Bonus assunzioni donne 2024: i nuovi settori agevolati dagli sgravi

Paolo Ballanti 29/11/23
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Nuovi ambiti e settori lavorativi beneficeranno del Bonus assunzioni donne 2024. Le agevolazioni contributive hanno il vantaggio di ridurre se non addirittura azzerare gli oneri previdenziali ed assistenziali a carico del datore di lavoro (e, in alcuni casi, anche i premi Inail) al fine di favorire l’assunzione di determinate categorie di soggetti altrimenti a rischio di incontrare difficoltà nell’inserimento – reinserimento lavorativo.

Tra gli sgravi contemplati dalla normativa figura l’incentivo riconosciuto a quanti assumono donne svantaggiate, prive cioè di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, in possesso di ulteriori requisiti, tra cui figura l’essere occupate in settori/professioni caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere.

Proprio l’individuazione di questi settori professionali, con riferimento all’anno 2024, è stata oggetto di un apposito Decreto ministeriale.

Analizziamo la novità in dettaglio.

Indice

Cos’è il Bonus assunzioni donne

L’articolo 4, comma 11, Legge 28 giugno 2012 numero 92, ha previsto il riconoscimento dello sgravio per l’assunzione di lavoratori con almeno cinquant’anni di età, disoccupati da oltre dodici mesi, anche “in relazione alle assunzioni di donne di qualsiasi età” che si trovano nelle seguenti condizioni, in alternativa:

  • prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi:
    • Residenti in aree svantaggiate (regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Ue) di cui alla Carta degli aiuti a finalità regionale, approvata dalla Commissione europea per gli anni 2022 – 2027;
    • Con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere (aree caratterizzate da un tasso di disparità uomo – donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo – donna;
  • prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi, ovunque residenti.

Bonus assunzioni donne: i settori con forte disparità uomo-donna

I settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere uomo-donna, di cui al precedente punto 1), sono annualmente individuati con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze (articolo 4, comma 11, Legge numero 92/2012).

Per l’anno 2024, il DM in parola è il numero 365 del 20 novembre 2023.

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Decreto disparità uomo-donna 2023

Il Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – Direzione generale degli ammortizzatori sociali di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato del 20 novembre 2023 numero 365 individua, per l’anno 2024, i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo – donna che superi di almeno il 25 per cento la disparità media uomo – donna, sulla base delle elaborazioni effettuate dall’Istat in relazione alla media annua 2022.

I settori e le professioni interessati, indicati nelle tabelle A e B allegate al DM, rilevano “limitatamente al settore privato” ai fini della concessione dello sgravio per l’assunzione di donne prive di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Come indicato nel DM il tasso di disparità medio rilevato per l’anno 2022 è pari al 9,8%. Di conseguenza, vengono riportati negli elenchi di cui al Decreto ministeriale soltanto i settori e le professioni con un grado di disparità superiore di almeno il 25% del valore medio. Il valore – soglia risulta pari al 12,2%:

9,8% (tasso di disparità totale) + 2,4% (25% del tasso) = 12,2%.

Pertanto, le professioni e i settori che “hanno registrato un tasso di disparità inferiore a tale livello non sono riportate” (Decreto ministeriale).

Per approfondire tutti gli aspetti che riguardano i contratti di lavoro dipendente si consiglia il volume “Il Lavoro Subordinato”.

Bonus assunzioni donne 2024: tabelle degli sgravi fiscali

Nell’allegato 1 al DM è presente la tabella A in cui sono indicati i settori con un tasso di disparità superiore al 12,2%:

tabella 1
tabella 2

Bonus assunzione donne 2024: ammontare degli sgravi

L’agevolazione in argomento consiste nella riduzione del 50% dei contributi a carico del datore di lavoro e dei premi assicurativi Inail per:

  • 18 mesi dalla data di assunzione, in caso di contratto a tempo indeterminato;
  • 12 mesi a fronte dell’attivazione di un contratto a termine.

In caso di trasformazione a tempo indeterminato, entro la scadenza del beneficio iniziale, la riduzione contributiva si estende fino al diciottesimo mese dalla data dell’assunzione a termine.

Mentre per gli eventi di assunzione agevolata, il requisito di svantaggio della lavoratrice deve sussistere alla data di assunzione, per le trasformazioni a tempo indeterminato la condizione stessa di svantaggio deve ricorrere alla data della trasformazione del rapporto.

In deroga alla disciplina ordinaria ed in via sperimentale, con l’obiettivo di favorire i rapporti di lavoro con donne disoccupate, l’esonero contributivo è aumentato dal 50 al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, nel limite massimo di importo corrispondente a 6 mila euro annui (elevati a 8 mila euro per l’anno 2023).

Lo sgravio maggiorato è riconosciuto per le:

  • assunzioni a tempo indeterminato;
  • assunzione a termine;
  • trasformazioni a tempo indeterminato;

effettuate nel triennio 2021 – 2023.

Da notare che la fruizione del beneficio è subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea, compatibilmente con la disciplina relativa agli Aiuti di Stato, attualmente concessa sino al 31 dicembre 2023.

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A cura di Vincenzo Ferrante | Maggioli Editore 2023

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