Manovra correttiva, il Governo ha posto la fiducia sul maxi-emendamento 1.2814

Redazione 14/07/11
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Il Governo ha chiesto la fiducia al Senato sull’emendamento 1.2814, interamente sostitutivo dell’articolo unico del disegno di legge 2814 AS, di conversione in legge del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, (“disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”).

Stamattina, il relatore di maggioranza, Pichetto Fratin, aveva così descritto le misure approvate stanotte in Commissione:

“… La riforma della governance in ambito di Unione europea, approvata di recente, ha prodotto un importante rafforzamento delle regole a presidio della sana gestione delle finanze pubbliche dei Paesi che ne fanno parte, formulando un innovativo iter procedurale che realizza un legame tra riforme da attuarsi, nel senso di un rafforzamento delle economie e dell’innalzamento del livello di competitività, e la disciplina e il controllo delle finanze pubbliche.

(…)
Venendo ai contenuti del provvedimento… provo a riassumerli per punti, in modo molto succinto.

Il capitolo sui costi degli apparati politici apporta un correzione in gran parte prudenziale non cifrata ma di sicura rilevanza.

Il capitolo della razionalizzazione e monitoraggio della spesa delle amministrazioni pubbliche comprende una decisa riduzione delle spese dei Ministeri.

In tema di acquisti di beni e servizi, si adottano interventi per la razionalizzazione dei relativi processi di approvvigionamento individuando misure dirette ad incrementare i processi di centralizzazione degli acquisti riguardanti beni e servizi tramite la CONSIP.

In tema di operazioni di acquisto e vendita di immobili segnalo la previsione di procedure di verifica preventiva del rispetto dei saldi strutturali di finanza pubblica da attuarsi con decreto di natura non regolamentare del Ministro dell’economia.

Sono attribuite all’Agenzia del demanio importanti decisioni di spesa.

In tema di soppressione, incorporazione e riordino di enti ed organismi pubblici, è previsto che COVIP vigili sulle Casse di previdenza privatizzate attribuendole il controllo sugli investimenti delle relative risorse finanziarie.

In tema di contenimento delle spese in materia di impiego pubblico sono previste l’estensione al 2014 del blocco degli stipendi pubblici già prevista dalla ultima manovra triennale e la proroga delle disposizioni limitative delle assunzioni.

In tema di spesa sanitaria è contemplato un intervento in materia di beni e servizi: l’Osservatorio dei contratti pubblici fornisce alle Regioni un’elaborazione dei prezzi di riferimento al fine di mettere a disposizione delle Regioni ulteriori strumenti operativi di controllo e razionalizzazione della spesa. Le Regioni adottano tutte le misure necessarie a garantire il conseguimento degli obiettivi di risparmio programmati.

In materia di spesa farmaceutica, sono introdotte misure di compartecipazione sull’assistenza farmaceutica e sulle altre prestazioni erogate dal Servizio sanitario nazionale. È inoltre introdotta una procedura sostitutiva ove la Regione non rimuova gli ostacoli di natura legislativa regionale all’attuazione dei piani di rientro della spesa sanitaria.

In materia previdenziale è prevista la progressiva armonizzazione dei requisiti di accesso al pensionamento di vecchiaia ordinario delle lavoratrici del settore privato a quelli delle lavoratrici del settore pubblico, anche se con tempi molto graduali. È prevista altresì una misura finalizzata alla razionalizzazione e al contenimento della spesa pensionistica del biennio 2012-2013, sopprimendo la indicizzazione delle fasce alte di importo, superiori a cinque volte il trattamento minimo INPS e, con azioni emendative, anche con contributo di solidarietà per gli importi previdenziali superiori ai 90.000 ed ai 150.000 euro.

In tema di patto di stabilità interno si dispone il concorso alla manovra delle Regioni a statuto speciale, delle Regioni a statuto ordinario, delle Province e dei Comuni.

Tali interventi sono assistiti da previsioni di nullità dei contratti di servizio in contrasto ovvero elusivi delle regole del patto di stabilità interno e da sanzioni nel caso di violazione del medesimo.

In materia di entrate, sono previste, tra l’altro, la tassazione separata sull’attività di trading, ovvero sulle attività finanziarie detenute per negoziazione da soggetti esercenti attività bancaria, l’aumento dell’imposta di bollo sui depositi titoli, così come l’applicazione dell’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie.

Si introduce, a partire dal 2011, una addizionale annuale erariale della tassa automobilistica per i veicoli di potenza superiore a 225 kilowatt.

Ampio è il capitolo in tema della riorganizzazione del processo civile con una serie di interventi che portano ad una semplificazione, ad uno snellimento e ad una velocizzazione delle procedure.

Lo sviluppo non è assente dal provvedimento. Il titolo secondo è interamente dedicato al tema, con misure di agevolazione della contrattazione aziendale, un regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e in mobilità, la razionalizzazione della rete distributiva dei carburanti e la liberalizzazione del collocamento, con la completa attuazione della legge n. 30 del 2003 (legge Biagi).

Completo nel novero degli interventi le misure in tema di immobili pubblici e patrimoni dello Stato, della costituzione di società di gestione del risparmio, oltre ad altre azioni che riguardano Comuni, Regioni oppure l’ANAS (…)

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