E’ una fase ancora delicata, con milioni di italiani e italiane che si riverseranno in massa ai seggi elettoriali dei propri Comuni di residenza per votare il proprio sindaco, presidente di Regione e liste a loro collegate, e per decidere poi se ci sarà o meno il tanto atteso e discusso taglio dei parlamentari.
La Direzione centrale per i servizi elettorali ha diramato a tutti i prefetti la circolare n. 39/2020, per fornire le indicazioni sulla corretta applicazione delle disposizioni anti-Covid e in particolare, garantire la partecipazione attiva anche agli elettori positivi al Covid-19, collocati in quarantena ospedaliera o domiciliare, e a tutti coloro che si trovano in isolamento fiduciario.
Non dimentichiamoci infatti che c’è una parte di Italia che sta lottando per guarire dal Coronavirus e si trova chiusa in casa in quarantena o isolamento fiducario. E molti si trovano putroppo ricoverati in ospedale. Anche a loro dovrà essere garantito il diritto di voto.
Queste disposizioni normative sono un tassello in più rispetto alle misure precauzionali già previste dal protocollo sanitario e di sicurezza, sottoscritto dai ministri dell’Interno e della Salute.
Vediamo allora in dettaglio come si accederà ai seggi per il voto di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020, e tutte le regole anti-Covid da rispettare per chi si recherà personalmente alle urne e per chi vota da casa o dall’ospedale.
Elezioni e Referendum 2020: quando si vota
Prepariamoci perchè manca davvero poco al voto. Si va alle urne in due giornate di settembre, precisamente queste:
- domenica 20 settembre 2020 dalle ore 7 alle ore 23
- lunedì 21 settembre 2020 dalle ore 07 alle 15 del pomeriggio
Elezioni e Referendum 2020: come si accede ai seggi
Il primo punto su cui soffermarsi sono le regole da seguire per accedere ai seggi elettorali, ossia per chi si reca personalmente a votare ai relativi seggi del proprio Comune di residenza.
I ministri dell’Interno e della Salute, per gantire che le prossime elezioni post lockdown possano svolgersi in sicurezza per tutti, hanno sottoscritto un protocollo sanitario e di sicurezza, con le regole operative e precauzionali rivolte ai componenti dei seggi e agli oltre 51 milioni di elettori distribuiti in 61.572 sezioni.
Fra tutte ecco le principali regole da seguire domenica 20 e lunedì 21 settembre quando ci si reca si seggi:
- sono previsti accessi contingentati agli edifici dove sono allestiti i seggi,
- si dovranno seguire attentamente percorsi distinti di entrata e di uscita,
- per accedere al seggio è obbligatorio l’uso della mascherina,
- ci dovrà essere il distanziamento di 2 metri tra i componenti del seggio e tra questi e gli elettori,
- l’elettore rimuoverà la mascherina davanti al componente del seggio per l’identificazione e il riconoscimento,
- le matite copiative utilizzate per il voto saranno sanificate a ogni uso,
- l’elettore deve utilizzare il gel alcolico disinfettante prima di recarsi al seggio elettorale,
- sarà cura dell’elettore ripiegare e inserire personalmente la scheda votata nell’urna,
- la temperatura non verrà misurata. Dovrà farlo l’elettore stesso a casa, avendo cura di non recarsi al seggio se superiore a 37,5 gradi,à
- l’elettore non deve presentarsi al seggio se negli ultimi 14 giorni è stato in isolamento fiduciario o quarantena.
>> Guida Elezioni settembre 2020: quando si vota, date, istruzioni
Elezioni e Referendum 2020: inserimento scheda elettorale nell’urna
Nella circolare 39/2020, in merito alle modalità di inserimento delle schede votate dagli elettori nell’urna, ha chiarito che:
- nelle Elezioni comunali e regionali e nel Referensum, l’elettore, dopo essersi recato in cabina, aver votato e ripiegato la scheda o le schede, deve provvedere a inserirle personalmente nella corrispondente urna;
in questo caso quindi non si deve consegnare la scheda, come sempre fatto in precedenza, al presidente del seggio, ma la si deve inserire di persona nella fessura dell’urna corrispondente.
- nelle elezioni suppletive del Senato della Repubblica che si svolgeranno nei due collegi uninominali interessati (03 della regione Sardegna e 09 della regione Veneto) rimane fermo l’obbligo dell’elettore di consegnare la scheda votata, opportunamente piegata, al presidente di seggio (o chi ne fa le veci), il quale è tenuto a staccare il tagliando antifrode dalla scheda medesima e a collocarla, quindi, nell’urna.
In quest’ultima circostanza il presidente (o chi ne fa le veci) indosserà i guanti per ricevere la scheda votata.
in questo caso resta invece la regola della consegna della scheda al presidente del seggio.
Elezioni e Referendum 2020: il voto ai pazienti Covid ricoverati
Altra importante regola coinvolge i pazienti affetti da Covid che sono ricoverati in ospedale. Anche loro hanno diritto di votare. Ecco perché è stato deciso che presso tutte le strutture sanitarie che abbiano almeno 100 posti letto, dove siano ospitati reparti Covid-19, devono essere costituite sezioni elettorali con funzioni di raccolta del voto e di spoglio delle schede votate.
Per i ricoverati presso reparti Covid-19 di strutture sanitarie con meno di 100 postiletto, si provvede alla raccolta del voto tramite i seggi speciali istituiti presso le strutture ospedaliere più vicine che ospitano reparti Covid-19 con almeno 100 posti letto.
Qualora sia impossibile farlo, il sindaco può nominare, in qualità di componenti, personale delle Unità speciali di continuità assistenziale regionale (USCAR), designato dalla competente azienda sanitaria locale o, in subordine, previa attivazione dell’autorità competente, soggetti iscritti all’elenco dei volontari di protezione civile che siano elettori del comune.
>> Guida Referendum 2020: perchè si vota, data, quesito, facsimile scheda
Elezioni e Referendum 2020: il voto a domicilio per chi è in quarantena o isolamento
Gli elettori sottoposti a trattamento domiciliare e quelli che si trovino in condizioni di quarantena o di isolamento fiduciario per Covid-19 sono ammessi ad esprimere il voto presso il proprio domicilio nel comune di residenza.
Per fare questo però era necessario, tra il 10 e il 15 settembre, far pervenire al sindaco del comune nelle cui liste è iscritto, con modalità, anche telematiche, individuate dall’ente medesimo, i seguenti documenti:
- una dichiarazione in cui si attesta la volontà dell’elettore di esprimere il voto presso il
proprio domicilio indicando con precisione l’indirizzo completo del domicilio stesso; - un certificato, rilasciato dal funzionario medico designato dai competenti organi dell’azienda sanitaria locale, in data non anteriore al 6 settembre (14° giorno antecedente la data della votazione), che attesti l’esistenza delle condizioni di cui all’articolo 3, comma 1, del decreto-legge (trattamento domiciliare o condizioni di quarantena o isolamento fiduciario
per Covid-19).
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