Contributi volontari 2019: come funzionano, finalità, requisiti, versamento

Paolo Ballanti 19/09/19
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I lavoratori che abbiano cessato o temporaneamente sospeso l’attività possono versare dei contributi volontari per aggiungere periodi utili al conseguimento della pensione ovvero per incrementarne l’importo (nel caso in cui si siano già perfezionati i requisiti per l’accesso al trattamento).

Per poter provvedere al versamento dei contributi l’interessato deve ottenere un’apposita autorizzazione dall’Inps. Una volta ottenuto il semaforo verde, le somme devono essere corrisposte entro precise scadenze, pena la nullità delle stesse ai fini contributivi.

Vediamo nel dettaglio come funziona la procedura.

Contributi volontari 2019: finalità

I contributi volontari possono essere versati da parte di coloro che abbiano cessato o interrotto l’attività lavorativa con la finalità di coprire i periodi durante i quali:

  • Non si svolge alcun tipo di attività lavorativa come dipendente, parasubordinato o autonomo;
  • Il soggetto ha fruito di un’aspettativa non retribuita;
  • Il soggetto ha prestato l’attività nell’ambito di un contratto part-time orizzontale o verticale.

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Contributi volontari 2019: chi può versarli

L’autorizzazione al versamento volontario può essere rilasciata a:

  • Dipendenti e autonomi non iscritti all’INPS o ad altre forme previdenziali;
  • Parasubordinati non iscritti alla Gestione separata o ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • Liberi professionisti non iscritti nella propria Cassa di previdenza e nemmeno ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • Lavoratori dei fondi speciali di previdenza purché non iscritti agli stessi o ad altre forme previdenziali;
  • Titolari di assegno ordinario di invalidità o pensione indiretta (pensione ai superstiti o reversibilità);
  • Lavoratori e pensionati iscritti a forme di previdenza diverse dall’INPS, autorizzati prima del 1° luglio 1972;
  • Coltivatori diretti, mezzadri e coloni autorizzati nell’Assicurazione generale obbligatoria prima del 19 febbraio 1983;
  • Artigiani e commercianti autorizzati nell’Assicurazione generale obbligatoria prima del 1° marzo 1983;
  • Liberi professionisti autorizzati nell’Assicurazione generale obbligatoria prima del 19 febbraio 1983.

Contributi volontari 2019: quali requisiti servono

L’autorizzazione al versamento dei contributi volontari può essere richiesta da chi è in possesso di almeno 5 anni di contributi (indipendentemente da quando sono stati versati) ovvero 3 anni di contributi ma maturati nei 5 anni antecedenti la data di presentazione della domanda.

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Contributi volontari 2019: agevolazioni

Gli importi versati a titolo di contributi volontari per sé o per i familiari a carico sono deducibili ai fini Irpef.

Contributi volontari: domanda

La domanda per ottenere l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari può essere presentata all’Inps:

  • Online, sul portale dell’Istituto attraverso il servizio “Contributi volontari” se in possesso di PIN, credenziali SPID o CNS;
  • Chiamando il Contact center al numero 803.164 (da rete fissa) o lo 06.164.164 (da rete mobile);
  • Patronati e intermediari abilitati.

Contributi volontari: decorrenza

Una volta presentata la domanda, l’autorizzazione a versare i contributi decorre:

  • Per i dipendenti dal primo sabato successivo la data di presentazione della richiesta;
  • Per gli autonomi (artigiani e commercianti), dal primo giorno del mese di presentazione dell’istanza.

La domanda può essere presentata anche prima della cessazione dell’attività lavorativa ma in questi casi l’autorizzazione decorrerà:

  • Dal primo sabato successivo la cessazione del rapporto di lavoro dipendente;
  • Dal primo giorno del mese successivo la cancellazione dagli elenchi per artigiani e commercianti.

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Contributi volontari 2019: come versarli

Una volta ottenuta l’autorizzazione, i contributi possono essere versati grazie al servizio “Versamenti volontari” presente nel Portale dei pagamenti INPS, utilizzando una delle seguenti modalità:

  • MAV, trasmesso dall’INPS per posta o generato dall’utente;
  • Online, utilizzando il servizio “Pagamento immediato pagoPA” utilizzando carta di credito, debito, prepagata o con addebito in conto corrente;
  • Avviso di pagamento “pagoPA” che consente di versare i contributi presso qualsiasi PSP (Prestatore di Servizi di Pagamento) che aderisca al circuito “pagoPA”.

In alternativa i contributi si possono pagare (fornendo il proprio codice fiscale e il codice autorizzazione) presso le tabaccherie che riportano il logo “Servizi INPS”, aderenti al circuito “Reti Amiche” tramite Lottomatica.

Contributi volontari 2019: le scadenze

Il versamento dei contributi volontari deve avvenire entro il trimestre successivo quello di riferimento. Questo significa che le somme a copertura del periodo gennaio – marzo devono essere corrisposte all’Inps entro il 30 giugno.

I versamenti effettuati oltre la scadenza sono nulli ma rimborsabili.

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Contributi volontari: importo

I contributi volontari per i dipendenti vengono calcolati su base settimanale considerando le ultime 52 settimane di contribuzione obbligatoria.

Per artigiani e commercianti, al contrario, l’ammontare del contributo è mensile e determinato sulla media dei redditi di impresa degli ultimi 36 mesi di contribuzione precedenti la domanda.

Da ultimo, nei confronti dei coltivatori diretti l’importo del contributo è settimanale e calcolato in base alla media dei redditi degli ultimi 3 anni di lavoro.

Con circolare n. 42 del 13 marzo 2019, l’INPS ha comunicato i riferimenti per il calcolo dei contributi volontari per l’anno corrente.

In particolare, l’aliquota contributiva per i dipendenti del Fondo pensione lavoratori dipendenti è pari al:

  • 33% per chi ha ottenuto l’autorizzazione INPS prima del 31 dicembre 1995;
  • 27,87% per coloro che sono stati autorizzati dopo il 1° gennaio 1996.

Le retribuzioni su cui applicare le aliquote sono invece pari a:

  • 205,20 euro (retribuzione minima settimanale);
  • 143 euro rappresenta la soglia oltrepassata la quale è dovuta l’aliquota aggiuntiva dell’1%;
  • Il massimale su cui calcolare i contributi è pari a 102.543 euro per coloro che hanno ottenuto l’autorizzazione INPS dopo il 1° gennaio 1996.

Di conseguenza il contributo minimo settimanale per gli autorizzati ante 31 dicembre 1995 sarà pari ad euro 67,72, mentre per gli autorizzati post 1° gennaio 1996 l’importo sarà di euro 57,19.

Paolo Ballanti

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