Guida alla cartella di pagamento 2023.
La stagione della Rottamazione quater 2023 è ormai aperta. Così come quella dello stralcio totale delle cartelle e di tutte le misure di pace fiscale introdotte con la Legge di bilancio 2023.
Quando si parla di definizione agevolata, di condoni e debiti fiscali, la prima cosa a cui si fa riferimento è la cartella di pagamento. Non esiste possibilità di rottamazione o stralcio senza che prima un contribuente non abbia ricevuto cartelle di pagamento. Queste vengono iscritte a ruolo e restano pendenti dinnanzi all’agente di riscossione.
Spieghiamo quindi cos’è una cartella di pagamento, cosa dobbiamo fare quando ci arriva, come possiamo leggerla e capirla e cosa vuol dire iscrizione a ruolo. Inseriamo anche un Fac-Simile, per facilitarne la comprensione.
Indice
Cos’è una cartella di pagamento
La cartella di pagamento è l’atto che Agenzia delle entrate-Riscossione invia ai contribuenti al fine di recuperare i crediti vantati dagli enti impositori. Questi enti – chiamati anche enti creditori – sono ad esempio la stessa Agenzia entrate oppure l’Inps, gli enti locali come i Comuni o le casse di previdenza, eccetera.
In sostanza, ogni volta che un contribuenti non ha pagato un’imposta, un tributo e un qualsiasi adempimento fiscale (e non solo), l’ente creditore che vanta il credito nei confronti del contribuente gli notifica una cartella di pagamento esattoriale, iscrivendo a ruolo la somma dovuta.
Iscrizione a ruolo significa l’inserimento della cartella nell’elenco che contiene i nominativi dei debitori, la tipologia del credito e le relative somme dovute (che si chiama appunto ruolo).
Questa cartella è a tutti gli effetti un documento con scritto:
- le somme dovute da contribuente all’ente creditore;
- l’invito a provvedere al pagamento entro i termini definiti dalla data di notifica;
- le informazioni sulle modalità di pagamento (come pagare, a chi pagare e dove farlo);
- le istruzioni per chiedere l’eventuale rateizzazione del pagamento della cartella;
- le istruzioni per chiedere la sospensione della cartella o per fare ricorso.
Cartella di pagamento: iter di riscossione
In soldoni, ogni volta che un contribuente non paga quanto dovuto, viene avviata una procedura o iter di riscossione. Questi gli step:
- le somme che risultano dovute a seguito dei controlli effettuati dagli enti creditori, vengono iscritte a ruolo (il ruolo è un elenco che contiene i nominativi dei debitori, la tipologia del credito e le relative somme dovute);
- Il ruolo in questione viene trasmesso all’Agenzia delle entrate-Riscossione, che provvede a predisporre e notificare la cartella di pagamento, oltre che a riscuotere le somme dovute dal contribuente;
- il contribuente riceve per posta la cartella esattoriale. In essa può leggere la somma dovuta e a che titolo, le istruzioni su come pagarla e le scadenze per poterlo fare. Può anche leggere come rateizzarla, sospenderla o fare ricorso;
- una volta ricevuto il pagamento dell’importo indicato nella cartella, l’Agenzia delle entrate–Riscossione effettua il riversamento di quanto riscosso alle casse dello Stato o degli altri enti creditori;
- in caso di mancato pagamento, o non tempestiva presentazione dell’istanza di rateizzazione o sospensione, avvia le procedure cautelari o esecutive per il recupero delle somme dovute.
Proprio fra questi due ultimi passaggi si inserisce la possibilità di pagare quanto dovuto, chiedere l’adesione alla Rottamazione (laddove prevista) o altre forme di pace fiscale. Chi non paga quanto dovuto e non chiede nemmeno di aderire ai piani di definizione agevolazione subirà le procedure esecutive e di recupero somme stabilite.
Come leggere una cartella di pagamento
La prima cosa da fare quando viene recapitata una cartella esattoriale è leggerla, comprenderne i termini e capire i passi da compiere.
Vediamo come è fatta e i suoi contenuti:
LA PRIMA PAGINA DELLA CARTELLA DI PAGAMENTO
Nella prima pagina in alto a sinistra, sono indicati: il numero identificativo dell’atto e, subito sotto, l’ente o gli enti creditori su incarico dei quali si procede all’emissione della cartella.

Sempre in prima pagina, in alto a destra sono riportati i dati del destinatario.

Proseguendo sempre nella prima pagina della cartella di pagamento, il contribuente può leggere:
- i riferimenti degli enti creditori che hanno affidato all’Agenzia delle entrate-Riscossione l’incarico di riscuotere i ruoli contenuti nella cartella di pagamento e ai quali è necessario rivolgersi per avere informazioni o approfondimenti sulla natura del tributo e sulla correttezza delle somme dovute (a sinistra);
- la causale del debito (parte centrale) e la somma da pagare distinta per ente creditore e l’importo da corrispondere per il rimborso dei diritti di notifica (a destra).

PAGINE SUCCESSIVE DELLA CARTELLA DI PAGAMENTO
Proseguendo nella lettura della cartella esattoriale, nelle successive pagine si possono visualizzare: le modalità per pagare, rateizzare, sospendere la riscossione, presentare ricorso nonché tutte le informazioni utili a prendere contatto con l’Agenzia delle entrate-Riscossione.
Infine, nella pagina precedente alla relata di notifica, viene indicato da quale ente è stato emesso il ruolo e il dettaglio delle somme da pagare.

Cartella di pagamento ricevuta: cosa fare
Un contribuente che riceve una o più cartelle di pagamento ha diverse opzioni davanti a sè: può pagare subito, chiedere di pagare in più rate, chiedere di sospendere la cartella o fare ricorso.
PAGARE | Dopo aver ricevuto la cartella è possibile effettuare il versamento delle somme dovute con il servizio “Paga on-line” disponibile sul portale dell’Agenzia delle entrate-Riscossione e sull’App Equiclick oppure utilizzare i canali telematici o gli sportelli/uffici delle banche, di Poste Italiane e di tutti gli altri Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) aderenti al nodo pagoPA. |
RATEIZZARE | È possibile rateizzare una o più cartelle in modo semplice e veloce. La rateizzazione viene concessa dall’Agente della riscossione, ai sensi dell’art.19 del DPR 602/73, ai soggetti che ne fanno richiesta, in base alla soglia di debito ed alle condizioni economiche dichiarate o documentate. È possibile ottenere la dilazione dei pagamenti: direttamente on-line tramite il servizio “Rateizza adesso” presente nell’area riservata per importi fino a 120 mila euro; compilando il modello da inviare via pec agli specifici indirizzi riportati all’interno del modello stesso. |
SOSPENDERE | Se si ritiene che la richiesta di pagamento presente nella cartella non sia dovuta, è possibile chiedere all’Agenzia delle entrate-Riscossione, entro 60 giorni dalla notifica della cartella, di sospendere le procedure di riscossione per far verificare all’ente creditore la situazione. Scopri qui i casi in cui si può sospendere una cartella |
FARE RICORSO | Il contribuente, se ritiene infondato l’addebito, può rivolgersi all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate che ha emesso il ruolo per chiedere il riesame al fine di ottenere l’annullamento in autotutela, totale o parziale della pretesa. La richiesta di riesame può essere presentata anche mediante il servizio “Consegna documenti e istanze” disponibile nell’area riservata. La richiesta di riesame non interrompe né sospende i termini per proporre l’eventuale ricorso. |
Il Fac-simile della cartella di pagamento
Dopo aver spiegato come leggere, comprendere e pagare una cartella di pagamento esattoriale, inseriamo anche un Fac-simile, per mettere nero su bianco al contribuente come appare il documento di pagamento che riceve. Ecco il fac-simile valido per i ruoli affidati dal 1° gennaio 2022:

(Fonte Agenzia delle entrate)
Come verificare online le cartelle di pagamento
Chi vuole visionare la propria posizione fiscale e avere una panoramica online delle cartelle di pagamento inviate, può accedere al servizio online dell’Agenzia entrate “Controllo la tua situazione”.
In questo modo è possibile verificare le cartelle a partire dall’anno 2000, pagare, controllare le rateizzazioni e le procedure in corso su tutto il territorio nazionale.
Per farlo si deve accedere al sito web dell’Agenzia entrate, nell’Area riservata. Occorre accedere con Spid o Cie o carta nazionale dei servizi.
Si accede a questo link