Il Disegno di legge di bilancio 2026 si occupa, al Titolo II, delle misure in materia fiscale e per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie.
Nello specifico l’articolo 9 del DDL proroga per l’anno 2026, alle stesse condizioni previste per l’annualità corrente, una serie di detrazioni fiscali riconosciute ai contribuenti che realizzano interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici.
Tra le misure oggetto di modifica figura il Bonus ristrutturazione casa, la cui percentuale di detraibilità applicabile per l’anno 2025 (ivi compresa l’aliquota maggiorata per le abitazioni principali) è estesa anche agli interventi effettuati nel 2026.
Analizziamo la novità in dettaglio.
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Indice
- Bonus ristrutturazione anche nel 2026
- Cosa cambia per il Bonus ristrutturazioni?
- Confermato il 36 per cento per le spese sostenute nel 2026
- Il testo della Manovra 2026 in Pdf
- La detrazione per le abitazioni principali
- Come avere la detrazione
- Come si calcola il limite di spesa
- A chi spetta la detrazione
- Per quali interventi si ha diritto al Bonus ristrutturazioni
Bonus ristrutturazione anche nel 2026
Stando alla Relazione illustrativa al Disegno di legge di Bilancio per l’anno 2026, presentato in Senato, l’articolo 9 in materia di “Detrazioni delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici” modifica il Decreto – Legge numero 63 del 4 giugno 2013 prorogando, per l’anno 2026, alle stesse condizioni previste per l’annualità corrente le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi di cui:
- All’articolo 14, comma 3 – quinquies, in materia di ecobonus;
- All’articolo 16, comma 1, in materia di bonus ristrutturazioni;
- All’articolo 16, comma 1 – septies.1, in materia di sisma bonus.
Viene altresì prorogata la detrazione per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo degli immobili oggetto di ristrutturazioni, contemplata all’articolo 16, comma 2 del citato D.L. numero 63/2013 e ribattezzata bonus mobili.
Cosa cambia per il Bonus ristrutturazioni?
L’articolo 9 del DDL bilancio interviene in materia di Bonus ristrutturazioni modificandone la disciplina, contenuta nell’articolo 16, comma 1, D.L. numero 63/2013.
La normativa vigente prevede, per le spese sostenute negli anni 2025, 2026 e 2027, ad esclusione degli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili, una detrazione dall’imposta lorda pari al:
- 36 per cento delle spese sostenute nel 2025;
- 30 per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027;
fino a un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96 mila euro per unità immobiliare.
Confermato il 36 per cento per le spese sostenute nel 2026
Il citato articolo 9 del disegno di legge modifica le percentuali di detraibilità, nello specifico:
- 36 per cento delle spese sostenute nel 2025 e 2026;
- 30 per cento delle spese sostenute nel 2027.
In definitiva, come si legge nella relazione illustrativa, con l’articolo 9 si intende, in primo luogo, estendere “la disciplina più favorevole sopra descritta, applicabile per l’anno 2025, anche agli interventi effettuati nell’anno 2026”.
Restano ferme le aliquote di detrazione applicabili “alle spese sostenute nell’anno 2027 per i medesimi interventi”.
Il testo della Manovra 2026 in Pdf
In questo paragrafo è possibile scaricare il testo ufficiale della Legge di bilancio 2026 approdato in parlamento. Si trova in questo box Allegati.
La detrazione per le abitazioni principali
Il secondo periodo dell’articolo 16, comma 1, D.L. numero 63/2013, fermo restando il già menzionato limite di 96 mila euro, eleva, per le annualità 2025, 2026 e 2027, la detrazione in parola al:
- 50 per cento delle spese sostenute nel 2025;
- 36 per cento delle spese sostenute negli anni 2026 e 2027.
La percentuale maggiorata spetta a fronte delle spese sostenute dai titolari del diritto di proprietà o di un diritto reale di godimento per interventi sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale.
Il disegno di legge di bilancio interviene anche sulla detrazione in argomento, prorogando la percentuale del 50 per cento anche alle spese sostenute nel 2026.
Resta ferma invece la detraibilità al 36 per cento per le spese sostenute nel 2027.
Come avere la detrazione
La detrazione relativa ai lavori di ristrutturazione degli immobili è fruita dal contribuente in sede di calcolo dell’IRPEF effettuato con la dichiarazione dei redditi resa a mezzo del modello 730 o Redditi Persone Fisiche.
Grazie alla detrazione, l’imposta lorda a carico del contribuente (calcolata in ragione del reddito complessivo rilevante ai fini fiscali) è diminuita secondo la seguente operazione:
Imposta lorda – detrazioni fiscali = imposta netta dovuta dal contribuente.
Da notare che, con riguardo al Bonus ristrutturazioni, l’importo detraibile, ottenuto applicando le percentuali descritte alle spese sostenute, è ripartito in dieci quote annuali, di pari importo, nell’anno in cui è sostenuta la spesa e in quelli successivi.
Come si calcola il limite di spesa
La soglia di spesa fissata a 96 mila euro opera per ogni singola abitazione, nel caso di più comproprietari il limite va ripartito tra gli stessi.
Il limite stabilito per ogni abitazione comprende anche le sue pertinenze, anche se accatastate distintamente.
A chi spetta la detrazione
Possono fruire del Bonus ristrutturazioni i seguenti soggetti passivi dell’IRPEF che possiedono o detengono l’immobile sul quale sono stati effettuati gli interventi rimasti a loro carico, in base ad un titolo idoneo all’avvio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese, se antecedente il predetto avvio:
- proprietario;
- nudo proprietario;
- titolare di un diritto reale sull’immobile;
- titolare di un diritto edificatorio;
- inquilino con contratto regolarmente registrato;
- comodatario con contratto regolarmente registrato;
- soci di cooperative di costruzione;
- ex coniuge separato del proprietario della casa coniugale cui è stato concesso il diritto di abitazione;
- familiari di tutti i soggetti sopra citati, purché conviventi nell’immobile ristrutturato e aventi fatture e bonifici a loro intestati ovvero con un’annotazione del familiare che ha sostenuto la spesa;
- convivente di fatto risultante dai registri anagrafici o da un’autocertificazione, ai sensi della Legge numero 76/2016.
Per quali interventi si ha diritto al Bonus ristrutturazioni
Gli interventi ammessi in detrazione riguardano:
- manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia;
- opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici con particolare riferimento all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia;
- messa a norma degli edifici per quanto concerne gli impianti elettrici e a metano;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- prevenzione furti;
- cablatura edifici;
- misure antisismiche;
- prevenzione infortuni e malattie;
- interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato da eventi calamitosi;
- interventi di sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza esistente con generatori di emergenza a gas di ultima generazione;
- interventi di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni di edifici condominiali residenziali.
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Foto copertina: istock/mapo