Ancora diversi dettagli da limare, a quanto si avvince ai corridoi del Senato, dove il testo è approdato, ieri, in seguito a infinite discussioni in Commissione Industria.
Dubbi e ripensamenti che, a quanto pare, non sono ancora del tutto sopiti se è vero che, nella mattinata decisiva, la fiducia al governo sul decreto sviluppo bis è stata posticipata fino a pomeriggio inoltrato.
In particolare, al centro del ping pong tra esecutivo e Parlamento sarebbe ancora una volta il tema spiagge, dopo la bocciatura della deroga trentennale proposta in Commissione e il sì, contro il parere avverso del governo, a un mini-slittamento di cinque anni prima delle gare decise dal Ministero.
E’ stato lo stesso titolare dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ad annunciare il rinvio sul calendario preventivato, trattandosi, a suo avviso, del “rischio di trovarsi non in linea con l’Unione europea”.
Dunque, le sorprese sul decreto sviluppo non sono finite, per un testo di legge che finisce il suo iter includendo ambiti molto disparati dell’economia, della società e del tessuto imprenditoriale italiano.
A cominciare dalle spiagge, una delle ultimissime integrazioni, per passare alle start up, nucleo originario da cui è nato il provvedimento insieme all’agenda digitale.
Tra gli ultimi inserimenti, ecco che troviamo la disposizione di un piano strategico quinquennale per il turismo, oltre al bonus per le piccole imprese in aggregazione secondo i requisiti previsti dal contratto di rete.
Sul fronte energia, vengono prelevati finanziamenti dal fondo degli operatori di settore per convogliarle verso la sfera occupazionale, mentre è anche stabilita una riserva per le imprese volte all’innovazione, come, del resto, lo stesso capitolo strat up descrive.
Novità anche sul versante farmaceutico, secondo l’annosa disputa tra ricette generiche o farmaci cosiddetti “griffati“: ora, il medico sarà obbligato a indicare sempre il principio attivo, anche affiancato al farmaco specifico e pure se questo fosse a brevetto ormai decaduto.
Confermato, inoltre, nel comparto scolastico, il carico di dotazione e-book a partire dall’anno scolastico 2014/2015, cui viene associato il fondo unico per l’edilizia scolastica, con il riconoscimento alle regioni più virtuose.
Il decreto sviluppo bis introduce, infine, anche la possibilità di ritenere certificabili come avvenuti pagamenti verso la pubblica amministrazione anche gli assegni emessi dal beneficiario a pagamento di servizi o forniture.
Tra gli emendamenti respinti, invece, troviamo le agevolazni per lavoratori anziani in vista dell’avvio dell’Aspi. Allo stesso modo, salta anche il nuovo gettito che era stato destinato agli ammortizzatori sociali in deroga.
Vai al testo del maxiemendamento al decreto sviluppo
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