Decreto Crescita: startup, PA digitale, fallimenti, da qui si riparte

Redazione 08/10/12
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Giovedì scorso il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dello sviluppo economico, delle infrastrutture e dei trasporti, ha introdotto con il decreto crescita quelle misure ritenute necessarie per rilanciare l’economia del paese, sono passaggi obbligati, dunque, secondo il governo la realizzazione delle infrastrutture e servizi digitali, le agevolazioni per le nuove imprese innovative, interventi di liberalizzazione, soprattutto nel settore assicurativo in merito alla responsabilità civile auto, i fallimenti telematici e la procedura specifica per risolvere il sovraindebitamento del consumatore meritevole.

L’agenda digitale è diventata ormai una priorità del Governo Monti, essa si prefigge di potenziare i servizi on – line per i cittadini, questo per far si che il cittadino possa avvalersi di un solo documento elettronico polivalente, infatti potrà valere anche come tessera sanitaria e sarà valido per rapportarsi con le pubbliche amministrazioni. In linea con questi obiettivi risulta, dunque, il via libera anche alle ricette mediche digitali, al fascicolo universitario elettronico, all’obbligo per la p.a. di comunicare mediante la posta elettronica certificata e di pubblicare on line i dati in formato aperto e riutilizzabile da tutti.

Previsto dal decreto Crescita anche un piano finanziario che mira ad azzerare la differenza digitale riguardante la banda larga (150 milioni stanziati per il centro nord, che si sommano ai fondi già attivi per il Mezzogiorno per banda larga e ultra larga, per un totale di 750 milioni di euro).  Altro provvedimento contestuale all’avvento della digitalizzazione è l‘obbligo decretato per le amministrazioni pubbliche di recepire i pagamenti in formato elettronico indipendentemente dall’importo di ciascuna transazione.  Coloro che praticano attività di vendita di prodotti e di presentazione di servizi, anche professionali, saranno inoltre tenuti, dal 1° gennaio 2014, ad accettare pagamenti con carta di debito, tipo bancomat.

Il decreto Crescita presenta dei provvedimenti tesi anche a semplificare i modi e a ridurre i tempi delle comunicazioni e delle notificazioni giudiziarie. Nella fattispecie, nei processi civili tutte le comunicazioni e notificazioni da parte delle cancellerie o delle segreterie degli uffici giudiziari  saranno fatte solo ed esclusivamente a mezzo telematico. Ci sono altre novità, è stata modificata la legge fallimentare; infatti mediante l’uso della pec e di tecnologie on line, le comunicazioni delle fasi salienti della procedura fallimentare avverranno per via telematica.  In particolar modo gli step digitali saranno; la presentazione del ricorso per la dichiarazione  di fallimento, le comunicazioni ai creditori da parte del curatore, la presentazione della domanda di ammissione al passivo da parte dei creditori.

Questi provvedimenti verranno applicati anche nell’ambito  delle amministrazioni straordinarie delle grandi imprese in crisi al flusso di comunicazioni tra curatore e creditori, in ambito fallimentare chiaramente, tra commissario giudiziale o liquidatore e creditori, nel concordato preventivo, e tra commissario liquidatore e creditori, nella liquidazione coatta amministrativa.

Dulcis in fundo le startup; saranno erogati immediatamente, infatti, circa 200 milioni di euro, tra i fondi stanziati dal decreto sotto forma di incentivi e fondi per investimento messi a disposizione dalla Fondo italiano investimenti della Cassa depositi e prestiti. Il decreto determina anche l’incubatore certificato di imprese startup innovative, identificandolo come una società di capitali di diritto italiano, o di una società europea, residente in Italia, che propone servizi per supportare la nascita e lo sviluppo di startup innovative.

In ultimo è stata istituita una specifica sezione del registro delle imprese con l’iscrizione obbligatoria per le startup innovative e gli incubatori certificati così da garantirne la massima pubblicità e trasparenza.

 

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