Pensioni di marzo 2024: nuove aliquote Irpef al via. Trattenute e date

Redazione 21/02/24
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Verrà avviato da marzo anziché aprile il nuovo sistema a scaglioni Irpef: questo influenzerà gli importi delle pensioni di marzo 2024. A confermarlo la nota Inps che anticipa l’avvenuta pubblicazione del cedolino per il terzo mese dell’anno.

Inps spiega bene che, dal rateo di pensione di marzo 2024 l’INPS vengono applicate le novità introdotte dal decreto legislativo 30 dicembre 2023, n. 216, quello sull’attuazione del primo modulo di riforma delle imposte sul reddito.

Le trattenute sugli assegni vengono quindi effettuate da marzo con la riduzione Irpef da 4 a 3 scaglioni.

Insieme al rateo pensione viene corrisposto il conguaglio relativo al ricalcolo dell’IRPEF sui ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024.

Ecco in breve le date di pagamento della pensione di marzo 2024, le novità Irpef e come cambiano gli importi degli assegni.

Indice

Pensioni di marzo 2024: la data di pagamento

Come sempre, le disposizioni di pagamento degli importi pensione di marzo sono pronte dal 20 febbraio, data da cui si può anche consultare il cedolino online. L’accredito vero e proprio viene invece effettuato venerdì 1° marzo 2024.

Questa data vale per tutti coloro che ricevono i soldi su conto corrente, e anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito.

I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat, senza recarsi allo sportello.

Per chi preferisce ritirare i soldi in contanti negli sportelli postali, Posta italiane consiglia invece “Per evitare assembramenti e tempi di attesa superiori alla media, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi”.

Si può quindi evitare di rispettare la calendarizzazione in vigore nei mesi scorsi, ma comunque resta il consiglio di non andare in posta il 1° marzo.

Pensioni di marzo 2024: le nuove aliquote Irpef

Grande novità del rateo di marzo è l’avvio della tassazione in base alle nuove aliquote Irpef in vigore dal 2024.

Inps ha cambiato idea rispetto alla precedente comunicazione, con cui annunciava aprile come mese di inizio nuova Irpef pensioni. Lo aveva fatto comunicando il cedolino online di febbraio.

Annunciando invece il cedolino pensioni di marzo, ha confermato che il tutto partirà prima. Inizieranno ad essere applicati i nuovi scaglioni Irpef proprio a partire dal rateo di marzo 2024.

Il Decreto legislativo 30 dicembre 2023 numero 216, prevede all’articolo 1 la determinazione dell’Irpef sulla base delle seguenti aliquote per scaglioni di reddito:

  • aliquota del 23% per i redditi fino a 28 mila euro;
  • aliquota del 35% per le porzioni di reddito oltre 28 mila e fino a 50 mila euro;
  • aliquota del 43% per le porzioni di reddito oltre 50 mila euro.

Per conoscere le nuove regole e le opportunità di pensionamento per il 2024, consigliamo l’e-Book Pensioni 2024, aggiornato alle novità in tema di pensione di vecchiaia, Quota 103, anticipi pensionistici, opzione donna, rivalutazioni e molto altro.

Non dimentichiamo i conguagli. L’applicazione dei nuovi scaglioni, partendo solo a marzo, deve recuperare i precedenti mesi lasciati indietro: gennaio e febbraio 2024. Ecco quindi che sul rateo pensione di marzo verranno conguagliati anche gli importi riferiti a questi due ratei.

Pensioni di marzo 2024: le trattenute sulla pensione

Una delle note dolenti del rateo pensione di marzo sono le trattenute dovuta a:

  • conguaglio di fine anno 2023,
  • addizionali regionali e comunali,
  • tassazione 2024.

Come spiegato nella nota Irpef, alla fine del 2023 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso del medesimo anno di imposta (IRPEF e addizionali regionali e comunali a saldo) sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’INPS.

Se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’INPS ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento.

Se i ratei di pensione di gennaio e di febbraio 2024 sono risultati insufficienti per il recupero totale, si proseguirà con le trattenute sui ratei mensili successivi, fino all’estinzione del debito.

In particolare, le addizionali Irpef comunali risentono di aliquote maggiorate in alcuni Comuni (non in tutti), che hanno appunto deciso di innalzare le aliquote. Questo significa importi più bassi rispetto a febbraio.

Ad esempio Palermo e Napoli, che sono quelli in cui le percentuali risultano essere le più elevate. A Napoli l’aliquota Irpef comunale passa dallo 0.9% all’1%, e quindi un taglio alle pensioni tra i 15 e i 50 euro, a seconda degli importi base.

Si ricorda che le addizionali regionali e comunali vengono recuperate in 11 rate, da gennaio a novembre dell’anno successivo a quello cui si riferiscono.

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