Legge di stabilità 2014, cartelle esattoriali: la bufala della rottamazione

Scarica PDF Stampa

CARTELLE EQUITALIA SENZA INTERESSI – ROTTAMAZIONE


La chiamano tutti “rottamazione delle cartelle esattoriali” ma in realtà della rottamazione ha ben pochi caratteri.

La Legge di Stabilità approvata dal Senato, prevede infatti che le cartelle esattoriali in essere e non ancora scadute possano venire pagate con uno sconto, cioè prevede che possano venire pagate senza l’aggravio degli interessi posti sulle somme da parte del Concessionario.

 

Prima di tutto…

Prima di affrontare nel dettaglio quella che in tutti i comunicati stampa è definita “una importantissima novità per il portafoglio degli Italiani” (???), vediamo cosa accade quando arriva una cartella da Equitalia.

 

Esempio (ogni riferimento a fatti e cose è puramente frutto della fantasia dell’autore…):

  • Il Sig. Cosini, che ha un’attività commerciale, decide nell’agosto di qualche anno fa, di non pagare l’IVA del secondo trimestre perché troppo elevata, circa 16.000 euro;
  • Il suo commercialista lo sollecita al pagamento, anche con il ravvedimento operoso, ma lui sostiene di non avere denaro abbastanza per far fronte a tutte le spese.
  • La dichiarazione IVA del Sig. Cosini viene inviata al Ministero con evidenza di un debito che non è stato mai pagato.
  • Dopo circa un anno dalla presentazione della dichiarazione, al Sig. Cosini arriva una bella raccomandata dall’Agenzia delle Entrate, il famoso 54bis, DPR 633/73, con la quale viene informato “che i dati della dichiarazione del Modello UnicoPF/xxxx presentano delle anomalie… Infatti la pretesa dell’Agenzia è quella dell’IVA non versata, ora cumulata di:
    • Sanzione al 10%
    • Interessi.

Con un avvertimento: “…caro Sig. Cosini, se non paghi entro 30 giorni, anche a rate, dal ricevimento del presente avviso, l’Agenzia iscrive a ruolo il tuo debito e ti arriva una cartella esattoriale”

  • Il Sig. Cosini non può permettersi di pagare, per ora nemmeno a rate, decide di ignorare l’avvertimento e di buon grado attende la cartella.
  • Dopo circa due anni, ecco di nuovo il postino… La cartella è “finalmente” arrivata, il Sig. Cosini, sperando che le cose vadano meglio decide di aspettare un pò a chiederne la rateazione e lascia scadere i 60 giorni canonici per il pagamento senza ulteriori aggravii.
  • Ormai passati alcuni mesi, il Sig. Cosini decide di recarsi in Equitalia e richiedere una rateazione, la più lunga possibile, quella da 120 rate di cui ha sentito parlare in televisione. Ora però cumulativamente nelle rate, il suo commercialista gli ha detto che dovrà pagare:
    • L’IVA non versata a suo tempo;
    • La sanzione che dal 10% è diventata del 30%
    • Gli interessi per il mancato versamento, dovuti all’Agenzia delle Entrate,
    • Gli interessi di mora per il ritardato versamento ad Equitalia, oltre il termine di 60 giorni dalla notifica della cartella

In pratica, fatti quattro conti, da debito originario di 16.000 euro, siamo passati ad una cartella esattoriale di circa 23.000 euro.

  • Arrivato in Equitalia, il diligente impiegato riferisce al Sig. Cosini, che lui ha diritto a beneficiare della “rottamazione delle cartelle esattoriali”; “E vai che non pago!! Mi rottamano la cartella, yeeee!!!” pensa fra sé il sig. Cosini “Eh, no, Signore, lei ha diritto allo sconto sugli interessi di mora dovuti a noi” gli risponde l’impiegato. A quel punto il povero Sig. Cosini, quasi alla soglia del pianto disperato, tentato dal presentare la tessera del supermercato per avere un ulteriore sconto, abbassa lo sguardo e dice “Va bene rateizziamo tutto il resto… sigh!”

 

LA MORALE DELLA STORIA

La morale consiste nel fatto che se per difficoltà, per errore o per mancanza di voglia, ma concentriamoci sulla mancanza di denaro, non si versano le imposte, il miraggio della “rottamazione delle cartelle” prevede che:

  • L’imposta si paga al 100%;
  • Le sanzioni che dal 10% passano al 30% in Equitalia si pagano totalmente;
  • Gli interessi imposti dall’Agenzia delle Entrate (ma anche Inps, Inail ecc… cioè l’Ente Creditore) si pagano totalmente;
  • Gli interessi di mora vengono scontati
  • L’aggio ad Equitalia per la riscossione, cioè il premio per aver riscosso le imposte, si paga totalmente ed è stabilito nella misura dell’8% delle imposte non versate.

 

Tornando alla serietà…

Nella pratica la norma prevede che i contribuenti che hanno un debito Equitalia, o altra concessionaria di riscossione, dovranno pagare l’intero importo del debito, le dovute sanzioni, ma non gli interessi di mora.

Il beneficio è accordato le cartelle affidate ad Equitalia dal 31 ottobre 2013.

 

Quindi i contribuenti che hanno cartelle notificate prima di tale data non potranno beneficiare della rottamazione.

 

Il risparmio per il contribuente consisterà nel non versare gli interessi, ma dovrà comunque pagare l’intero importo, i dazi e i tributi propri dell’Unione europea e le sanzioni che derivano da condanne della Corte dei conti.

 

I tempi

Entro il 30 maggio 2014, i Concessionari provvederanno ad inviare ai contribuenti interessati dalla rottamazione, la richiesta per aderire alla definizione agevolata.

In caso di adesione essi dovranno:

  • versare almeno il 50% delle somme dovute entro giugno 2014
  • compilare il modulo che verrà inviato dal Concessionario, al fine di comunicare la propria adesione alla rottamazione
  • versare il rimanente 50% a settembre 2014.

Tutta la procedura rimane comunque in attesa di apposito Decreto ministeriale…

 

In pratica la norma appena approvata, permette ai contribuenti che hanno un debito con Equitalia, di pagare senza che a questo si aggiungano gli interessi di mora. Così facendo l’interessato dovrà pagare il suo debito e le eventuali sanzioni stabilite dalla corte dei conti, ma senza aggiungervi gli interessi di mora sul debito.

Ma chi potrà godere di questa norma?

L’azzeramento degli interessi è valido per le cartelle esattoriali dal 31 ottobre 2013 escludendo di fatto i debiti precedenti.

Entro il 30 maggio 2014 i contribuenti interessati saranno informati dalla concessionaria di riscossione della possibilità di azzerare i propri interessi. Per aderire a questa formula agevolata di pagamento i contribuenti dovranno versare a Equitalia entro il 30 giugno 2014 almeno il 50% del proprio debito. Il restante importo dovrà essere versato entro il 16 settembre 2014.

 

Matilde Fiammelli

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento