Pensione di invalidità: esempi di patologie e importi spettanti

Paolo Ballanti 08/04/19
Ti è stato riconosciuto un certo grado di invalidità civile e vuoi sapere a quali prestazioni hai diritto? Devi sapere innanzitutto che lo Stato garantisce attraverso l’INPS una serie di prestazioni economiche variabili a seconda della percentuale di invalidità.

L’invalidità civile è accertata dall’INPS tenendo conto delle difficoltà nella vita quotidiana o lavorativa dell’interessato, causate dalla patologia di cui è affetto. Quest’ultima può essere di tipo fisico, psichico o sensoriale.

Il riconoscimento dell’invalidità avviene con apposita domanda telematica all’INPS allegando la documentazione sanitaria in autonomia o avvalendosi di un patronato.

Vediamo ora nel dettaglio a chi spetta la pensione per invalidi al 100%, le patologie per cui si può ottenere e le ulteriori prestazioni cui hanno diritto i soggetti con gradi di invalidità inferiori.

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Invalidità al 100%: pensione per invalidi civili

Chi ha un’inabilità lavorativa al 100% e permanente può richiedere la pensione di invalidità, il cui importo è pari a 285,66 euro al mese per 13 mensilità.

L’accesso alla pensione avviene al compimento dei 67 anni e spetta se il reddito annuo del beneficiario non eccede i 16.814,34 euro. La misura è peraltro compatibile con lo svolgimento dell’attività lavorativa.

Per ottenere la pensione è necessario farsi rilasciare dal medico di base il cosiddetto “certificato medico introduttivo”. Questo dovrà poi essere inviato all’INPS con il servizio “Invalidità civile – Procedure per l’accertamento del requisito sanitario (InvCiv2010)”.

Una volta che l’Istituto ha acquisito la documentazione medica invierà il verbale di riconoscimento dell’invalidità con raccomandata A/R o PEC (se fornita).

Non appena in possesso del verbale il soggetto dovrà trasmettere il modulo AP70 con il servizio “Invalidità civile – invio dati socio-economici e reddituali per la concessione delle prestazioni economiche”.

Sia per la domanda di accertamento sanitario che per l’invio dei dati economico – reddituali il richiedente può utilizzare i servizi online INPS (necessario il PIN INPS o le credenziali SPID) o, in alternativa, avvalersi dei patronati.

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Invalidità civile: le tabelle

A chi spetta la pensione di invalidità? A tal proposito il Ministero della salute ha diffuso con circolare del 5 febbraio 1992 le percentuali di invalidità riconosciute per ogni menomazione. Queste sono distinte per apparati, per citarne alcuni:

  • Cardiocircolatorio;
  • Respiratorio;
  • Digerente;
  • Urinario;
  • Endocrino

Per ogni evento è indicata la percentuale di invalidità espressa con un valore fisso o con un minimo e un massimo. Si precisa che la percentuale “fissa” ha unicamente un valore indicativo potendo essere ridotta o aumentata in relazione alla condizione specifica del paziente.

Di seguito un elenco di patologie e le corrispondenti percentuali di invalidità.

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Percentuali di invalidità: apparato cardiocircolatorio

Tra le patologie che colpiscono l’apparato cardiocircolatorio quelle che comportano un’invalidità al 100% sono tre:

  • Aritmie gravi senza pace-maker;
  • Miocardiopatie o valvulopatie con insufficienza cardiaca gravissima;
  • Cardiopatia gravissima.

Percentuali di invalidità: apparato respiratorio

Nell’ambito dell’apparato respiratorio gli eventi che generano un’invalidità del 100% sono:

  • Tubercolosi polmonare con esiti fibrosi parenchimali o pleurici con insufficienza respiratoria e dispnea a riposo;
  • Pneumonectomia con insufficienza respiratoria grave.

Percentuali di invalidità: apparato endocrino

Le patologie relative all’apparato endocrino che comportano un’invalidità totale sono:

  • Ipotiroidismo grave con ritardo mentale;
  • Artropatia gottosa con grave impegno renale / diabete mellito complicato da grave nefropatia / ipoparatiroidismo non suscettibile di utile trattamento / iposurrenalismo grave (patologie che comportano un’invalidità compresa tra il 91 e il 100%).

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Percentuali di invalidità: sistema nervoso centrale

Con riguardo al sistema nervoso centrale generano un’invalidità al 100% le seguenti patologie:

  • Alzheimer con deliri e depressione ad esordio senile;
  • Epilessia generalizzata con crisi plurisettimanali in trattamento;
  • Epilessia generalizzata con crisi quotidiane;
  • Emiparesi grave o emiplegia associata a disturbi sfinterici;
  • Epilessia localizzata con crisi plurisettimanali o quotidiane in trattamento / sindrome cerebellare grave / afasia grave / paralisi cerebrale infantile con emiplegia o atassia / sindrome extrapiramidale parkinsoniana o coreiforme o coreoatetosica grave (patologie da cui deriva un’invalidità tra il 91 e il 100%).

Invalidità al 100%: indennità di accompagnamento

A coloro cui è riconosciuta un’invalidità al 100% spetta l’indennità di accompagnamento pari a 517,84 euro mensili per 12 mensilità, a prescindere da qualsiasi requisito reddituale o legato all’età anagrafica. Le modalità di presentazione della domanda sono le stesse della pensione di invalidità.

Invalidità tra il 74 e il 99%: assegno mensile

L’INPS riconosce un assegno mensile a coloro cui è stata riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa dal 74 al 99%.

L’assegno è pari ad euro 3.713,58 annui erogato in 13 mensilità ciascuna di euro 285,66.

Per ottenerlo si devono rispettare precisi requisiti reddituali e di età:

  • Reddito personale non superiore a 4.906,72 euro annui;
  • Incompatibilità con qualsiasi tipo di attività lavorativa;
  • Età compresa tra i 18 e i 67 anni.

Per presentare la domanda si deve seguire la stessa procedura della pensione di invalidità.

Minori disabili: indennità di frequenza

I minori di 18 anni con disabilità possono richiedere l’indennità di frequenza, erogata dall’INPS per favorirne l’inserimento sociale e scolastico.

L’erogazione dell’indennità cessa al compimento della maggiore età (dopo si può richiedere l’assegno mensile) e spetta a coloro che hanno difficoltà persistenti a svolgere le normali attività quotidiane. Ne hanno altresì diritto i minori ipoacusici con una perdita uditiva superiore ai 60 decibel nell’orecchio migliore e con riferimento alle frequenze 500, 1.000 e 2.000 hertz.

Come per l’assegno mensile e la pensione di invalidità, l’importo è pari a 285,66 euro mensili per 12 mensilità, mentre il limite di reddito personale è 4.906,72 euro.

Per ottenere l’assegno (online sul sito INPS allegando la documentazione sanitaria o tramite patronati) è necessario:

  • Avere meno di 18 anni;
  • Frequentare scuole pubbliche o private (a partire dagli asili nido);
  • Frequentare centri di formazione pubblici o privati purché convenzionati;
  • Essere in stato di bisogno economico.

L’iter di presentazione della domanda è lo stesso dell’assegno mensile e della pensione di invalidità.

Paolo Ballanti

Dopo la laurea in Consulente del Lavoro, conseguita all’Università di Bologna nel 2012, dal 2014 si occupa di consulenza giuslavoristica ed elaborazione buste paga presso un’associazione di categoria in Ravenna. Negli anni successivi alla laurea ha frequentato tre master: El…Continua a leggere

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