Peccato, però, che la novità sia passata pressoché inosservata sui mezzi di comunicazione istituzionali e non, oggi sono in tanti che, fatti i bagagli e saldate le prenotazioni, in sede di check-in si sono sentiti rifiutare l’accesso all’aeroplano. Motivo, proprio la mancanza di un documento d’identità specifico per i minori. Molti i genitori che si lamentano e che addirittura denunciano di aver dovuto comprare un nuovo biglietto per i propri figlioletti. A quanto pare, anche le compagnie aeree non avrebbero dato, nei giorni scorsi, il risalto dovuto alla novità.
Negli aeroporti più trafficati del Paese, i casi ormai sono centinaia: gli sportelli per i documenti d’identità si sono visti assalire da famiglie imbufalite perché non informate a dovere sull’obbligo di documento. Al commissariato di Fiumicino, a questo proposito, è stato già rinforzato il servizio proprio per svolgere le pratiche più in fretta possibile. Ma non basta: alle volte orari di partenza e apertura degli uffici non coincidono, costringendo, all’estremo, la famiglia a perdere un giorno delle sudate vacanze.
E il vero caos, forse, deve ancora arrivare: con agosto ormai alle porte, i milioni di italiani che, nonostante la crisi, hanno scelto di non rinunciare alle ferie in un Paese straniero, andranno tempestivamente informati dalle istituzioni, oppure il rischio è quello di code interminabili agli sportelli per il rilascio dei documenti e, soprattutto, tanta rabbia per i viaggiatori, proprio nel momento dell’agognato relax. Un ferragosto all’ufficio anagrafe o in commissariato potrebbe infatti generare ancor più malumori di una “manovrina”.
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