Naspi 2023 sospesa: obbligatorio comunicare il reddito 2023 (anche se è 0 euro). Come fare

Il reddito presunto per il 2023 deve essere comunicato anche se corrisponde a 0 euro.

Redazione 06/03/23
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Naspi 2023 sospesa: cosa fare? È possibile che, ai lavoratori disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione Naspi, non sia arrivata la mensilità di febbraio. In caso in cui l’erogazione sia sospesa, è possibile che la motivazione riguardi l’invio della comunicazione riguardante il reddito annuo presunto.

I beneficiari di disoccupazione NASpI che nel corso del 2022 avevano provveduto a dichiarare il reddito presunto da prestazioni professionali devono effettuare la stessa operazione per il 2023. A fare nuova chiarezza sulla questione è stata l’Inps con una nota stampa del 6 marzo. Lo stesso istituto era già intervenuto sulla faccenda con un messaggio di fine febbraio scorso. In questo comunicato l’ente ribadisce che il reddito presunto va comunicato sempre, anche quando è pari a 0

Con il Messaggio numero 790 del 23 febbraio Inps ricordava che, “per le prestazioni di disoccupazione NASpI in corso di fruizione, in riferimento alle quali durante l’anno 2022 è stata effettuata la dichiarazione relativa al reddito annuo presunto, è necessario comunicare il reddito presunto riferito al corrente anno 2023.

L’Inps invita urgentemente i soggetti tenuti all’invio della dichiarazione sul reddito annuo presunto a inviare la comunicazione per poter rimettere in pagamento la prestazione. La dichiarazione va inviata all’Inps anche nel caso in cui il reddito annuo presunto per l’anno 2023 è pari a “zero”.

I soggetti interessati dall’obbligo sono circa 300mila in totale: per quelli di cui dispone dell’indirizzo mail, l’Istituto ha provveduto ad inviare una comunicazione ricordando i passi da porre in essere.

Indice

Naspi 2023 sospesa: date di pagamento

Il pagamento dell’indennità di disoccupazione NASpI era previsto nel mese di febbraio indicativamente nelle giornate di mercoledì 8 e giovedì 9. Le date sono comunque suscettibili di variazioni in ragione della disponibilità finanziaria delle singole sedi Inps.

La prestazione è pagata direttamente dall’Istituto ai beneficiari, previa domanda, utilizzando il metodo di pagamento dagli stessi indicato in sede di trasmissione dell’istanza.

Naspi 2023 sospesa: chi deve comunicare il reddito presunto

Chi percepisce l’indennità di disoccupazione Naspi e avvia un’attività lavorativa può continuare a ricevere il sussidio, in misura ridotta, con qualche differenza a seconda del fatto che si tratti di lavoro autonomo o subordinato.

Chi avvia un’attività di lavoro autonomo continua a percepire la NASpI in misura ridotta a patto che:

  • Il reddito annuo derivante dall’attività in questione non superi i 5.500,00 euro;
  • Si comunichi all’Inps, entro un mese dall’inizio dell’attività (ovvero entro un mese dalla domanda di NASpI se l’attività era preesistente) il reddito annuo previsto.

Nel caso invece di assunzione come dipendente, per continuare a percepire la Naspi in misura ridotta servono i seguenti requisiti:

  • Reddito annuo pari o inferiore a 8.174,00 euro
  • Comunicazione del reddito annuo previsto all’Inps entro trenta giorni dall’inizio dell’attività ;
  • Il datore di lavoro è diverso da quello con cui si è interrotto il rapporto che ha dato diritto alla NASpI.

Chi è tenuto a comunicare il reddito annuo previsto e non l’ha fatto entro il 31 gennaio scorso, ha visto l’erogazione della Naspi 2023 sospesa. I lavoratori autonomi, quindi chi ha una Partita Iva o è iscritto alla Gestione separata, devono inviare la comunicazione riguardante il reddito annuo previsto nel 2023 anche se questo è pari a zero.

Naspi 2023 sospesa: come comunicare il reddito annuo presunto

Per poter riemettere in pagamento le prestazioni NASpI la cui erogazione è stata “sospesa”, l’Inps sollecita con urgenza i soggetti tenuti all’invio descritti nel paragrafo precedente a comunicare il reddito annuo presunto. Per farlo, occorre utilizzare il servizio NASpI-COM, accessibile tramite SPID, CIE o CNS a questo indirizzo.

Occorrerà ricercare la domanda Naspi per la quale il pagamento risulta sospeso, e selezionare la comunicazione relativa a “Eventi che influiscono sul pagamento della prestazione“, e poi modificare la voce relativa al proprio status indicando nelle note il reddito annuo previsto. Disponibile nel box in basso anche la guida redatta dall’Inps sull’invio delle comunicazioni relative alla Naspi.

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Naspi 2023 sospesa: importo

La NASpI è calcolata prendendo a riferimento la retribuzione imponibile ai fini previdenziali totalizzata dal lavoratore negli ultimi quattro anni. Quest’ultima dev’essere poi divisa per il totale delle settimane di contribuzione, indipendentemente dalla verifica del minimale.

Il risultato dev’essere poi moltiplicato per 4,33 ottenendo così la retribuzione di riferimento. Nei casi di avvio di un’attività lavorativa, il sussidio di disoccupazione viene ridotto di un importo pari all’80% del reddito previsto, rapportato al periodo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e quella in cui termina il godimento dell’indennità di disoccupazione o, se antecedente, la fine dell’anno.

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