L’associazione annuncia infatti di aver depositato «alla Corte Costituzionale e alla Corte di Giustizia Europea, un atto volto ad impugnare non solo la incostituzionalità dell’art 26 (decreto «Salva-Italia«), ma anche a sottolineare la grave mancanza di informazione e furto autorizzato a danno di cittadini ignari».
«Il governo Monti ha appena ricevuto un largo consenso alla Camera e questo la dice lunga sull’attenzione che tutta la classe politica pone nei disagi e problemi di tutti i cittadini italiani – afferma Federcontribuenti – Una battaglia che trova il suo carburante nella delusione e nella disperazione di quanti, per motivi personali, attendevano il prossimo febbraio per convertire i propri risparmi: soldi, che incredibilmente, finiranno nelle casse dell’Erario. Parliamo di miliardi di euro, denaro sottratto a cittadini mai informati. Nessun altro Stato membro ha posto con tale rigidità limiti alla conversione, per alcuni non è nemmeno previsto un limite di tempo».
Ora, a prescindere dal merito della questione, non si vede come un’associazione di consumatori possa autonomamente presentare ricorso innanzi alla Corte Costituzionale… una giustizia da comunicati stampa, “solo mediatica“, serve veramente ai cittadini???
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