Pensioni: come cambiare modalità e coordinate di pagamento

Paolo Ballanti 17/08/23
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Una delle attività, se non la principale, dell’Inps è quella di corrispondere le pensioni a coloro che, raggiunti determinati requisiti di anzianità anagrafica e contributiva, percepiscono il trattamento pensionistico.

L’Istituto si preoccupa infatti di garantire una serie di prestazioni economiche ai soggetti assicurati che, a causa di eventi come invalidità, vecchiaia e superstiti, non possono svolgere l’attività lavorativa e si trovano, di conseguenza, in una situazione di bisogno economico.

Nei confronti dei pensionati è l’Inps stessa ad effettuare il pagamento mensile della pensione, utilizzando le modalità di pagamento scelte dal pensionato stesso in sede di accesso alla prestazione. Il beneficiario ha tuttavia la possibilità, avvalendosi dei servizi telematici offerti dall’Inps, di modificare i canali di accredito della pensione.

Analizziamo in dettaglio come.

Indice

Pagamento pensioni: il Portale Inps

L’Inps mette a disposizione dei pensionati un apposito servizio online per quanti intendono variare le modalità di pagamento della pensione. La piattaforma in questione prende il nome di “Variazione ufficio pagatore” ed è disponibile collegandosi a “inps.it – Pensione e Previdenza – Cambiare le coordinate di accredito della pensione”.

Una volta effettuato l’accesso, grazie alle credenziali SPID, CIE o CNS, è necessario cliccare su “Nuova domanda” al fine di poter procedere alla variazione delle coordinate di pagamento.
Inoltre, se richiesto dal sistema per ragioni di sicurezza, è necessario inserire le coordinate attuali di pagamento prima di quelle nuove desiderate.

A procedura conclusa è possibile scaricare e stampare la domanda di variazione.

Pensioni: quando si può cambiare la modalità di pagamento

Il pensionato può variare in ogni momento la modalità di pagamento della prestazione. È importante tener presente che, in base alla tipologia di accredito scelta, la data in cui le somme sono disponibili può essere diversa. Si pensi, ad esempio, alla pensione di luglio. In tal caso, il pagamento è avvenuto con valuta 1° luglio per le pensioni in pagamento presso Poste italiane e 3 luglio per quelle in pagamento presso gli Istituti di credito che, si ricorda, devono essere convenzionati con l’INPS.

Al contrario, stando al calendario diffuso dall’Istituto con la Circolare del 22 dicembre 2022 numero 135, le restanti mensilità del 2023 saranno accreditate lo stesso giorno, a prescindere dalla modalità di pagamento scelta:

Mese

Giorno disponibilità valuta

 

 

Poste

Banche

Gennaio

3

 

Febbraio

1

 

Marzo

1

 

Aprile

1

3

Maggio

2

 

Giugno

1

 

Luglio

1

3

Agosto

1

 

Settembre

1

 

Ottobre

2

 

Novembre

2

 

Dicembre

1

 

Come ha avuto modo di ricordare l’Inps nella circolare citata, i pagamenti sono effettuati, ordinariamente, il primo giorno bancabile di ciascun mese “o il giorno successivo se si tratta di giornata festiva o non bancabile, con un unico mandato di pagamento, fatta eccezione per il pagamento di gennaio nel quale il pagamento viene eseguito il secondo giorno bancabile”.

Scarica la Circolare Inps

Circolare Inps numero 135 del 22 dicembre 2022 1 MB

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Pensione: tutti i servizi Inps per i pensionati

La variazione delle modalità di pagamento della pensione non è il solo servizio online che l’Inps mette a disposizione dei pensionati. Collegandosi infatti alla piattaforma “Cedolino della pensione”, disponibile al percorso “inps.it – Home – Pensione e previdenza” gli interessati possono:

  • Consultare il cedolino della pensione e verificare l’importo dei trattamenti liquidati dall’Inps ogni mese;
  • Conoscere le ragioni per cui l’ammontare della pensione è cambiato;
  • Accedere ad altri servizi di consultazione, certificazione e variazione dati.

Appartengono a quest’ultimo gruppo le seguenti funzionalità:

  • Visualizza elenco prospetti di liquidazione (Modelli TE08);
  • Gestione deleghe sindacali;
  • Comunicazioni al pensionato;
  • Recupero e stampa Certificazione Unica;
  • Riepilogo dati anagrafici e di pagamento;
  • Certificato di pensione (Modello Obis / M);
  • Duplicato libretto di pensione;
  • Conguagli Irpef;
  • Cessione del quinto;
  • Bonus quattordicesima e bonus 154 euro;
  • Recupero indebiti.

Una volta effettuato l’accesso alla piattaforma, ancor prima di poter ricercare e selezionare i servizi citati, il sistema propone l’elenco dei pagamenti, distinti per anno.
Per ciascuna annualità è poi disponibile:

  • Data valuta;
  • Causale;
  • Importo;
  • Ufficio pagatore.

La schermata in questione consente di confrontare agevolmente l’importo della pensione per i singoli mesi dell’anno, grazie ad una ricerca a ritroso dal 2006 al 2023.

Conguagli 730
Particolarmente utile in questo periodo di presentazione delle dichiarazioni dei redditi è il servizio “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino” raggiungibile collegandosi a “inps.it – Pensione e Previdenza”.
La piattaforma permette di:

  • Consultare i conguagli derivanti dalle dichiarazioni 730 che l’Inps riceve dall’Agenzia entrate;
  • Variare o annullare la seconda rata di acconto Irpef e / o cedolare secca;

ed è rivolta a coloro che hanno presentato il modello 730 indicando l’Inps come sostituto d’imposta che effettuerà i conguagli. Per accedere al servizio, come di consueto, è necessario possedere le credenziali SPID, CIE o CNS.

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