Luce e gas, mai più Iva sulle accise in bolletta: storica sentenza

Redazione 20/07/15
Scarica PDF Stampa
Addio Iva sulle accise in bolletta: ora c’è anche la sentenza a screditare definitivamente questo “vizio” che grava sui contribuenti più del dovuto e, ora possiamo dire, anche del lecito. La Cassazione ha dato ragione a un contribuente di Venezia che ha presentato ricorso contro la quota Iva sui consumi di acqua e gas, calcolata anche sulle accise.

Il giudice di pace del capoluogo veneto ha accolto le rimostranze del consumatore, che ha presentato come “corpo del reato” otto bollette relative al gas e 12 per la luce elettrica. Così, è stata la Corte a intimare a Enel l’obbligo di un risarcimento pari a 103,78 euro, a cui dovranno aggiungersi interessi e spese.

Toccherà allo Stato restituire il denaro alla società, in seguito alla nota di variazione annuale sull’Iva. Da parte della società, non era arrivato nessun accenno di opposizione, ragione sufficiente a traghettare il decreto ingiuntivo in giudicato, saltando a piedi pari gli ulteriori gradi di giudizio.

La ragione per cui il giudice ha accolto positivamente il ricorso presentato, risiede nel principio giuridico e fiscale secondo cui la presenza di un’imposta non costituisce mai base imponibile per la generazione di un altro tributo.

Tutto deriva dalla lotta contro la Tia, la vecchia tassa sui rifiuti in vigore ancora in molti Comuni, nonostante la Tari di recente istituzione non preveda il versamento Iva negli acconti dell’imposta.

Resta, ora, da capire quanto questa pronuncia potrà fare scuola: se, davvero, tutti i contribuenti seguissero la strada del coraggioso consumatore veneziano, allora per le casse dello Stato si aprirebbe improvvisamente una voragine di difficile chiusura, almeno in tempo brevi, vista la ristrettezza dei cordoni della borsa pubblica. A parere dei primi conteggi, a fronte di 21 milioni di utenze attivate, infatti, lo Stato potrebbe, da oggi a domani, trovarsi nell’obbligo di risarcire oltre due miliardi di euro.

Secondo Federconsumatori, però, le famiglie hanno tutto l’interesse a far valere il proprio diritto a non pagare l’imposta, dal momento che, in base ad alcune stime, senza Iva si risparmierebbero, in ogni casa, almeno 75 euro annui. Così, entro breve saranno diramate le indicazioni per avanzare ricorso e riconoscere a tutti i contribuenti la quota in eccesso versata a Enel e affini. Senza contare, poi, quanto potrebbe avvenire sui carburanti, dove la situazione si ripete in maniera identica, con l’Iva sulle accise che incrementa il già elevato costo di benzina e gasolio.

 

 

Redazione

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento