Cancellazione Imu dicembre 2020: per chi, rata, scadenze, limiti, regole

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Via libera alla cancellazione Imu per il mese di dicembre. Chi ne ha diritto e quali sono le regole del “Decreto Ristori”? Ecco cosa c’è da sapere.

Le pesanti restrizioni dettate dal Governo per fronteggiare la diffusione del Coronavirus nel nostro Paese hanno scatenato pesanti polemiche da parte di molte aziende e attività. Infatti, il Dpcm del 24 ottobre 2020 ha colpito tutte quelle attività in cui si presume ci siano maggiori contatti e laddove sia difficile mantenere la distanza sociale di almeno 1 metro. L’Esecutivo, tuttavia, ha anche promesso che ci saranno ingenti aiuti economici e agevolazioni per tutti coloro che si sono visti costretti a anticipare l’orario di chiusura delle proprie attività. In questo senso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 137/2020, meglio conosciuto come “Decreto Ristori”, recante ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19.

Tra le misure più apprezzate vi è sicuramente la cancellazione della seconda rata di IMU, ossia del saldo in scadenza il prossimo 16 dicembre 2020. Dunque, le anticipazioni annunciate dallo stesso premier Giuseppe Conte in conferenza stampa nazionale, trovano conferme nel teso definitivo entrato in vigore il 29 ottobre 2020.

>> Decreto Ristori: tutte le misure approvate

Ma chi può usufruire della cancellazione della rata di IMU per il mese di dicembre? Vediamo tutto in dettaglio nelle seguenti righe.

Cancellazione Imu dicembre 2020: chi ne ha diritto

Importante misura di aiuto per le attività colpite dal recente Dpcm del 24 ottobre 2020. Infatti, per il mese di dicembre 2020, non è dovuta la rata di IMU. Si tratta, in particolare del saldo IMU dovuto entro il 16 dicembre 2020.

A stabilirlo è il Decreto Ristori all’art. 9, in base al quale l’esenzione opera nei confronti degli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività indicate nella tabella di cui all’allegato 1 del D.L. n. 137/2020. Tuttavia, l’esonero riguarda solamente i relativi proprietari che siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

Testualmente, il menzionato articolo dispone che:

  • Fermo restando le disposizioni dell’art.78 del decreto legge 14-agosto 2020 (..), in considerazione degli effetti connessi all’emergenza epidemiologica da COVID-19, per l’anno 2020, non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria (IMU) di cui all’articolo 1, commi da 738 a 783, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, concernente gli immobili e le relative pertinenzein cui si esercitano le attività indicate nella tabella di cui all’allegato 1 al presente decreto, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate”.

In altre parole, beneficiano dell’esonero i proprietari degli immobili e delle relative pertinenze impiegate nello svolgimento delle attività indicate all’allegato 1 del D.L. n. 137/2020. A tal fine è necessario, altresì, che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

Attenzione quindi: non si tratta di una misura generalizzata, ma riguarda solo i casi e le attività individuate dal Governo.

Cancellazione Imu dicembre 2020: limiti e condizioni

Tra l’altro, l’esonero è fruibile solamente nei limiti e alle condizioni previsti dalla Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale “emergenza del COVID-19”.

Cosa significa? Si tratta del regolamento europeo che permette agli stati membri, di intervenire a sostegno dell’economia nazionale, sia in maniera più rilevante sia in deroga ai limiti di cui alla normativa europea in materia di aiuti di stato.

Cancellazione Imu dicembre 2020: le scadenza

Si ricorda, al riguardo, che la cancellazione riguarda la secondo rata IMU, ossia il saldo che deve avvenire entro il 16 dicembre 2020. La prima rata, invece, deve essere effettuata entro il 16 giugno di ogni anno.

Da notare che con la Legge di Bilancio 2020 (L. n. 160/2019), l’IMU e la TASI sono state unificate con la nuova IMU.

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Cancellazione Imu dicembre: i precedenti interventi del Decreto Rilancio e Agosto

A causa della pandemia in atto nel nostro Paese, il Governo era già intervenuto con precedenti decreti sull’esenzione IMU, ed in particolare con il D.L. n. 34/2020 e il D.L. n. 104/2020.

Si ricorda, al riguardo, che:

  1. il “Decreto Rilancio” aveva disposto l’esonero della prima rata di pagamento IMU 2020
  2. il “Decreto Agosto” aveva disposto l’esonero del saldo 2020 (o 2° rata), ampliando le categorie degli immobili interessati rispetto a quanto previsto nel “Decreto Rilancio”.

In particolare, l’art. 78 del “Decreto Rilancio” ha prevista l’esenzione per gli immobili:

  • adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
  • rientranti nella categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni con fine di lucro) e relative pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
  • rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;
  • appartenenti alla categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate;
  • destinati a discoteche, sale da ballo, night-club e simili, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate.

 

Daniele Bonaddio

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