Pagamenti Inps febbraio 2023: le date di RdC, Naspi, Dis-coll e bonus

Paolo Ballanti 06/02/23
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Quando arriveranno i pagamenti Inps febbraio 2023? La Manovra 2023 entrata in vigore lo scorso 1° gennaio ha introdotto, tra le altre cose, importanti novità in materia di riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti, detassazione dei premi di produttività, regime forfetario e flat tax incrementale per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti e professioni.

Non sono mancate poi le novità in materia di Reddito di Cittadinanza ed Assegno unico, con la prima prestazione che è destinata a scomparire nel 2024, mentre la seconda è stata ritoccata soprattutto negli importi spettanti ai beneficiari.

Al di là di quelle che sono le modifiche dell’ultima legge di bilancio, nel mese di febbraio proseguono i pagamenti di Reddito e Pensione di Cittadinanza, NASpI e DIS-COLL, Carta Acquisti ed Assegno unico universale. Si segnalano poi i pagamenti del bonus 150 euro per le categorie beneficiarie che ancora non l’hanno ricevuto, dal momento che la scadenza per la presentazione delle domande è spirata il 31 gennaio 2023.

Analizziamo in dettaglio le date dei pagamenti Inps febbraio 2023.

Indice

Pagamenti Inps febbraio 2023: Reddito e Pensione di Cittadinanza

Tra i pagamenti Inps febbraio 2023 si menzionano quelli di Reddito e Pensione di Cittadinanza, prestazioni introdotte con Decreto-legge 28 gennaio 2019 numero 4 come misure di contrasto alla povertà, finalizzate all’inserimento – reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.

Nei confronti di quanti percepiscono per la prima volta il RdC / PdC i pagamenti sono previsti per mercoledì 15. Al contrario, coloro che già beneficiano del sussidio riceveranno le somme lunedì 27.

Ricordiamo che l’erogazione delle spettanze avviene a mezzo ricarica della Carta RdC, strumento di pagamento elettronico rilasciato da Poste Italiane. La recente Legge di bilancio 2023 è intervenuta tra le altre cose anche sul Reddito di Cittadinanza disponendo che, nelle more di un’organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 il RdC spetta per un massimo di sette mensilità.

Il taglio non interessa tuttavia i nuclei familiari al cui interno vi siano:

  • Persone con disabilità ai fini Isee;
  • Minorenni;
  • Persone con almeno sessant’anni di età.

Sempre in manovra viene disposta l’abrogazione, dal 1° gennaio 2024, dell’intero impianto del Reddito di Cittadinanza.

Pagamenti Inps febbraio 2023: Naspi e Dis-Coll

Il pagamento delle indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL è previsto nel mese di febbraio indicativamente nelle giornate di mercoledì 8 e giovedì 9. Le date sono comunque suscettibili di variazioni in ragione della disponibilità finanziaria delle singole sedi Inps.

Entrambe le prestazioni sono pagate direttamente dall’Istituto ai beneficiari, previa domanda, utilizzando il metodo di pagamento dagli stessi indicato in sede di trasmissione dell’istanza.

Il singolo percipiente ha in ogni caso la possibilità di controllare lo stato dei pagamenti (compreso il giorno dell’effettiva liquidazione delle somme) collegandosi al portale “inps.it – Prestazioni e Servizi – Prestazioni – Fascicolo previdenziale del cittadino”, munito delle credenziali SPID, CIE o CNS.

È utile ricordare che la NASpI è riservata a quanti perdono involontariamente l’occupazione e sono:

  • Titolari di rapporto di lavoro subordinato;
  • Apprendisti;
  • Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime;
  • Artisti con rapporto di lavoro subordinato;
  • Dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • Operai agricoli a tempo indeterminato, dipendenti di cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci, di cui alla Legge numero 240/1984.

