Pagamenti Inps aprile 2023: le date di RdC, Naspi, Assegno Unico

Paolo Ballanti 07/04/23
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Quando arriveranno i pagamenti Inps aprile 2023? Il recentissimo Decreto Bollette (D.L. 30 marzo 2023 numero 34) ha introdotto una serie di misure urgenti a sostegno di famiglie e imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale.

In particolare, è stato stabilito, per il secondo trimestre 2023, che le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica a beneficio dei clienti domestici economicamente svantaggiati, nonché per quanti sono in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale per le famiglie anch’esse in situazioni di difficoltà economica, siano rideterminate dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA), tenendo conto dei risparmi derivanti dall’effettivo utilizzo delle risorse destinate al contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nei settori elettrico e del gas naturale per l’anno 2022.

Da citare poi una riduzione dell’IVA al 5% (in luogo del 10) e degli oneri generali nel settore gas per il secondo trimestre 2023.

Accanto alle novità citate, che hanno occupato le cronache politiche e normative delle ultime settimane, continuano i pagamenti dell’Inps con riguardo ad una serie di importanti prestazioni economiche. Alcune di esse, come il Reddito di Cittadinanza o le indennità di disoccupazione NASpI e DIS-COLL hanno, al pari del Decreto Bollette, l’intento di far fronte a situazioni di difficoltà economica delle famiglie.

Analizziamo in dettaglio le date dei pagamenti Inps aprile 2023.

Indice

Pagamenti Inps aprile 2023: pensioni

Tra i pagamenti Inps aprile 2023, collegandosi al portale “inps.it – Pensione e Previdenza – Cedolino della pensione” è disponibile il servizio di consultazione online dell’accredito pensionistico di aprile 2023. La piattaforma permette ai beneficiari di verificare ogni mese l’importo erogato dall’Inps e di conoscere le ragioni per cui tale somma può variare.

Nel mese corrente le pensioni in pagamento presso Poste Italiane hanno avuto come data valuta il 1° aprile, mentre quelle liquidate presso gli Istituti di credito lunedì 3. Tra le novità di aprile si segnala la presenza, oltre alle ritenute Irpef, delle addizionali regionali e comunali, relative all’anno di imposta 2022, nonché dell’acconto addizionale comunale.

Al contrario:

  • Prestazioni di invalidità civile;
  • Pensioni o assegni sociali;
  • Prestazioni non assoggettate a tassazione per particolari motivi;

non subiscono trattenute fiscali.

Nella consueta news a commento delle novità mensili (disponibile su “inps.it – INPS Comunica – Notizie”) l’Istituto ha comunicato che, in conformità alla normativa vigente, sono state effettuate entro il 28 febbraio scorso le operazioni relative al conguaglio Irpef 2022.

Queste ultime confrontano l’ammontare delle ritenute operate in anticipo nel corso dell’anno e l’imposta effettivamente dovuta dal contribuente, calcolata sull’importo complessivo delle somme corrisposte nel 2022, tenendo conto delle detrazioni eventualmente spettanti.

Gli esiti delle operazioni descritte, afferma l’Inps, possono “aver determinato conguagli di imposta a debito o a credito del titolare di pensione”. Gli importi a credito eventualmente spettanti sono posti in pagamento direttamente sul rateo di pensione. Al contrario, per il recupero dei conguagli a debito l’Inps deve procedere in questo modo:

  • Per i pensionati con reddito di pensione annuo di importo inferiore a 18 mila euro e debito Irpef eccedente i 100 euro, si procede a recuperare il debito d’imposta rateizzandolo mensilmente sulle prestazioni pensionistiche in pagamento con rate di pari importo (il recupero può essere effettuato al massimo in undici rate);
  • Per i pensionati con reddito di pensione annuo superiore a 18 mila euro ovvero con reddito di pensione annuo inferiore a 18 mila euro ma con debito Irpef inferiore a 100 euro, il debito d’imposta viene trattenuto direttamente sulle prestazioni in pagamento dal mese di marzo 2023 (poiché non è prevista alcuna rateizzazione, si procede al recupero di quanto in un’unica soluzione sui ratei di pensione).

Nel caso in cui il rateo di pensione mensile non sia sufficientemente capiente per il recupero integrale del conguaglio di imposta a debito, la trattenuta prosegue sulle mensilità successive fino al recupero totale.

Da ultimo, l’Inps ricorda che tutti i pensionati interessati da una riduzione delle competenze (o addirittura dall’azzeramento della pensione) a seguito dell’applicazione del conguaglio a debito, possono “acquisire il dettaglio delle operazioni di calcolo accedendo al servizio MyINPS o al cedolino di pensione e visualizzando la sezione dedicata ai conguagli IRPEF, in cui sono riportati puntualmente l’imponibile complessivo, l’imposta dovuta, quella effettivamente pagata e l’eventuale residuo debito da trattenere” (news “inps.it”).
Le somme conguagliate verranno certificate nella CU 2023.

