I partiti dimezzano i rimborsi elettorali, ma ricevono 50 milioni

Redazione 27/07/12
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Sorpresa, dimezzati i rimborsi per i partiti politici. La decisione arriva direttamente dall’ufficio di presidenza di Montecitorio, che ieri ha deliberato una decurtazione del 50% dei rimborsi elettorali ai partiti politici, come primo segnale in seguito agli scandali esplosi nella Lega nord e nella vecchia Margherita. Una decisione che non dispiacerà alla maggioranza dei cittadini e contribuenti italiani, ma che finisce per consegnare nelle mani dei partiti un tesoretto di 50 milioni di euro. Somma che porta a 2,2 miliardi di euro gli emolumenti versati dallo Stato alle forze politiche come rimborsi elettorali partendo dal 1994, a fronte di soli 580 milioni di spese dichiarate dalle segreterie.

Il taglio ai risarcimenti è stato deciso per alcuni dei principali  appuntamenti con le urne nel recente passato. Nello specifico, ad esempio è stata riformulata la rata di rimborso anche per le politiche del 2008, che è stata abbattuta a 22,8 milioni di euro contro i precedenti 45,7 milioni. Un taglio netto, dunque, della quota inizialmente prevista per quei soggetti che alle ultime elezioni politiche avevano presentato il proprio simbolo sulla scheda elettorale.

Stessa sorte è toccata, poi, ai fondi destinati alle elezioni europee 2009, passati a 22,6 milioni di euro. Anche il rinnovo di alcune assemblee regionali ha visto scendere di metà valore le erogazioni inizialmente previste: è il caso della Sicilia (2,05 milioni), della Sardegna (663mila), dell’Abruzzo (455mila), del Friuli-Venezia Giulia (491mila euro), della Valle d’Aosta (46mila euro) e delle Province autonome di Trento e Bolzano (358mila). Caso straordinario, quello del Molise, dove, essendo invalidate le elezioni, il rimborso non è stato erogato. Nel complesso, le risorse per i rinnovi dei Consigli regionali ammontano a oltre 4 milioni di euro.

Insomma, ai partiti l’austerity fa paura fino a un certo punto, se porta in dote 50 milioni di euro freschi, tra elezioni Politiche, Europee e Regionali: non male in tempi di vacche magrissime per ogni settore dell’economia. I Paperoni sono naturalmente quelli che alle ultime consultazioni si sono aggiudicati il maggior numero di consensi, ossia Pdl e Pd, che hanno portato in cassa rispettivamente 18 e 14,6 milioni di euro: un bel gruzzolo, in vista dell’imminente campagna elettorale per le prossime elezioni del 2013.

Da sottolineare il passo indietro del movimento “Italiani nel mondo” che ha rinunciato al rimborso destinato per le elezioni regionali tenute in Campania. Il soggetto politico guidato dall’ex Idv Sergio De Gregorio, avrebbe dovuto ricevere il 9% della quota attribuita a “Mpa-Nuovo Psi-Pri-Italiani nel mondo”, un listone guazzabuglio che è comunque riuscito a portarsi a casa oltre 135mila euro. Considerevoli anche le cifre ricavate da partiti esclusi dal Parlamento: la Sinistra arcobaleno (simbolo sotto cui si riunivano le forze a sinistra del Pd quattro anni fa ) porta  a casa 725mila euro, La Destra di Francesco Storace 563mila e il Psi ben 226mila. Totale, oltre un milione di euro, per chi non ha neppure un eletto tra Camera e Senato.

 

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