è di circa 17 euro, è stato pagato in linea generale con il rateo di pensione del mese di novembre”.

Solo una “limitata platea di pensionati, invece, riceverà il pagamento del conguaglio a dicembre 2022”.

Pensioni dicembre 2022: quattordicesima

Il cedolino di dicembre ospiterà anche la seconda tranche della somma aggiuntiva per l’anno 2022 (cosiddetta “quattordicesima”).

Per il pagamento dell’importo in questione, rende noto l’Inps con il Messaggio del 15 novembre 2022 numero 4124, sono stati utilizzati i “limiti reddituali aggiornati al tasso di perequazione definitiva del 1,9%”.
Mentre per i criteri di attribuzione si fa riferimento al Messaggio del 28 giugno 2022 numero 2592, riceveranno la somma aggiuntiva sulla mensilità di dicembre:

  • I pensionati delle gestioni private, che perfezionano il requisito anagrafico richiesto per l’accesso al beneficio (64 anni di età) dal 1° agosto al 31 dicembre 2022, nonché per i soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2022 (sono state inoltre rielaborate le posizioni già scartate con la massiva di luglio per assenza di un reddito dichiarato relativo all’almeno all’anno 2018);
  • I pensionati delle gestioni pubbliche, che perfezionano il requisito anagrafico richiesto per l’accesso al beneficio (64 anni di età) dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, nonché per i soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2022.

Pensioni dicembre 2022: importo aggiuntivo

Sulla rata di dicembre 2022 è prevista la liquidazione, per le pensioni delle gestioni private, dello spettacolo e sportivi professionisti, dell’importo aggiuntivo di euro 154,94 introdotto a partire dal 2001 a norma dell’articolo 70, commi 7 – 10, Legge del 23 dicembre 2000 numero 388.

L’importo è riconosciuto a patto che il pensionato:

  • Non possieda un reddito complessivo individuale assoggettabile ad Irpef, relativo all’anno stesso, superiore a una volta e mezza il trattamento minimo;
  • Non possieda, se coniugato, un reddito complessivo individuale assoggettabile all’Irpef, relativo all’anno corrente, superiore ad una volta e mezza il trattamento minimo né, tantomeno, redditi cumulati con quelli del coniuge per un importo superiore a tre volte il trattamento minimo.

Il pagamento dell’importo aggiuntivo viene effettuato in via provvisoria a livello centrale, in attesa della verifica che verrà effettuata successivamente sulla base dei dati reddituali.
Con riferimento invece alle pensioni della gestione pubblica, il pagamento non viene gestito a livello centralizzato ma ad opera delle singole strutture territoriali, sulla base della preliminare verifica dei requisiti richiesti.

Gestioni private
Come ricorda l’Inps nel Messaggio del 15 novembre 2022 numero 4124, l’attribuzione dell’importo aggiuntivo è prevista per tutte le pensioni, eccezion fatta, come intuibile, per le “prestazioni non qualificate come pensioni”, ivi comprese:

  • Pensioni di vecchiaia o anticipata in cumulo (cat. 170) a formazione progressiva, fino a quando la prestazione non sia completa di tutte le quote;
  • Pensioni supplementari;
  • Pensioni detassate per la convenzione sulla doppia imposizione;
  • Pensioni con sostituzione Stato o rivalsa Enti locali;
  • Pensioni con pagamento localizzato presso uffici pagatori di Sede;
  • Pensioni con importo mensile di dicembre 2022 pari a zero;
  • Pensioni eliminate, in tal caso la quota di importo aggiuntivo “eventualmente spettante, rapportata ai mesi di percezione della pensione, dovrà essere corrisposta agli eredi o al titolare della pensione eliminata a cura della sede”.

Modalità di calcolo
Le procedure, comunica l’Inps, hanno provveduto ad attribuire provvisoriamente l’importo aggiuntivo per l’anno corrente, in funzione dell’importo della pensione e dell’ultimo reddito memorizzato.
Per le pensioni con decorrenza infrannuale, l’importo aggiuntivo è stato “attribuito in dodicesimi ed il limite di reddito è stato rapportato ai mesi di percezione della pensione”.

Controllo sugli importi di pensione
Le procedure, rende noto sempre l’Istituto, hanno verificato che l’importo complessivo delle pensioni memorizzate sul Casellario centrale non superasse il limite previsto per l’anno 2022, determinato “in base all’indice di perequazione definitivo pari a 1,9%”.

Nello specifico, l’importo aggiuntivo viene attribuito alle seguenti condizioni:

  • Il reddito Irpef del titolare, comprensivo delle sue pensioni, non deve superare il limite di euro 10.244,91 (pari a 1,5 volte il trattamento minimo);
  • Il reddito Irpef familiare (titolare + coniuge), comprensivo delle pensioni, non deve superare il limite di euro 20.489,82 (pari a 3 volte il trattamento minimo).

In particolare, se l’importo complessivo dei trattamenti di pensione del titolare è compreso tra il trattamento minimo (euro 6.829,94) e il trattamento minimo maggiorato dell’importo aggiuntivo (6.984,88) viene corrisposta la differenza, a condizione che risultino soddisfatti i limiti di reddito citati (anch’essi maggiorati dell’importo aggiuntivo).

Pensioni dicembre 2022: conguaglio 730

Proseguono sulla mensilità di dicembre (tenendo conto anche del rateo di tredicesima) le operazioni di conguaglio delle risultanze contabili dei modelli 730 per i pensionati che abbiano indicato l’Inps quale sostituto d’imposta, i cui flussi siano pervenuti dall’Agenzia delle Entrate dopo il 30 giugno 2022.

In particolare, sul rateo di pensione di dicembre si procede:

  • Al rimborso dell’imposta a credito del contribuente (nel caso in cui le trattenute fiscali effettivamente spettanti siano inferiori a quelle già trattenute);
  • Alla trattenuta, in caso di conguaglio a debito (se il contribuente deve farsi carico di imposte aggiuntive a quelle già trattenute).

I pensionati possono comunque verificare le risultanze contabili della dichiarazione 730-2022, collegandosi al servizio online disponibile su “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

Paolo Ballanti

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