La DIS-COLL, al contrario, è rivolta ai soggetti, iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps, disoccupati a seguito dell’interruzione involontaria di:

  • Collaborazioni coordinate e continuative (anche a progetto);
  • Assegni e dottorati di ricerca con borsa di studio

Pagamenti Inps febbraio 2023: Carta Acquisti

Prevista entro il 13 febbraio la ricarica bimestrale di 80 euro della Carta acquisti, da utilizzare per la spesa alimentare negli esercizi convenzionati o per pagare le bollette gas e luce presso gli uffici postali.
Ricordiamo che la Carta acquisti spetta a quanti hanno:

  • Un’età inferiore a tre anni;
  • Un’età pari o superiore a sessantacinque anni;

in possesso di specifici requisiti economico – patrimoniali e di Isee.

Il pagamento degli 80 euro avviene, come anticipato, a mezzo ricarica della stessa Carta Acquisti (al pari di quanto avviene per il Reddito – Pensione di Cittadinanza). Per accedere alla prestazione è necessario presentare apposita domanda presso gli uffici postali, grazie al modulo disponibile:

  • Online, collegandosi alla pagina “poste.it”, nella sezione dedicata alla Carta Acquisti;
  • Online, sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze (“mef.gov.it – Focus – Carta Acquisti”);
  • In formato cartaceo, presso gli uffici postali.

I moduli necessari sono:

  • Modulo A018/22 per i beneficiari con 65 anni o più;
  • Modulo B019/22 per il beneficiario minore di 3 anni.

Pagamenti Inps febbraio 2023: Assegno Unico universale

Nella seconda metà del mese saranno liquidate le rate di febbraio dell’Assegno unico universale, introdotto dal 1° marzo 2022 come misura economica di sostegno alle famiglie con figli minori a carico e, a determinate condizioni, anche maggiorenni fino ai ventuno anni di età.

Gli importi vengono corrisposti dall’Inps direttamente al beneficiario e calcolati secondo una somma – base parametrata all’Isee del nucleo familiare, cui si aggiungono una serie di maggiorazioni per:

  • Figli successivi al secondo;
  • Figli con disabilità;
  • Madri di età inferiore a ventuno anni;
  • Genitori entrambi titolari di reddito da lavoro;
  • Maggiorazione forfetaria per i nuclei con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo (aumentata del 50% dalla recente Legge di bilancio 2023);
  • Maggiorazione compensativa per i nuclei familiari con Isee non eccedente i 25 mila euro, per il solo triennio 2022, 2023 e 2024.

Dal 1° marzo prossimo debutterà peraltro la modalità di riconoscimento dell’Auu d’ufficio, in favore di quanti, nel periodo gennaio 2022 – febbraio 2023, abbiano inoltrato domanda di prestazione e la stessa non sia stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia da parte del richiedente.

Al contrario, dovranno continuare a trasmettere la domanda di Assegno unico coloro che:

  • Non hanno mai beneficiato della prestazione;
  • Hanno presentato domanda sino al 28 febbraio 2023 ma la stessa si trova in stato respinta, decaduta, rinunciata o revocata.

Pagamenti Inps febbraio 2023: Bonus 150 euro

Nel mese di febbraio sarà inoltre liquidato il bonus 150 euro per le categorie di beneficiari obbligate a presentare apposita istanza all’Inps entro lo scorso 31 gennaio. A stabilirlo lo stesso Istituto nella Circolare del 16 novembre 2022 numero 127. Nel documento si precisa che “per le categorie per le quali è prevista la presentazione della domanda” il pagamento “avverrà successivamente ai pagamenti di cui ai punti precedenti, nel mese di febbraio 2023”.

Le categorie interessate sono:

  • Titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, dottorandi e assegnisti di ricerca i cui contratti sono in corso alla data del 18 maggio 2022, iscritti alla Gestione separata, con un reddito derivante dai suddetti rapporti (nel 2021) non superiore a 20 mila euro;
  • Stagionali con rapporti di lavoro a tempo determinato e intermittenti che, nel 2021, hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate, con un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20 mila euro, sempre per l’anno 2021;
  • Lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che, nel 2021, hanno almeno 50 contributi giornalieri versati ed un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20 mila euro sempre per l’anno 2021.

Paolo Ballanti