Certificazione Unica 2023, invio entro il 16 marzo: novità, scadenze, sanzioni

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Con il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate numero 14392 del 17 gennaio scorso sono stati approvati i modelli della Certificazione Unica 2023, insieme alle istruzioni per la compilazione, al frontespizio per la trasmissione telematica e al quadro CT con le relative istruzioni. Il termine entro il quale la CU2023 va inviata è, come di consueto, il 16 marzo.

Gli aggiornamenti di quest’anno riguardano in particolare le novità sulle detrazioni per familiari a carico arrivate a marzo 2022 dopo l’introduzione dell’Assegno Unico universale, nonché le novità sul trattamento integrativo (o Bonus Irpef) che erano arrivate con la Legge di Bilancio 2022.

A queste si aggiungono le novità in tema di Buoni benzina, le agevolazioni concesse dai datori di lavoro come forma di fringe benefit e che il Decreto Ucraina bis dello scorso anno aveva reso esentasse fino a 200 euro per tutto il 2022. A tal proposito, si ricorda che il Decreto Trasparenza sul prezzo dei carburanti recentemente convertito in legge ha prorogato quest’ultima misura a tutto il 2023.

Vediamo nei prossimi paragrafi le novità e i modelli della Certificazione Unica 2023 da scaricare, nonché scadenze e sanzioni in caso di mancata presentazione.

Indice

Certificazione Unica 2023: i nuovi modelli

Con il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate numero 14392 sono stati approvati:

  • Il Modello Ordinario “CU 2023” da presentare entro il 16 febbraio;
  • Il Modello Sintetico CU 2023, che va rilasciato al percettore delle somme;
  • le istruzioni per la compilazione;
  • il frontespizio per la trasmissione telematica;
  • il Quadro CT.

Il flusso telematico da inviare all’Agenzia delle Entrate si compone di:

  • Frontespizio nel quale vengono riportate le informazioni relative al tipo di comunicazione, ai dati del sostituto, ai dati relativi al rappresentante firmatario della comunicazione, alla firma della comunicazione e all’impegno alla presentazione telematica;
  • Quadro CT nel quale vengono riportate le informazioni riguardanti la ricezione in via telematica dei dati relativi ai mod. 730-4 resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate;
  • Certificazione Unica 2023 nella quale vengono riportati i dati fiscali e previdenziali relativi alle certificazioni lavoro dipendente, assimilati e assistenza fiscale e alle certificazioni lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi nonché i dati fiscali relativi alle certificazioni dei redditi relativi alle locazioni brevi.

Nelle istruzioni per la compilazione della Certificazione Unica 2023 viene inoltre specificato che la trasmissione telematica delle certificazioni uniche contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata può avvenire entro il termine di presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770), ossia entro il 31 ottobre 2023.

Certificazione Unica 2023: chi deve presentarla

La Certificazione Unica è lo strumento utilizzato dai sostituti di imposta per attestare:

  • i redditi di lavoro dipendente e assimilati;
  • i redditi di lavoro autonomo;
  • provvigioni e redditi diversi;
  • i corrispettivi derivanti dai contratti di locazioni brevi relativi al periodo di imposta 2022.

Sono quindi tenuti alla presentazione della Certificazione Unica 2023:

  • chi nel 2022 ha corrisposto somme o valori soggetti a ritenute alla fonte;
  • chi ha corrisposto contributi previdenziali e assistenziali e/o premi assicurativi dovuti all’INAIL;
  • chi ha corrisposto somme e valori per i quali non è prevista l’applicazione delle ritenute alla fonte ma che sono assoggettati alla contribuzione dovuta all’INPS;
  • titolari di posizione assicurativa INAIL;
  • tutte le amministrazioni che operano come sostituto di imposta.

Certificazione Unica 2023: modalità di presentazione

Il flusso deve essere presentato esclusivamente per via telematica e può essere trasmesso:

  • direttamente dal soggetto tenuto ad effettuare la comunicazione;
  • tramite un intermediario abilitato.

I sostituti d’imposta possono suddividere il flusso telematico inviando, oltre il frontespizio ed eventualmente il quadro CT, le certificazioni dati lavoro dipendente ed assimilati separatamente dalle certificazioni dati lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi. È possibile effettuare flussi telematici distinti anche nel caso di invio di sole certificazioni dati lavoro dipendente.

Certificazione Unica 2023: scadenze

Il termine ultimo per effettuare l’invio telematico, all’Agenzia delle Entrate, dei dati relativi alle certificazioni uniche è fissato al 16 marzo 2023.

Per le certificazioni contenenti esclusivamente redditi esenti o non dichiarabili mediante la dichiarazione dei redditi precompilata, come anticipato, ci sarà invece tempo fino al 31 ottobre 2023.

Certificazione Unica 2023: sanzioni

Nel caso in cui le scadenze sopraccitate non venissero rispettate si incorre nelle sanzioni previste dalla legge. In particolare, in caso di omessa, tardiva o errata presentazione del modello vi è:

  • la sanzione di 100 euro per ogni certificazione tardiva omessa o errata, con un massimo di 50.000 euro annui per sostituto. In caso di errata trasmissione la sanzione non si applica se la trasmissione corretta è effettuata entro 5 giorni dal termine;
  • qualora l’invio della CU sostitutiva avvenga nei 60 giorni successivi la sanzione base (di 100 euro) è ridotta di 1/3 (33.33 euro). In questo caso è ridotto di 1/3 anche il limite massimo della sanzione applicabile per sostituto di imposta (che passa da 50.000 a 20.000 euro).

Alessandro Sodano