La riforma condominio è legge: i punti della rivoluzione. Il testo finale

Redazione 21/11/12
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Con la conversione in legge della riforma del condominio, è finita un’attesa di oltre settant’anni. Così a lungo, infatti, si era dovuto aspettare per vedere aggiornate le norme della convivenza in edifici a residenza collettiva. Il disegno di legge era approvato in Aula per la prima volta lo scorso 17 settembre.

Gli aspetti su cui il testo divenuto legge vanno a colpire sono numerosi e diversificati. Si va dal versante amministrativo più classico, fino a modifiche che investono la quotidianità e le regole di condivisione degli spazi da parte degli inquilini.

Sicuramente, a creare più scalpore, tanto tra i diretti interessati, quanto tra gli addetti ai lavori, è la norma che liberalizza completamente la detenzione di animali domestici.

Quindi, grandi attese anche per conoscere gli effetti della riforma, anche pesanti, alle assemblee condominiali, che d’ora in avanti conosceranno paletti più flessibili per rendere operative le proprie decisioni.

Un altro aspetto dal forte impatto sulla gestione del condominio a livello istituzionale e contabile, è indubbiamente il forte colpo di acceleratore impresso alla trasparenza dei bilanci e degli oneri di spesa.

Strettamente connesso a questo aspetto di pubblicità dei bilanci condominiali, è l’obbligo, per la struttura di aprire un sito web cui i residenti possano comodamente accedere per controllare spese e investimenti.

A uscirne fortemente cambiata è la figura dell’amministratore, oggetto di rivisitazioni continue in sede di discussione alle Commissioni, che distingue, ora, tra svolgimento più professionalizzante e mero “dopolavoro” .

Puntare sull‘ammodernamento delle infrastrutture, nella nuova regolamentazione condominiale, significa anche predisporre un sistema di apparecchi per la sicurezza dei condomini e approntare nuovi sistemi di alimentazione energetica.

Le deliberazioni assembleari saranno valide, con i nuovi termini più flessibili, anche in fatto di barriere architettoniche, di cui molti edifici ormai attempati non dovranno più attendere di dotarsi.

Il testo approvato fa da battistrada anche per alcune riforme parallele varate a livello locale, come ad esempio quella che obbliga i condomini milanesi a tenere conto del diritto dei bambini di giocare in cortile.

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