Dichiarazione RED Inps 2025: chi deve farla e chi è escluso. Regole e scadenze

Paolo Ballanti 07/10/25
Allegati

Parte la campagna per la Dichiarazione RED Inps 2025. Il riconoscimento di prestazioni assistenziali aggiuntive e di maggiorazioni delle pensioni se da un lato ha un innegabile vantaggio in termini di economici dall’altro comporta una serie di adempimenti supplementari per i cittadini beneficiari.
Il motivo è legato al fatto che i trattamenti economici in questione (si pensi alla maggiorazione sociale, all’integrazione al trattamento minimo o ancora alla quattordicesima) sono subordinati all’ammontare dei redditi del titolare della prestazione e, in taluni casi, del coniuge e dei familiari componenti il nucleo reddituale rilevante.

Diventa pertanto necessario e obbligatorio (al fine di determinare la legittima spettanza o meno delle prestazioni) comunicare all’INPS i propri redditi e, qualora previsto, anche quelli del coniuge e dei componenti del nucleo rilevanti per le prestazioni. Ogni anno l’Istituto inaugura con apposito messaggio / circolare la campagna RED di comunicazione dei redditi.

Con il Messaggio 30 settembre 2025, numero 2842 l’INPS ha comunicato la data di apertura e termine della Campagna RED ordinaria 2025 per la dichiarazione dei redditi percepiti nel 2024, rilevanti sulle prestazioni collegate al reddito.

Analizziamo in dettaglio i soggetti interessati e come trasmettere la Dichiarazione RED Inps 2025.

Indice

Chi sono i soggetti obbligati a rendere la Dichiarazione RED Inps 2025?

Sono obbligatoriamente tenuti a rendere la dichiarazione reddituale all’INPS:

  • I pensionati che negli anni precedenti a quello oggetto di verifica non hanno avuto altri redditi oltre a quello da pensione (propri e, se previsto, dei familiari) se la situazione reddituale è variata rispetto a quella dichiarata l’anno precedente;
  • I titolari di prestazioni collegate al reddito che non segnalano integralmente all’amministrazione finanziaria tutti i redditi influenti sulle prestazioni, dal momento che tali informazioni non devono essere trasmesse all’Agenzia Entrate con la dichiarazione dei redditi (si pensi, ad esempio, al lavoro dipendente prestato all’estero, agli interessi bancari, postali, dei BOT, CCT e di altri titoli di Stato o proventi di quote di investimento, soggetti a ritenuta d’acconto alla fonte a titolo di imposta o sostitutiva dell’IRPEF);
  • Quanti sono esonerati dall’obbligo di presentare all’AE la dichiarazione dei redditi e sono altresì in possesso di redditi ulteriori rispetto a quelli da pensione;
  • I titolari di redditi rilevanti sulle prestazioni collegate al reddito che si dichiarano in maniera diversa ai fini fiscali all’Agenzia Entrate (un esempio sono le somme percepite in virtù di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa ovvero per lavoro autonomo, anche occasionale).

Grazie alla Circolare 30 novembre 2015, numero 195 l’INPS ha:

  • Individuato i soggetti obbligati a rendere la dichiarazione reddituale all’Istituto;
  • Messo in evidenza i casi in cui rilevano non solo i redditi del titolare della prestazione ma altresì quelli del coniuge o dei familiari.

Come trasmettere i dati all’INPS?

L’invio della Dichiarazione RED Inps 2025 è possibile con le seguenti modalità:

  • Direttamente dal soggetto interessato, accedendo con la propria identità digitale (SPID di almeno livello 2, CNS, CIE o eIDAS) al servizio online RED Precompilato, disponibile sul portale “inps.it” nella sezione “Pensione e Previdenza” selezionando nell’elenco degli strumenti la voce “La dichiarazione della situazione reddituale (RED)” (in alternativa l’accesso è possibile dall’area personale “MyINPS”);
  • Rivolgendosi a un Centro autorizzato di Assistenza Fiscale (CAF) o a un professionista abilitato convenzionato.

Da quando è possibile inviare la Dichiarazione RED Inps 2025?

La Campagna RED ordinaria 2025 per l’anno reddito 2024 ha avuto inizio lo scorso 16 settembre.
Dell’evento ne è stata data notizia ai soggetti interessati attraverso i seguenti canali:

  • Notifica nell’area personale “MyINPS” del sito “inps.it”;
  • Notifica sull’app “IO”;
  • Notifica sull’app “INPS Mobile”;
  • Nota sul cedolino della pensione;
  • Avviso nel servizio personalizzato “Consulente digitale delle pensioni”.

Scarica il Messaggio INPS in pdf

Entro quando trasmettere la Dichiarazione RED Inps 2025?

La scadenza prevista per la presentazione della dichiarazione della situazione reddituale rilevante sulle prestazioni collegate al reddito relativo alla Campagna RED ordinaria 2025 per l’anno reddito 2024 è fissata al 28 febbraio 2026.

Servizio RED Precompilato

Al fine di agevolare l’invio della Dichiarazione RED Inps 2025, l’Istituto mette a disposizione il servizio RED precompilato il quale, previo consenso dell’interessato, propone i dati già in possesso dell’Istituto, che possono essere confermati, integrati e rettificati.

Il servizio online è supportato da una finestra di conversazione con un Assistente Virtuale (chatbot) in grado di chiarire le modalità di compilazione e i criteri di valorizzazione delle informazioni reddituali, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Omesso invio della dichiarazione reddituale

La normativa (articolo 35, comma 10-bis, Decreto – Legge 30 dicembre 2008, numero 207) dispone che, in caso di mancata comunicazione dei dati reddituali nei tempi e modalità stabilite dall’INPS, il titolare incorre nella “sospensione delle prestazioni collegate al reddito nel corso dell’anno successivo a quello in cui la dichiarazione dei redditi avrebbe dovute essere resa”.

Qualora, ancora la normativa, entro “60 giorni dalla sospensione non sia pervenuta la suddetta comunicazione” si procede:

  • Alla “revoca in via definitiva delle prestazioni collegate al reddito”;
  • Al recupero di “tutte le somme erogate a tale titolo nel corso dell’anno in cui la dichiarazione dei redditi avrebbe dovuto essere resa”.

Nel caso in cui la comunicazione dei redditi sia presentata entro il suddetto termine di 60 giorni, gli Enti interessati procedono al ripristino della prestazione sospesa dal mese successivo alla comunicazione “previo accertamento del relativo diritto per l’anno in corso”.

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Paolo Ballanti

Dopo la laurea in Consulente del Lavoro, conseguita all’Università di Bologna nel 2012, dal 2014 si occupa di consulenza giuslavoristica ed elaborazione buste paga presso un’associazione di categoria in Ravenna. Negli anni successivi alla laurea ha frequentato tre master: El…Continua a leggere

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