Pagamenti Inps aprile 2023: NASpI e DIS-COLL

Le indennità NASpI e DIS-COLL rispondono alla necessità di garantire un sostegno economico a quanti perdono involontariamente l’occupazione. Entrambe erogate dall’Inps previa domanda dell’interessato, le prestazioni in parola differiscono soprattutto in ragione dei soggetti potenzialmente beneficiari delle stesse.

La NASpI, nello specifico, è diretta a:

  • Titolari di rapporto di lavoro subordinato;
  • Apprendisti;
  • Soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le stesse;
  • Artisti con rapporto di lavoro subordinato;
  • Dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
  • Operai agricoli a tempo indeterminato, dipendenti di cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci, di cui alla Legge numero 240/1984.

La prestazione DIS-COLL spetta invece agli iscritti in via esclusiva alla Gestione separata Inps, in particolare:

  • Collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto;
  • Assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio;

esclusi al contrario:

  • Collaboratori titolari di pensione;
  • Titolari di partita IVA;
  • Amministratori, sindaci o revisori di società, associazioni e altri enti con o senza personalità giuridica.

Per il mese di aprile i pagamenti Inps di NASpI e DIS-COLL sono attesi a partire da venerdì 7. Per quanto riguarda invece il trattamento integrativo (ex Bonus Renzi di 80 euro) riconosciuto in misura comunque non superiore a 1.200 euro annui (100 euro medi mensili) si dovrà attendere la seconda metà del mese (da lunedì 17 in poi).

Le date effettive di pagamento sono comunque, come noto, variabili a seconda delle disponibilità finanziarie delle singole sedi Inps.

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Pagamenti Inps aprile 2023: Reddito di Cittadinanza

In tema di Reddito e Pensione di Cittadinanza (RdC / PdC) si ricorda che l’ultima legge di bilancio (L. 29 dicembre 2022 numero 197) ha disposto:

Nel frattempo, continuano i pagamenti a mezzo ricarica della Carta RdC, strumento di pagamento elettronico rilasciato da Poste Italiane ai beneficiari il sussidio. Per il mese di aprile, le ricariche sono attese a partire da:

  • Venerdì 14 per quanti ricevono la prima mensilità del sussidio;
  • Giovedì 27 per coloro che percepiscono le mensilità successive alla prima.

Pagamenti Inps aprile 2023: Assegno Unico

Trascorso un anno dalla sua introduzione (1° marzo 2022) l’Assegno unico universale è diretto alle famiglie con figli minori a carico ovvero, a determinate condizioni, con maggiorenni fino ai ventuno anni di età. La prestazione economica è riconosciuta direttamente dall’Inps previa domanda trasmessa online dall’interessato collegandosi al portaleinps.it – Sostegni, Sussidi e Indennità – Assegno unico e universale per i figli a carico”, in possesso delle credenziali SPID, CIE o CNS.

L’importo mensile, spettante per dodici mensilità da marzo a febbraio dell’anno successivo, è calcolato sommando ad un importo – base (parametrato all’Isee del nucleo familiare) una serie di maggiorazioni per:

  • Figli con disabilità;
  • Figli successivi al secondo;
  • Madri di età inferiore a ventuno anni;
  • Genitori titolari (entrambi) di reddito da lavoro;
  • Maggiorazione forfetaria per nuclei con quattro o più figli, pari a 100 euro mensili per nucleo (aumentata del 50% ad opera della Manovra 2023);
  • Maggiorazione compensativa per i nuclei familiari con Isee pari o inferiore a 25 mila euro, per il triennio 2022, 2023 e 2024.

Si ricorda inoltre che dal 1° marzo 2023 ha debuttato la procedura di riconoscimento d’ufficio dell’Assegno unico, per quanti nel periodo gennaio 2022 – febbraio 2023 hanno inoltrato l’apposita domanda di sussidio e la stessa non è stata classificata respinta, revocata o decaduta ovvero oggetto di rinuncia da parte del richiedente.

Restano esclusi dall’erogazione d’ufficio quanti non hanno mai beneficiato dell’AUU o, in alternativa, hanno trasmesso la domanda sino al 28 febbraio 2023 ma la stessa si trova in stato respinta, decaduta, rinunciata o revocata.

Per quanto riguarda l’Assegno unico in pagamento nel mese di aprile, le date variano a seconda del beneficiario. A tal proposito si consiglia di monitorare il Fascicolo previdenziale del cittadino, disponibile su “inps.it – Pensione e Previdenza” al fine di ottenere la data effettiva di accredito delle somme. 

Paolo Ballanti